la cena - capitolo 29

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Salgo in camera e comincio a fare le mie cose mettendomi dei vestiti un po' più comodi per casa. Mi strucco e lego i capelli così da stare un po' più fresca.
Metto un top e un pantaloncino larghi, poi metto le mie ciabattine tattiche e scendo.

Ringraziando dio è già pronto e ci mettiamo subito a tavola. Nel frattempo è arrivata anche mia sorella.
s: oggi tutti i professori mi hanno fatto la ramanzina sul fatto del comportamento.
Dico cominciando a mangiare.
e: ce ne faremo una ragione, un 8 in condotta non ti rovinerà la vita.
Amo l'indifferenza di papà.
l: perché che hai combinato?
s: mi sono menata con Alice.
l: sei popo mi sorella.
Dice battendomi il cinque.
l: perché che ha fatto?
s: ha insultato me e Davide.
l: hai fatto bene allora.
Nel frattempo mi squilla il telefono e vado a rispondere.

s: parli del diavolo.. ahah.
d: perché?
s: parlavamo di te, dimmi.
d: allora innanzitutto sono a casa, già da dieci minuti in realtà, poi ho parlato con papà e ha detto che va bene, veniamo con Lilia.
s: oddio sii, troppo che non la vedo.
d: che scema ahah. Per che ora?
s: aspetta un attimo.. MAMMAAA PER CHE ORA FACCIO VENIRE DAVIDE STA SERA?
Mamma mi risponde entusiasta e dice di dirgli per le 19:30/20:00.
s: 19:30/20:00.
d: okay perfetto, ci vediamo dopo, ti amo.
s: ti amo anch'io.
Attacco e torno a tavola.

a: sono allergici a qualcosa? c'è qualcosa che preferiscono? le mangiano le verdure?
Mamma inizia a parlare a macchinetta e sembra che stia diventando pazza.
s: mamma calmati! ahah. Fai una carbonara e basta.
a: mh, si effettivamente ci sta.
Si tranquillizza facendo ridere tutti.

Ci alziamo e cominciamo a sistemare la cucina, poi io salgo e vado a studiare. Se credevate che la mia vita fosse tutta feste e amore vi sbagliavate, assurdo ma studio anch'io.

Passo tutto il pomeriggio a studiare storia fino alle 18:00, penso la materia che più odio al mondo. Sono stanca e nella mia testa non entra più mezza informazione, così decido di andarmi a fare una doccia.
Entro in bagno e collego il telefono alla cassa così da poter sentire la musica, poi preparo gli asciugamani e mentre faccio scorrere l'acqua calda scelgo la musica.

Oggi ho voglia di reggaeton quindi vamonos con le canzoni spagnole.
Entro in doccia e lavo anche i capelli cercando di impiegarci il meno tempo possibile.

Esco dalla doccia ma come sempre fallisco, difatti ci ho messo nuovamente 1 ora e sono le 19:00, non farò mai in tempo.

Mi asciugo addosso il più velocemente possibile, poi metto l'intimo e comincio a fare skin care e tutti i vari passaggi di creme e prodotti che odio fare ma che senza sarei persa.

Il tempo di finire e indovinate? 19:47. In ritardo, ovvio.

*Davide's pov*

E alla fine eccoci qui, io, Lilia e papà davanti casa di Sole.. chi l'avrebbe detto?
Suoniamo e ad aprirci sono Alba e Elia.
a: buonasera!
Lilia e papà rispondono e si presentano tutti quanti l'uno all'altro, poi salutano me.

e: ciao bello.
Dice Elia scompigliandomi i capelli, io sorrido.
a: come stai?
Mi accarezza il viso.
d: tutto bene grazie, voi?
e: direi benissimo. Sole è sopra comunque, valla a chiamare che tra poco è pronto.
Annuisco e salgo in camera sua.

Entro e vedo che è nel bagno, così chiudo la porta e piano piano la raggiungo senza farmi sentire.
Da dietro le poso le mani sui fianchi facendola sobbalzare.

Sole's pov:

s: cazzo Davide che paura!
Dico quasi urlando mentre lui ridacchia spostandomi i capelli ancora bagnati dal collo.
Comincia a posarci le sue labbra umide e la cosa mi fa ansimare un po'.
Mentre lo fa fa scivolare le sue mani sul mio inguine provocandomi un brivido.

s: Dà.. non.. non possiamo.. la porta è aperta..
Dico in difficoltà.
d: la porta della camera è chiusa a chiave.. se chiudiamo anche questa non ci sentiranno.
s: no Davide, dobbiamo scendere è tardi.
d: e dai.. devo farmi perdonare dall'altra sera.
Comincia a muovere le dita da sopra l'intimo e la cosa mi eccita da morire, perciò per evitare altri problemi più gravi gli prendo le mani e le sposto sul seno che stringe.

Credevo che così avrei migliorato le cose ma niente da fare, è quasi peggio.
s: no Dà. Ti prometto che ti faccio contento il prima possibile, ma ora no.
Sbuffa e leva le mani andando a sedersi sul letto mentre io continuo a prepararmi.
d: possiamo chiedere ai nostri se possiamo dormire insieme nel weekend?
Mi chiede dall'altra stanza.
s: non ci lasceranno mai soli.
d: ci inventiamo che c'è una festa, io ho casa libera, se vuoi stiamo da me.
s: okay ci sto.

In fretta metto un jeans e una maglia, poi le ciabatte e faccio i capelli un po' mossi. Non mi trucco, non ha importanza, profumo e ci sono.

s: eccomi.
d: ce l'hai fatta.
Dice sbuffando.
s: ci ho messo anche poco.
Ridacchio io per poi prenderlo per mano e scendere di sotto.

s: ciaoo, scusatemi.
l: piccolinaa!
Viene da me a mi abbraccia.
l: come stai?
s: tutto apposto e voi?
Mi stacco dall'abbraccio.
pd: noi stiamo bene, grazie anche per aver insistito tanto a farci venire.
(scusate se continuo a chiamarlo "pd" ma non mi ricordo come si chiama e non c'è nemmeno su google😭😭)
s: è un piacere per noi.

Sorrido e torno su Lilia.
s: e qui sotto, come va?
Dico indicandole la pancia.
l: tutto bene, a breve faremo l'ecografia per scoprire il sesso. Ovviamente siete tutti invitati al baby shower se mai lo faremo.
Fa sorridere tutti e poi andiamo a tavola.

pd: è davvero buonissima questa carbonara! meglio della mia.
l: impossibile! questa è indubbiamente buonissima ma la tua non la batte nessuno.

Vabbè insomma, la serata si evolve così, tra una battuta e una cazzata.

Dopo aver sistemato un po' la cucina ci sediamo sul divano poi io mi ricordo della richiesta di Davide e prendo parola.
s: ah volevamo chiedervi una cosa.
a: diteci.
s: nel weekend Nicco e Cami fanno una seratina tra amici, possiamo andare?
l: basta che ci assicuri che dormi lì Dà, lo sai che noi partiamo venerdì.
a: eh esatto, assicuratene anche tu, poi fate tardi e a me non va di uscire ahah.
s: sisi tranquille, abbiamo già chiesto perché avevamo previsto la situazione, ovviamente hanno detto di si.
pd: allora perfetto.
e: vi posso portare io.
Cazzo.
d: non c'è bisogno, andremo a casa di Niccolò e Camilla direttamente dopo scuola per aiutarli ad attrezzare il tutto.
No vabbè, me salva così, in tutta tranquillità. Mi marito.
e: va bene, ma se torni prima di pranzo devi venire con l'auto, noi siamo dai nonni a quell'ora.
Annuisco e dopo un po' dei loro noiosi discorsi..

s: noi saliamo su.
pd: vabbene ma Davide, un quarto d'ora e andiamo via che si è fatto tardi, così leviamo il disturbo.
Davide annuisce e saliamo mano nella mano.

s: mi hai salvata, ti amo.
d: io amo te, li abbiamo convinti.
s: si ma devo avvisare quei due, così nel caso ci coprono.

Chiamo Cami che ringraziando il cielo risponde immediatamente.
c: oi amore, dimmi.
s: amore, senti ti volevo chiedere un favore.
c: certo, dimmi tutto.
s: sto weekend Davide ha casa libera ma siccome i miei non mi avrebbero lasciata andare ho detto a mamma che avete organizzato una serata tra gli amici più stretti da voi e che saremmo rimasti a dormire lì. Non chiama, ma nel caso chiamasse non è che puoi coprirci?
c: scontato tata! mi raccomando divertitevi ehh.
s: che scema ahah. Buonanotte amore, grazie.
c: buonanotte tatina, di niente.

Attacco e dopo questo quarto d'ora che sembra essere volato il mio amore se ne va e io dopo aver sistemato la cucina con mamma e aver fatto skin care cado nelle braccia di Morfeo.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora