"Gli appuntamenti sono un momento fondamentale in una relazione, ti fanno capire se la persona di cui credi di essere innamorato è la persona giusta per te."
Zoe
Poggiai la mano sulla maniglia, erano esattamente le 20:20,sarei stata ugualmente in grado di fare la scelta giusta, ma non avevo intenzione di scegliere il mio bene. Spalancai la porta ed uscii, andai verso la sala numero 2.
Arrivata in sala ero certa di trovarmi davanti Mida, tanto che entrai dicendo il suo nome.
«Mida? Zoe ci vedi? Sono Holden, Joseph, insomma, come vuoi chiamarmi tu.»
Il mio cuore saltò un battito. Le mie ipotesi erano errate. Credevo che Holden avesse vinto la Oreo challenge, invece no. Credevo che fosse stato Christian ad aver scritto una lettera così diretta, mi sono sbagliata. Non ebbi il coraggio di giustificarmi, non ebbi il coraggio di aprire bocca.
«Il gatto ti ha mangiato la lingua? Zoe oggi sei strana. Perché ti aspettavi di trovare Mida qui? C'era scritto chiaramente Holden alla fine della lettera, ho forse sbagliato a scrivere?»
«No, assolutamente...» dissi con voce tremolante.
Volevo stare con Christian per dimenticare Joseph, avevo fatto la scelta sbagliata. Avrei dovuto scrivergli un messaggio, ma se avessi preso il telefono in mano Joseph avrebbe sospettato troppo.«Ho capito, sei innamorata di Mida.»
Rabbrividii, arrossii, era strano sentirmi definire innamorata, di Mida poi.
«Nono! Assolutamente Jo, non fraintendere! Tra me e lui ci sta solo una grande amicizia, lo giuro! È che sono stupita che tu sia qui, credevo fosse Mida che mi facesse qualche scherzo, nient'altro.»
Era una pessima bugia, non ero certa come ogni volta che mi avrebbe creduto, aggiungere ulteriori particolari avrebbe solo peggiorato tutto, stetti zitta.
«Va bene, senti, sediamoci. Dobbiamo parlare no?»
Anuii, non ero pronta, non avevo nemmeno un discorso pronto, non sapevo veramente che pesci pigliare.Ci sedemmo per terra, uno di fronte all'altro, mi guardava negli occhi con sguardo innamorato.
Io lo guardavo impaurita, sembravamo una preda e un predatore.«Zoe, ho sbagliato con te. Ho pensato cose che non avrei dovuto pensare su di te, sono stato uno stronzo. È vero quando dicono che si capisce il valore di qualcuno o di qualcosa solo quando lo si perde. Ecco, la stessa cosa è successa a me. Senza di te mi sento vuoto, come se mancasse qualcosa alla mia vita.»
"Ai tuoi pezzi forse" pensai.
Volevo tanto dirglielo, ma in fondo nonostante sapessi che ci fosse qualcosa di tossico tra noi continuavo a provare qualcosa.«Zoe, ti giuro che non farò mai più una cosa simile. Ti giuro che ti amo, si, ti amo.»
Provai un brivido, era strano sentirmi dire quelle parole, ma ero ancora incerta. Avevo un'idea diversa su di lui, avevo paura di soffrire come qualche mese fa.«Ti prego, dimmi qualcosa, stai in silenzio da quando ho messo in mezzo Mida.»
Avrei tanto voluto dirgli qualcosa, anche soltanto una semplice parola, ma non riuscivo, la paura mi immobilizzava. Era lui la ragione per cui avevo pianto durante Sono solo parole, ora mi stava proponendo di tornare assieme. Non sapevo cosa fare, in cuor mio non sapevo nemmeno se lo amassi davvero come prima.
Lasciai parlare il cuore.
«Joseph, io ti giuro che non ho chiare le idee. Un giorno ti amo, un giorno ti odio, un giorno non mi fai né caldo né freddo. Da quando abbiamo rotto la relazione mi sento confusa su di te. Ho paura che possa finire come l'ultima volta, non voglio soffrire ancora, non posso fidarmi di te al momento.»Rimase male, il viso diventò più serio, lo sguardo più triste e la testa fu chinata verso il basso. Mi faceva quasi pena a stare così.
Rimanemmo in silenzio per un po', lui a riflettere sui propri sbagli, io sulla risposta che avrei dovuto dargli entro quella sera. Stavamo entrambi concentrati e con la testa abbassata rivolta sulle nostre scarpe. La alzammo all'unisono e pronunciammo allo stesso tempo «Scusami.»
«Zoe, ho veramente fatto schifo con te. Ho detto di averti usata solo per i miei pezzi, era vero, ma in fondo sentivo la necessità del tuo supporto, della tua presenza, insomma, ho bisogno di te e di nessun altra, capisci?»
«Joseph, io continuo a non essere sicura su ciò che ci sia tra noi, mi sembra di camminare ad occhi chiusi, ma per una volta voglio fidarmi di te. Indicami la giusta strada da percorrere nonostante sia priva della vista, fammi capire che ti penti sul serio, fingerò che sarà tutto normale, ma alla prima cosa sbagliata sappi che non esiterò un secondo a mollarti.»
Bugia, non l'avrei più mollato, mi era mancato troppo. Mentivo senza rendermene conto, ero tornata ad accumulare menzogne su menzogne, senza Mida ero una bugiarda di professione.
Passammo molto tempo assieme, in quella sala a guardarci e ad accarezzarci. Mi era mancato il modo in cui mi toccava. Mi mancavano le sue dita che scorrevano leggere sulla mia pelle. Mi era mancato il suo sorriso.
Mi sedetti a cavalcioni su di lui, sotto sua proposta. Ci baciammo appassionatamente, mi prese i fianchi e li accarezzò con le dita. Con le mie mani tenevo il suo viso incollato al mio, per fare in modo che nessuno dei due potesse mollare il bacio.
Mida
Avevo proposto a Zoe di incontrarci alle 20:30 per andare alla serata film proposta da Oreo. Aspettai per oltre mezz'ora, dopodiché mi decidi a bussare.
«Zoe, ma quanto ti ci vuole per-» mi bloccai.
Ad aprire la porta non fu Zoe, bensì Sarah.
«Mida, quindi tu eri...oh no...si è sbagliata...»
Mi preoccupai, Zoe aveva combinato una delle sue marachelle, qualcosa di terribile stava accadendo sotto i miei occhi e non me n'ero reso conto.
«Sarah spiegati, cosa ha fatto? Dove si trova?»
Aveva un viso preoccupato, stava pensando ad una bugia, stava mangiando il proprio labbro, classico quando cerca di mentire.
«Sarah, sii onesta, non voglio sentire una delle tue menzogne, mi basta Zoe. Dove si trova e che cosa ha fatto?!»
«Si trova in sala due, aveva ricevuto due lettere, una da Holden e l'altra da...da Holden! Insomma, vi siete firmati nello stesso modo, ha confuso te per lui e lui per te...Vai in sala due e capirai, diamine! Da spiegare è troppo complicato!»
Mi chiuse la porta in faccia, non avevo scelta che salvarla da Joseph.
Non avevo nemmeno idea di cosa avesse potuto scriverle per convincerla più di una serata film.Arrivai di fronte la porta d'ingresso, non sentivo rumori, mi spaventava quel silenzio insolito.
"Ok Christian, fatti coraggio. Ora prenderai questa maniglia, la girerai ed entrerai di botto senza far capire loro nulla. Salverai Zoe e scapperai via da un Holden impazzito e furioso."
Seguii il piano. Entrai di botto, ma quello a non capire niente fui io stesso. Tirai un urlo non appena vidi che stavano uno sull'altro a baciarsi in modo molto intimo. Erano talmente presi che se non avessi tirato un urlo non si sarebbero nemmeno accorti di me.
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Spazio autoreCosa succederà a questo punto? Finirà bene o finirà male?
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Fighter Heart ||Mida||
RomanceMida, o meglio, Christian Mida Prestato, nato nella città di Caracas, in Venezuela, è un concorrente della ventitreesima edizione di Amici. In seguito ad una sfida imposta dai professori di ballo e canto, alcuni suoi compagni verranno messi in sfida...