insicurezze - capitolo 40

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Ormai si sono fatte le 15:00 quindi decidiamo di uscire.
s: che dite andiamo?
a: di già?
s: eh si, io vado da Davide e loro tornano a casa.
e: ah non vi preparate insieme 18 ore prima della festa anche oggi?
Ironizza papà.
s: simpaticoneee, comunque no, oggi no.
e: mh vabbè vabbè.
Fa uno sguardo un po' perverso.
s: smettilaaa!
Papà ride e dopo averli salutati e aver preso lo zaino con le cose per sta sera usciamo tutti quanti.

n: come facciamo? le macchine so due coi posti da due e noi semo quattro.
d: prestami la macchina daii, te la riporto sta sera promesso.
Gli fa gli occhioni.
n: vabbè dai, tiè.
Gli da le chiavi, salutiamo anche loro e poi saliamo in macchina.

s: che mi racconti stronzo? che hai fatto sti giorni senza di me?
d: sono uscito tutti i giorni ma senza di te si sta male, è tutto diverso.. sei proprio essenziale.
Okay sto per esplodere MA non facciamogli vedete che sono una sottona di merda.
s: mh, sarà.
d: che c'è non ti fidi?

Comincia a farmi il solletico con una mano sola.
s: ahahah Davide! attento alla strada! ahahah.
Mi lascia in pace.
s: vabbè dai, ammetto che un po' sei mancato anche a me.
Giura Sole! non si è assolutamente notato.

Nel frattempo arriviamo a casa sua così scendiamo e entriamo in casa.

s: papà e Lilia non ci sono?
Poso lo zaino.
d: sono in vacanza, come sempre. Tornano dopodomani verso le 22:00.
s: mh.
Annuisco levandomi le scarpe.

Andiamo in cucina e mi siedo a tavola mentre lui prende da bere.
s: cosa mi offri?
d: mhh vediamo un po'.
Apre il frigo e comincia a spulciarlo un po'.
d: posso darti dello spritz.. coca-cola.. ace.. limoncello.. oppure vino rosso. Cosa preferisce madame?
s: mhh un calice di coca-cola andrà bene monsieur.
Diciamo entrambi con voce profonda per poi scoppiare a ridere.

Mi versa la coca-cola nel bicchiere e fa lo stesso per lui. Poi mentre si siede di fronte a me ricomincia a parlare.
d: quindi noi non stiamo insieme eh.
Facciamo un sorso, poi dopo aver mandato giù rispondo.
s: non lo so, tu che vuoi?
d: una casa alle Maldive.
s: dai ahah fai il serio.
d: sono serio ahahah.
Dopo qualche secondo risponde.
d: voglio quello che vuoi tu, tu cosa vuoi?
s: non lo so, ti va di ricominciare da capo?
Allungo il braccio sul tavolo e lui fa lo stesso dandomi la mano.
d: certo che mi va. Preferisco ricominciare mille volte con te che avere mille ragazze.
Sorrido.

Finiamo la coca-cola e tra una chiacchiera e l'altra si fanno le 17:00.
d: te l'ho detto che ho ristrutturato la camera?
s: no.
Dico confusa.
d: vieni, ti faccio vedere.
Mi da la mano e mi porta in camera sua.

Entriamo e dopo aver acceso la luce mi fa vedere.
d: ho fatto le pareti nere e i mobili bianchi, come piace a te e poi ho cambiato anche il letto e la doccia in bagn-
Lo bacio, sono ferma a 'come piace a te'.
Comincia ad allungare un po' il bacio fin quando si stacca, mi prende dalle guance e dice:
d: inauguriamo il letto?
Non parlo, sorrido e basta, poi mi lancia sul letto e io spengo la luce.

Mi bacia con foga e finalmente risento il calore delle sue mani delicate sulle mie "curve" che ormai non ci sono più.. ecco che mi rovino di nuovo il momento per le paranoie di merda.

Mi leva la maglia e i pantaloncini ma non riesco a continuare.
s: no Davide scusa..
Mi siedo sul letto e lui appena sente 'no' si stacca da me.
d: che hai? tutto bene?
Accende la luce.
s: non riesco.
d: che c'è che non va piccolè?
s: io.
d: ma che dici.
Mi prende le mani.
s: si Dà, mi faccio schifo, non riesco a toccarmi da sola figurati da te.
d: ma amore.. sei perfetta.
s: no, non ho una via di mezzo. O mi faccio schifo grassa o mi faccio schifo magra, non riesco a piacermi. Ho le cosce minuscole, mi si vedono le costole, il seno piccolo, le braccia magre e non ho più fianchi, ma allo stesso tempo ho le guance enormi.. non ho una forma.
d: principessa ma tu sei sempre stupenda.
s: solo secondo te però, quando riuscirò a piacermi io?

Mi fa sdraiare con delicatezza sul letto, mi da un bacio leggero sulle labbra, nel frattempo spegne la luce e poi piano piano si sposta.
Mi bacia le guance.. poi mi prende il braccio destro e mi bacia dalle spalle fino alle dita e lo stesso col sinistro.. mi bacia il collo.. il petto.. il seno.. la pancia.. e poi scende.. la vita.. le cosce.. ogni centimetro del mio corpo.. ogni mia insicurezza.

Poi torna al mio viso e io lo ribacio per poi spogliarlo, lasciarlo in boxer e fare lo stesso che ha fatto lui a me.
Gli bacio il collo per arrivare al petto e agli addominali, le braccia e le cosce.. torno su per continuare a baciare le sue labbra, poi mi sdraio accanto a lui e gli stringo la mano mentre fissiamo entrambi il soffitto.

d: è stato più bello del sesso.. sei riuscita a baciare tutte le mie insicurezze nonostante non sapessi quali fossero.
s: perché non me ne hai mai parlato?
Chiedo posandomi sul suo petto mentre lo guardo.
d: non amo parlarne.
s: neanch'io, ma tu sei tu, sai tutto di me.
Abbassa lo sguardo per darmi un bacio che allunga un po', poi ci addormentiamo abbracciati.

*skip time*

Mi alzo dal letto totalmente rincoglionita dal sonno. Prendo il telefono cercando di non svegliare Davide ma appena lo accendo tiro un urlo.
d: che succede?
Chiede anche lui rincoglionito.
s: sono le 20:30 Dà!
d: cazzo!
Mi alzo dal letto e prendo i vestiti, poi scendo a prendere lo zaino e quando risalgo lui è già in doccia.

s: sbrigati devo farmela anch'io!
d: falla con me, no?
Solito sorrisetto perverso.
s: finiamo a fare altro, meglio evitare.
Sbuffa e qualche minuto dopo esce dalla doccia, io invece entro e in 10 minuti sono già fuori.

d: ma ti sei lavata anche i capelli? sei pazza? ci metterai 12 ore ad asciugarli e piastrarli!
s: nono li lascio bagnati, oggi riccia per forza.
Mi asciugo al volo, poi metto l'intimo e prendo il vestito, è un semplice tubino nero ma Davide ha da ridire.

d: vuoi andare direttamente nuda?
s: sai, non è una brutta idea.
Stuzzichiamolo un po' dai.
Nel frattempo me lo metto.
d: De Santis ti uccido.
s: come ti pare, io non me lo levo.
Nel frattempo prendo i trucchi e comincio a mettere il mascara e il rossetto in fretta mentre lui si fa i capelli.

Finalmente passo anch'io ai miei amatissimi ricci ma vengo soffocata da qualcuno.
s: hai deciso che la svuoti quella bottiglietta di profumo?
d: devo fare strage di cuori scusami.
Dice scherzando per poi darmi un bacio e scappare.
s: DAVIDE IL ROSSETTO!
d: non lo avrai ancora per molto sulle labbra amore!
Dice urlando dall'altra stanza provocandomi una risata.

Finito di fare i capelli metto anch'io il profumo e poi i tacchi che non sono troppo eleganti quindi sono perfetti per sta sera.

Torno in bagno, metto il profumo e poi vado in cucina dove vengo accolta da un buonissimo odore.
s: mhhh, che prepari?
d: sofficini al volo.
Dice rivolto verso i fornelli, poi si gira.
d: sei bellissima..
Rimane a bocca aperta e anche se sto morendo dentro devo comunque dargli fastidio.
s: attento che sbavi.
Rido ma lui viene verso di me e mi bacia mettendomi sul tavolo.

s: Davide è tardi, non possiamo.
d: shh aspetteranno.
Dice continuando a baciarmi.
Lì per lì lo assecondo ma poco dopo sento uno strano odore.
s: cazzo Dà, i sofficini!
Scendo dal tavolo e li salvo giusto in tempo.
s: sbrighiamoci a mangiare dai.
Lui ride e poi ci sediamo.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora