CAPITOLO 22: Nuovo Inizio

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"Ci sono spesso eventi che ci cambiano la vita, che terminano un arco narrativo della nostra vita per iniziarne uno nuovo. Sono quei piccoli momenti che ci fanno cadere e risorgere da capo come Fenici."

Mida

Ognuno aveva iniziato al meglio la fase finale del pomeridiano. Zoe era la favorita a ricevere la maglia del serale, sapeva cantare, sapeva tenere il palco, sapeva dar voce ad ogni pensiero. Dustin, Marisol e Gaia avevano già ottenuto quella maglia, speravo sempre che il prossimo potessi essere io, ero sicuro che sarei andato al serale, ma se mi fossi sbagliato per tutto quel tempo? Se in realtà io non sarei dovuto andare al serale? Se in realtà il mio percorso sarebbe dovuto finire lì? Con mille paranoie nella testa andai da Tiziano per farmi consolare.
«Christian, non è proprio giornata guarda. La mia vita sta facendo proprio schifo, Nick è stato preso in squadra da Emanuel e io intanto sono passato in secondo, se non in terzo piano. Mi sento veramente una nullità, sta dando più attenzioni a lui che a me, io vorrei soltanto dimostrare di essere qualcuno, ma se non mi vengono date abbastanza attenzioni è impossibile.»
Era triste ciò che diceva, Emanuel inizialmente lo supportava molto di più, lo considerava un grandissimo talento, aveva perso valore per lui col passare dei mesi.
«Kumo, non pensare a lui. In fin dei conti tu sei bravo, forse non te ne accorgi, ma io sono sicuro che prima o poi avrai quella maglia. Sono sicuro che riuscirai ad avere successo, se non qui dentro fuori, dopotutto stiamo solo simulando ciò che incontreremo una volta usciti da questa casetta. Fatti forza e continua a dare il meglio di te, non perderti d'animo e sii sempre quello di sempre.»
Sorrise e mi strinse in un abbraccio. Per tutto quel tempo aveva aiutato tutti noi, era il momento che qualcuno aiutasse lui.

«Come faccio con Nick però?» chiese.
«Non considerarlo, anzi, se proprio vuoi farlo fallo, ma prendilo come un di più, come un ostacolo da superare, se c'è qualcuno che possa conquistare quella maglia sei tu, non arrenderti.»
Mi sorrise e andò via verso la sala tre per lezione di danza, con lui sarebbe andata anche Zoe, che ha gli orari uguali ai suoi.

Tornai in camera e trovai seduta sul mio letto ,ad aspettarmi, Gaia. Ero sorpreso di vederla lì, credevo non volesse avere più nulla a che fare con me, l'avrei capita.
«Che ci fai qui? Credevo mi odiassi?»
Iniziò a canticchiare Mi odierai e scosse la testa ridendo. Si avvicinò a me e mi guardò negli occhi come se volesse scavarmi nell'anima.
«Christian io non posso odiarti, io ti amo, non possiamo stare distanti. Ho bisogno dei tuoi occhi, del tuo calore, delle tue labbra, delle tue parole, ho bisogno di te.»
Era convincente, senz'altro, ma ero troppo testardo per cedere.
«Gaia, ti ho già detto cosa penso. È una relazione tossica la nostra, ci vogliamo bene ma sappiamo solo farci male, non può andare avanti. Non vorrei arrivare a tanto, ma se tu dovessi continuare a insistere mi troverei costretto a ignorarti per sempre.»
Ero stato troppo cattivo, troppo crudo. Aveva gli occhi lucidi, colmi di lacrime. Non volevo che si sentisse così male, avevo sbagliato le parole. Corse via da camera mia, lasciandomi solo in quel silenzio assordante.
Mi guardavo le mani mentre giocherellavo con le dita, pensando a come fare.

"Gaia mi piace, ma in realtà sento che non è così. Sto mentendo a me stesso? No, non lo farei mai, non mento. Allora perché mi sento così? Come se fossi in colpa di qualcosa che in realtà non ho fatto, almeno non ancora. Suvvia Christian, non pensarci e vai avanti, sono solo paranoie."

Sapevo bene che non fossero solo paranoie, quel senso di colpevolezza lo sentivo davvero, mi sentivo sporco di una bugia.

Zoe

Finita la lezione di canto parlai un po' con Kumo, era preoccupato che Nick potesse rubargli la maglia del serale, mi dispiaceva molto. Stetti per un po' a consolarlo, a farlo sentire speciale e in grado di superare questa sfida, riuscendoci.

Sulla strada del ritorno incontrai Joseph, che mi guardò sorridendo e non dicendomi nulla. Era strano, di solito non fa mai così, a meno che non si tratti di qualcuno che l'ha fatto ridere poco fa.

Tornata in casetta mi stesi sul letto e parlai con Sarah.
«Zoe, c'è posta per te!»
«Sarah ma non sta facendo C'è posta per te, Maria conduce un programma alla volta.»
Non avevo capito nulla, come al mio solito.
«Buonanotte! Ho delle lettere per te da qualche spasimante, svegliati!»
Il momento di realizzazione fu divertente, scoppiammo a ridere entrambe e per poco non piangevo.
«Quante lettere ho?»
La risposta fu due. Le presi e le lessi.

"Cara Zoe, vorrei vederti stasera in sala due, non riesco più a trattenere ciò che provo per te e vorrei parlarti. Credo che non sia bello dirtelo tramite una stupida lettera che potrebbe leggere chiunque. È vero "verba volant", ma io voglio dirtelo dal vivo, guardarti negli occhi e pensare a quanto tu sia bella, pensare a quanto desideri essere il tuo ragazzo.
~Holden"

"La solita lettera di Mida per attirarmi, vuole che lo ascolti parlare di qualcosa. Potrebbe illudermi anche di meno la prossima volta però. Non capisco ancora perché lui creda che io non voglia parlargli, poteva firmarsi con il proprio nome." Pensai.

Lessi la seconda lettera.

"Ciao Zoe, non parliamo da un po', almeno noi due da soli. Se non hai nulla da fare stasera mi andrebbe di invitarti alla super experience di Oreo. È una serata film, vorrei passarla con te che hai ottimi gusti, così che se non piacerà a nessuno dei due potremmo ridere assieme. Ti aspetto fuori camera tua alle 20:30.
~Holden."

Iniziai a guardare freneticamente ambe le lettere. Entrambe avevano la firma di Holden sul finale.
«Che c'è? Una lettera è di Joseph?» chiese Sarah.
«Magari una sola, ne ho ricevute due, ma sono certa che uno dei due sia Mida, mi resta solo da capire chi dei due, anche se è scontato.»

Chiusi le lettere e le poggiai sulla scrivania. Mi lavai e mi preparai per la serata che avrei dovuto affrontare. Avevo un 50% di possibilità di andare da Holden, e l'altro 50% di andare da Christian. Avrei fatto la scelta giusta? Probabilmente no. Avrei continuato a seguire quella scelta nonostante sapessi perfettamente che fosse sbagliata? Certo che si. Avevo già deciso dove andare, avevo capito bene dalla formulazione delle lettere chi fosse il mittente. Una volta preparata per uscire esitai, aspettai, mi chiesi per l'ultima volta "sto facendo la scelta giusta?" la risposta fu "si".

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Spazio autore

Ciao, rieccoci qui. Scusatemi se sto pubblicando solo una parte alla volta ma è stata una settimana molto impegnativa scolasticamente. Mi rifarò senza dubbio nella prossima tranquilli :).

Secondo voi Zoe da chi andrà? Da Mida o da Holden?

Si tratterà davvero di loro due o sarà qualcun altro che si firma con il nome di Holden?

Vi lascio con tutti questi dubbi per chiarirli nel prossimo capitolo

SPOILER: .- .--. .--. ..- -. - .- -- . -. - ---
Magari si tratta di qualche codice da tradurre ;) (ho detto troppo, ditemi nei commenti se l'avete tradotto, sono curioso)

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