CAPITOLO 35: Ultima Chance

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"Era la mia ultima chance di ottenere quella maglia da Lorella. Le cose erano due: o avrei fallito, o avrei vinto."

Zoe

Senza neanche rendermene conto giunse il giorno tanto atteso, era giovedì. Mi ero preparata a lungo per quei pochi giorni rimasti, dovevo brillare, dovevo far pensare a Lorella "cazzo! voglio proprio lei!". Dovevo preparare diversi pezzi, almeno tre. Sarebbero venuti dei giudici esterni a farci qualche altra prova e a giudicarci. Eravamo rimasti soltanto io, Kumo, Giovanni, Kia, Nahaze, Sarah, Ayle e Lil.
Mi preparai molto prima dell'orario effettivo delle riprese. Mi truccai nei minimi dettagli, mantenendo sempre una certa semplicità.
Indossai una maglia nera semplice, un jeans blu e delle dunk nere e bianche della Nike. Raccolsi i miei capelli in una coda ondulata che sulle ultime ciocche era dorata per via dei miei pochi capelli biondi.

Arrivammo in studio, sentivo gli occhi di tutti puntati su noi poveri malcapitati, che avevamo dei posti prenotati su delle sedie al centro dello studio. Era la mia ultima chance di ottenere quella maglia da Lorella. Le cose erano due: o avrei fallito, o avrei vinto. La tensione si poteva toccare, la sentivo quasi poggiarsi sulla mia pelle fino a corroderla. Sentivo il petto andarmi in fiamme, avevo paura, di nuovo. Sarah ed io ci stringemmo la mano, eravamo entrambe spaventate da cosa ci potesse accadere di lì a pochi secondi, ci confortavamo l'un l'altra.

«Ciao a tutti. Allora, voi siete gli unici allievi rimasti senza maglia del serale, ma ci sono delle maglie sospese per Lil e Zoe, che poi in seguito vedremo se accetteranno. Iniziamo dalla prima prova, entra Beppe Vessicchio» disse mentre la musica di benvenuto risuonava nella sala.
«Canterete un pezzo che ha scelto lui stesso per mettervi alla prova. Il pezzo è La musica non c'è di Coez. Il maestro Vessicchio vi giudicherà in base a come canterete. Il testo verrà proiettato a schermo e ognuno canterà una propria parte, quindi prestate attenzione. Buona fortuna».

Il primo di tanti ostacoli si era mostrato sul mio cammino, dovevo affrontarlo e uscirne vincitrice. Ad aprire le danze furono Lil e Sarah, a cui seguii io. Cantammo in modi totalmente differenti, eravamo talmente attente che non avevamo neanche saltato una parola. Una volta terminata la canzone il maestro ci svelò la sua classifica.
«Allora, tutti bravi, chi meno chi di più. Allora, volevo fare i miei complimenti soprattutto a Zoe. Hai una grande estensione vocale, non riuscivi nemmeno a stare ferma quando cantavi e sembravi spensierata. Davvero, complimenti» un applauso fragoroso interruppe il discorso del maestro.
«Continuando, complimenti anche a Sarah, che è stata veramente tanto attenta, anzi, sembrava famelica di voler cantare. E anche a Lil Jolie ovviamente, che è riuscita a seguire pari passo le mie indicazioni. Per quanto riguarda gli altri, bravi, ma non ho troppe cose da aggiungere».

Una volta finita la prima prova guardai Lorella, cercando di scrutare dal suo volto qualcosa. Notai soltanto che osservava in modo fiero Sarah, senza calcolarmi minimamente. Faceva male, tanto, ero anche io sua allieva, eppure non mi rivolgeva un misero sguardo, nemmeno di disprezzo.

Maria fece esibire i ballerini in qualche coreografia, fino a chiamare di nuovo noi cantanti.
«Allora, canterete ognuno di voi tre pezzi: una cover in italiano, una in inglese e un inedito a vostra scelta. Verrete giudicati dai professori di canto, ma anche quelli di ballo potranno influire sulla decisione finale della maglia del serale» annunciò.
«La prima ad esibirsi è Sarah» terminò il discorso.
«Canto Not my fault di Reneé Rapp e Megan Thee Stallion» disse stendendosi su una piccola poltrona sulla quale si sarebbe esibita.
Intanto Lil aveva accettato la maglia del serale da Anna Pettinelli e si era seduta al proprio banco.

Sarah aveva divorato quel palco, tenergli testa sarebbe stato difficile, ma non impossibile. Ognuno la guardava con sguardo avido, come se fosse un diamante grezzo che lentamente stava mostrando qualche lato sempre più luminoso.
Lorella la osservava innamorata, non potevo deluderla.
No, stavo sbagliando. Mi stavo soffermando ancora sul giudizio della Cuccarini. Dovevo fare come aveva detto Mida, dovevo divertirmi e divertire anche gli altri.

Fighter Heart ||Mida||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora