è bello il male che mi fai - capitolo 13

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Mi sveglio e Davide a sua volta.
s: dio che sonno.
d: e ve? mamma mia.
Ci stiracchiamo e poi ci alziamo per andarci a vestire.
Metto un top e un pantaloncino e poi delle air force.
Mi risiedo sul letto al telefono e lui fa lo stesso.

Dopo un po' entra Carletto.
c: Davide devi fare una visita, 5 minuti e vieni.
d: va bene.
Dice alzandosi.
d: a dopo.
Mi da un bacio a stampo.
s: a dopo. Ti aspetto qui, se non sto qua sono da Cris.
Annuisce e esce.

Dopo poco esco anch'io e vado da Cris.
Busso.
s: si può?
c: ei, certo entra.
Mi siedo sul suo letto.
s: come sta la mia mamma preferita?
c: tutto bene, e la mia zia preferita?
s: tutto okay.
c: il principe azzurro dove lo hai lasciato?
s: è andato a fare una visita, penso che sarà abbastanza lunga come cosa, ti dispiace se rimango con te?
c: no, tranquilla.
Mi sorride e passiamo la giornata assieme fino alle 18:00 circa.
s: Cris si è fatto tardi, vado in camera.
c: va bene a domani amore.
Ci abbracciamo e me ne vado.

Torno in stanza ma Davide non c'è.
s: Ester ma Davide non è ancora tornato?
e: si è tornato ma ha cambiato stanza, non lo sapevi?
Ha cambiato stanza?
s: umh no.. grazie.
e: niente tesoro.
Entro di nuovo in stanza e vedo una lettera sul mio letto che comincio a leggere a mente.

"ciao piccolè, quando tornerai io non ci sarò, quindi ti scrivo questa lettera. Mi dispiace ma purtroppo tra noi è finita, ti prego non piangere, non farti del male, ma non può più andare avanti la nostra storia. Con te ho passato i momenti più belli della mia vita ma purtroppo se ti dico questo c'è una motivazione, non te la dirò per il tuo bene, però sappi che ti voglio bene, e te ne vorrò per sempre, perché anche se tra noi è finita sarai sempre la mia persona. -Davide ❤️"

La leggo tutto il tempo con le lacrime agli occhi e all'ultimo scoppio. Inizio a correre per arrivare da Cris.
c: oi che succede?? che è successo??
La sto facendo preoccupare ma non riesco a tranquillizzarmi.
s: Cris è finita..
Dico singhiozzando.
c: cosa??
s: Davide mi ha lasciata..
c: amore... vieni qui..
Mi abbraccia, mi calma e smetto finalmente di piangere evitando un altro attacco di panico.

c: senti, mi spieghi come è andata?
s: sono tornata in stanza e lui non c'era, quindi ho chiesto a Ester se aveva finito l'esame e ha detto che aveva cambiato stanza, poi ho visto una lettera l'ho letta e sono venuta da te, questa è la lettera, leggila.
Gliela passo e lei con calma comincia a leggere, le vengono anche gli occhi lucidi..

c: ma è impossibile, ieri voleva un futuro con te e ora ti lascia così? c'è qualcosa sotto.
s: è vero non ha senso..
Inizio a riflettere io.
c: andiamo dalla Lisandri, magari lei ne sa qualcosa.
Io approvo la sua idea e usciamo dalla camera andando verso il suo ufficio.

Arriviamo davanti alla porta e dopo un gran sospiro bussiamo.
l: prego.
s: buonasera dottoressa, so che è tardi ma volevo chiederle una cosa..
l: tesoro.. Davide giusto?
s: si.. sa perché ha cambiato stanza? so che non è lei la persona adatta a cui chiederlo però magari le ha detto qualcosa mentre faceva gli esami..
Dico sconsolata.
l: amore, non è con me che devi parlare, io non posso dirti niente, però puoi parlare direttamente con lui.. stanza 13A, 3 atrio, 1 corridoio a destra.
Mi sorride e io e Cris ringraziandola usciamo.

s: andiamo Cris.
Dico cominciando a camminare ma lei mi prende per un polso e mi ferma.
c: forse questo devi farlo da sola.. ci vediamo domani però, così mi dici tutto va bene?
s: hai ragione forse, a domani.
Ci abbracciamo e io la saluto per poi correre da Davide.

Arrivo nell'atrio ma non trovo la stanza perciò decido di chiedere ad un infermiera.
s: scusi, sa dov'è la 13A?
x: è quella lì infondo.
Dice indicandomi una stanza.
Seguo il dito.
io: grazie mille.
Sorrido e lei ricambia.

Arrivata alla sua porta dubito un po' ma poi mi faccio coraggio. Era aperta e stava ascoltando la musica.
Busso.
d: ei..
Mi guarda e toglie le cuffie.
s: ei.. ti va di parlare un po'?
Sorrido io entrando in stanza.
Lui annuisce.
d: vieni qui, siediti.
Mi indica il suo letto e io faccio quanto detto.

s: senti.. puoi spiegarmi un po'?
Lui fa la faccia scocciata e sbuffa.
d: non c'è molto da spiegare, tutte le cose belle finiscono purtroppo Sò.
A quella sua indifferenza mi innervosisco.
s: no Davide, c'è da spiegare invece e anche tanto. Fino a ieri dicevi di volermi nel tuo futuro, di volermi sposare, la famiglia, la casa! e oggi "tutte le cose belle finiscono". Adesso tu mi spieghi, qualsiasi cosa sarà, starò anche malissimo, ma per il mio bene Davide, fammi il piacere di spiegarmi quello che è successo dal primo all'ultimo dettaglio.
Comincio ad urlare e tutto quello che riesce a dire è:
d: ti prego però non ti incazzare..
s: A parte che hai cominciato tu con la tua indifferenza del cazzo, ma poi scherzi? mi chiami "Sò" come se non mi avessi chiamata "amore" poche ore fa! e pensi pure che non dovrei arrabbiarmi? Davide ma ragioni un po' con quella testa di ricci che ti ritrovi o il cervello l'hai perso del tutto?
Non ho parole.
d: se non te lo dico c'è un perché, non voglio che poi stai male capisci?
s: Davide, se vuoi pensare al mio bene dimmi la verità.
Sta volta abbasso un po' la voce e lui sembra accettare quello che ho detto.
d: okay.. la malattia è peggiorata.. e penso che questa volta non ce la farò, per questo mi sono allontanato da te, non volevo che stessi male..
s: Davide, sei stato con me quando io avevo il tuo stesso identico problema, ci siamo conosciuti praticamente grazie a quello. Io non mi sono allontanata e grazie a te ho smesso di avere quei brutti pensieri.. non possiamo fare la stessa cosa anche adesso?
Inizio a piangere anche se non volevo, non mi paice mostrarmi in questo modo alle persone.
s: io non voglio perderti Davide, ti prego non te ne andare..
Mi poggio sul suo letto con la testa mentre gli tengo la mano.

d: vieni qua.. calmati ti prego.
Mi abbraccia e solo al suo tocco riesco a smettere di piangere.
d: Sole so che non vuoi ma dobbiamo. Ti prego vai via e dimenticami..
Lo dice con così tanta tranquillità che credo neanche gli interessi davvero.
Levo la mano e vado via senza neanche guardarlo in faccia.

Davide's pov:

Già, l'ho fatto, neanch'io mi spiego con quale coraggio. Ha tutta la ragione del mondo, ma la mia testa mi porterà sempre a rovinare tutto.. Quando se n'è andata una lacrima mi è scesa, quella piccola goccia si è trasformata in un pianto liberatorio e ringraziando dio essendo solo in questa nuova stanza posso farlo in tranquillità.
So che probabilmente mi state insultando e mi odiate però l'ho fatto solo per non farle patire di più la mia morte che è praticamente sicura..

Tra una lacrima, un singhiozzo e qualche ricordo mi addormento nel mio nuovo letto anche se è difficile addormentarmi senza Sole sul petto.. Non ho neanche cenato ma dopo sta cosa mi si è chiuso totalmente lo stomaco.
Non voglio crederci che sia davvero finito tutto ma era necessario che facessi questa cosa, voglio tutto il suo bene perché è l'unica cosa che si merita davvero tanto.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora