CAPITOLO 17: Amicizia

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"L'amicizia è un legame di fiducia, può crearsi per puro caso da ogni tipo di sentimento. Anche dall'odio."

Zoe

Rimasi tutta la notte in camera di Mida, fino al giungere del giorno. Nessuno di noi due chiuse occhio o accennava a voler dormire, eravamo talmente presi che avremmo potuto continuare a parlare all'infinito. «Chri, come fai a sapere che io sono la figlia di Mango?» Stavo tirando in ballo un argomento che di solito odio, non mi piace diffondere la voce di essere la figlia di un cantante così famoso e bravo. «Lo so da Sanremo giovani, ho fatto delle ricerche su di te, non ti preoccupare, non esce scritto in grassetto figlia di Pino Mango. Forse l'ho capito frugando tra i tuoi post su Instagram, avevi fotografie assieme ad Angelina, ho collegato in fretta.» Mi ero totalmente dimenticata di avere delle foto assieme a mia sorella, avrei dovuto eliminarle forse, ma sarebbe stato come eliminare dalla mia vita un pezzo di cuore. «Non me n'ero accorta di avere quei post, erano anche abbastanza vecchi se non sbaglio.» «Si erano prima di Sanremo, credo si stia parlando del 2019, periodo quarantena.» «Ora te la faccio io una domanda, come ti faceva a piacere Joseph?» Rimasi un attimo in silenzio, dovevo rifletterci. «Credo non ci sia una vera e propria spiegazione, forse mi piaceva perché mi trattava come se fossi speciale. Quando tu ed io litigavamo quotidianamente lui c'era sempre o comunque nella maggior parte delle volte.» La domanda mi metteva sotto pressione, sentivo come se non avessi detto la verità, ma io pensavo a quello, era una sensazione orribile. Per calmarmi mi toccai i gioielli che portavo sul corpo, collana, anello, bracciali. Mi stavo interrogando su quella domanda, cosa mi piaceva? Non lo sapevo nemmeno io. Avevo più dubbi che certezze, più domande che risposte, avevo la mente annebbiata. A dissipare quella nebbia fu un raggio di sole, che fece tornare il mio cielo sereno. Mida mi stava abbracciando e accarezzando la schiena. «Sarò onesto, mi trovo nella tua stessa situazione. Io e Gaia ci amavamo, così credevo almeno. Ho capito troppo tardi che per lei volevo solo essere un amico, l'ho rovinata, mi fa sentire ancora in colpa pensare che stava peggiorando a causa mia.» Confrontandolo a tutte le altre volte sembrava una persona diversa, forse ero io che vedevo in lui solo il male e mai il bene, avevamo fatto entrambi degli errori. «Non è colpa tua, è stata lei che ha sbagliato approccio, stava rinunciando a qualcosa per te, ma tu non volevi essere il centro delle sue attenzioni. Credo che per una volta devo riconoscerti che sei stato bravo. Hai fatto la scelta giusta con lei, le hai fatto aprire gli occhi. Vorrei tanto aver seguito i tuoi consigli anche io, peccato che non mi fidavo per nulla di te.» Mi guardò sorridendo, si avvicinò ancora di più a me, fino a starmi quasi addosso. «Quindi ora ti fidi di me?» disse ridendo. Ero stata troppo schietta forse, in un certo senso si, mi fidavo di lui, ma continuavo ad avere dubbi sul perché. Quando ero con lui mi sentivo sempre strana, avevo sempre delle domande sui miei comportamenti, facevo tutto troppo al naturale. «C'è davvero bisogno che te lo dica?»
«Si ed anche a voce alta, su, devo sentirti chiaramente, scandisci bene le parole eh!» Scoppiai a ridere, si era calato proprio nella parte, lo abbracciai e gli dissi all'orecchio «mi fido di te.» Ricambiò il mio abbraccio, rimanemmo attaccati per un po', mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, Sarah tornava ad avere ragione, Mida è proprio come un fratello maggiore, l'amore che ti darebbe un fratello riesce a dartelo senza neanche mettersi d'impegno. «Ti sto per dire una cosa molto bella Zoe.»
«Devo prenderti sul serio o è bella per modo di dire?»
«No, stavolta è veramente bella, almeno credo, poi riguarda te, non vuoi sapere qualcosa che riguarda te?»
Ovvio che lo volevo sapere, mi staccai un po' e lo guardai negli occhi, cercai di staccare anche le mie mani dal suo corpo ma le prese e le strinse tra le sue. «Il tuo inedito Sagapò è uno dei più ascoltati di questa edizione, sta per arrivare agli ascolti di Dimmi che non è un addio, sai cosa significa?» Mentre mi chiedeva quell'ultima cosa rideva e sorrideva, era felice per me, ma di cosa?
«Se ti dicessi di no sarebbe un problema?» Avevo quasi paura di sembrare stupida in un certo senso. «No, tanto ci sta tripla M che te lo spiega. Allora partiamo da un ragionamento molto semplice.» Si era calato nella parte del professore, si era alzato lasciandomi le mani, se avesse avuto una lavagna l'avrebbe probabilmente usata.
«Come tu sai Dimmi che non è un addio ha ottenuto il disco d'oro. Se i tuoi ascolti si stanno avvicinando a quel pezzo significa che...» lo interruppi, avevo finalmente collegato.
«Che il mio Sagapò sta per diventare disco d'oro?!» Per l'emozione saltai in piedi e inizia a correre per tutta la stanza. «Esattamente, hai finalmente collegato, ti facevo più sveglia.» Mi stava prendendo in giro, ma l'emozione del mio primo disco d'oro era molto più forte della mia voglia di rispondere alla presa in giro. Gli saltai addosso abbracciandolo e facendolo cadere sul letto. «Grazie! Grazie! Sono così felice!»
«Non dovresti ringraziare me, non ho fatto certo io tutti quegli ascolti, diciamo ne ho fatti solo un quarto.» Rise e mi accarezzò i capelli, non voleva liberarsi dal mio abbraccio. «Potresti stringere un poco in meno? Mi stai quasi facendo soffocare» disse ridendo. Mi staccai del tutto chiedendo scusa, ma lui sembrava contraddetto. «Ho detto che dovevi allentare la presa, non che non volessi un tuo abbraccio.» Mi strinse lui stavolta, poggiai la mia testa sulla sua spalla e continuammo a parlare per il resto della notte. Erano all'incirca le cinque di mattina quando chiusi gli occhi e mi addormentai tra le sue braccia, usando la sua spalla come cuscino. Tra me e Mida era cambiato tutto in meglio, da un rapporto di odio represso, che quasi non riuscivamo a guardarci in faccia, eravamo passati ad un'amicizia fraterna. Avevamo passato tutta la notte insieme a parlare. Quella stessa notte mi ero sentita speciale, mi trattava come fossi importante, era il giusto punto d'appoggio per liberarmi del triste ricordo di Holden.

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Spazio autore

Volevo ringraziare tutti del supporto che state dando alla mia storia, non credevo potesse mai interessare così tante persone. Grazie davvero❤️
Farò il possibile per renderla sempre più interessante così da intrattenervi sempre di più, ancora grazie, siete veramente speciali❤️

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