un bacio - capitolo 42

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Apro gli occhi e mi ritrovo Davide posato sul mio seno e la luce del sole che mi acceca.

Mi alzo cercando di non svegliarlo ma con scarsi risultati.
d: dove vai, vieni qua dai.
Dice lamentandosi come un bambino.
s: no amore, andiamo su.
Lo prendo per mano e lo faccio alzare.

Fa per darmi un bacio ma io mi sposto e vado in bagno.
s: niente baci finché non sono pulita e profumata, lo sai bene.
d: che palle che sei.
Dice seguendomi in bagno.
Ci laviamo al volo e ci vestiamo.
Io metto un pantaloncino di jeans e un top a fascia nero, lui pantaloncini della tuta neri e maglia nera.

Cominciamo a scendere.
d: ora me lo dai un bacio?
s: no.
d: e ora?
s: nemmeno.
d: adesso?
s: oddio amore è la 25esima volta contata che me lo chiedi.
d: e daiii.

c: ma che state facendo voi due? ahah.
Chiede cami sul bancone della cucina mentre beve una tazza di qualcosa.

s: oh siete svegli.
n: bhe direi, so le 13:00.
Sbianco.
s: cazzo! devo chiamare mamma!
Dico impanicata mentre prendo il telefono.
n: tranquilla, già ho avvisato sia i miei che i tuoi che stiamo bene e che rimaniamo a pranzo qui.
d: ah rimanete a pranzo qui? non ricordo bene quando vi ho invitati però, puoi rinfrescarmi la memoria?
n: certo, capocciata o gancio?
d: simpatico.

Io e Cami ce la ridiamo, poi mi siedo accanto a lei mentre i due cominciano a preparare il pranzo.

s: stai meglio?
c: si tranquilla, solo un po' di mal di testa.
s: è normale amore, piano piano ti passa.
c: mi hai messa tu a letto ieri, vero?
s: si.
c: mi dispiace averti lasciata da sola con sti due menomati ahah.
Dice guardandoli.
s: tranquilla, ci siamo tenuti occupati.
c: oh gesù! ma state sempre a scopare?
s: all'incirca.
Scoppiamo a ridere poi mi giro del tutto verso Nicco e Davide.

s: sentite, ma io stavo pensando che è tantissimo che non andiamo a trovare Leo e soprattutto che non vedo i Braccialetti, se andiamo in ospedale tutti insieme oggi?
d: e secondo te Voldemort ci fa entrare in 9 nella stanza di Leo?
c: Voldemort?
Chiede confusa.
s: la Lisandri. Comunque non mi interessa, gliela devo far pagare per non averci fatto salutare quando mi hanno dimessa.
Ridacchio.

d: ora?
Fa il bacino con la bocca.
Io sorrido e annuisco, poi lo faccio avvicinare e lo bacio a stampo.
d: beh? tutto qua?
s: non mi ti pacco davanti a sti due, poi lo sai che rompono il cazzo.
n: mah guarda, dopo avervi sentiti scopare per praticamente due ore ieri notte, niente più mi traumatizza.
Io e Davide ci guardiamo con gli occhi sbarrati e scoppiamo a ridere.

d: comunque, apparte tutto, per me va bene. Voi ci siete?
c: certo, chiamo al volo Ludo e Chiara.
s: okay, io chiamo Cris così avvisa gli altri.
Scendiamo entrambe dal bancone, lei va in salotto e io mi allontano un po' dalla cucina.

Cris ringraziando Dio mi risponde sempre subito e infatti anche oggi non mi delude.
c: amore, buongiorno.
s: buongiorno amore, tutto bene?
c: sisi tutto apposto, stavo sistemando un po' la camera, pensavo di venirti a trovare tra un oretta.
s: eh non sono a casa, ho risolto con Davide e ieri mi è venuta la pazza idea di andare a una festa e dormire da lui con Cami e Nicco e quindi ora sto con loro.
c: oddio amore bravissima! sono fierissima di te! ma quindi ora tu e Davide?
s: stiamo insieme, di nuovo.
c: sono contenta dai. Che volevi dirmi?
s: stasera andiamo a trovare Leo?
c: va bene amore, tanto sarei andata a prescindere.
s: avvisi tu gli altri?
c: certo.
s: va bene, grazie amore, a dopo.
c: a dopo.
Attacco e torno in cucina, nello stesso momento fa lo stesso cami.

c: ci sono entrambe.
s: Cris scrive agli altri e mi fa sapere, lei c'è.
d: ovviamente.

s: che cucinate di buono?
n: pollo e patate, fattelo stare bene perché è l'unica cosa che so cucinare.
Alzo le mani.
s: e chi si lamenta, basta che non bruciate niente.
d: tu non ce la tirare.
Fa le corna e io ridacchio.
n: comunque è quasi pronto, apparecchiate.

Io e Cami annuiamo e cominciamo a fare quanto detto.
Dopo aver finito loro portano le cose a tavola e ci sediamo per mangiare.

s: dai è buono, pensavo peggio.
n: oh stronza! vaffanculo! ahah.
Mi tira una mollica di pane.

Chiacchieriamo un po' di tutto, poi finiamo di mangiare e sparecchiamo per poi fare la lavastoviglie.

n: Cami dobbiamo tornare a casa noi due.
c: va bene. Ci vediamo dopo allora.
Ci salutiamo e dopo averli accompagnati alla porta rimaniamo solo io e Davide sul divano.

s: amore.
d: dimmi tata.
s: senti, siccome ho buttato metà della mia estate.. che ne pensi se andiamo a casa mia al mare? un mesetto e poi torniamo.
d: oddio si, che figata.
s: passiamo a casa mia e chiediamo ai miei?
d: si vai, tanto papà mi dice di si a prescindere.

Ci alziamo, ci mettiamo le scarpe e dopo aver preso le mie cose chiudiamo casa. Saliamo in macchina, 15 minuti e siamo da me.

Suoniamo e ci apre papà.
e: belli miei, che fate qua?
d: buongiorno.
Si salutano e entriamo.

s: mamma dov'è?
Mi levo le scarpe.
e: in camera.
s: allora ora che salgo la chiamo, tu rimani qua pa'.
Papà annuisce confuso mentre io e Davide cominciamo a salire.

Poso lo zaino sul mio letto, metto le ciabatte e poi vado in camera di mamma.

Busso.
a: avanti.
Apro.
a: eii, ciao.
Ci saluta entrambi.
s: puoi scendere ma'?
a: certo, andiamo.

Ci sediamo a tavola.
s: allora, vi dovremmo parlare.
Papà sbianca.
s: pa'? tutto apposto? sei bianchissimo.
e: sei incinta..?
s: che?! papà no!
e: oddio! che paura!
Ricomincia a respirare normalmente e finalmente posso parlare.

s: dicevo, siccome ho buttato metà della mia estate.. possiamo andare un mesetto a casa al mare io e Davide?
a: Sole.. per noi va anche bene, ma è complicata come cosa. Apparte che suo padre deve volere, ma poi siete minorenni.. non è che non ci fidiamo, ma se vi succede qualcosa non c'è nessuno.
d: potete stare tranquilli, papà già ha detto di sì. L'ho chiamato mentre venivamo e ha già approvato.
È effettivamente vero, mentre venivamo l'ha chiamato.
s: e poi c'è Bianca! e non è tanto lontano da qui, sono solo 20 minuti di macchina.
Bianca è la vicina e siccome ogni estate andiamo lì ormai è come una nonna.
e: va bene.. ma dovete fare i bravi, okay?
s: va benissimo! grazie, vi amo.
Li abbraccio.
d: grazie della fiducia.
Li abbraccia anche lui.

s: comunque sta sera andiamo tutti insieme da Leo, è tanto che non lo vediamo.
a: va bene, andate ognuno per conto suo o vi serve un passaggio?
s: no mami tranquilla, abbiamo le macchinette.
a: va bene, state attenti però mi raccomando eh.

Saliamo in camera mia e mentre aspettiamo di uscire cerchiamo di ammazzare un po' il tempo guardando un film. Mentre lui lo sceglie io metto apposto le cose che stavano nello zaino.

s: cazzo, i vestiti di Cami!
d: tanto dopo la rivedi, glieli riporti.
s: vabbè li metterò in una busta.
Ne prendo una dal cassetto della scrivania e metto tutte le sue cose lì, poi mi sdraio accanto a a Davide e cominciamo a guardare "Alice in Wonderland" (perché sa che è il mio film preferito) aspettando le 18:00 per andare da Leo.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora