Edoardo - capitolo 50

247 10 49
                                    

Il mese passa in fretta, proprio come mi aspettavo. Brutto quando sei felice e il tempo sembra volare.

In questi giorni sono successe parecchie cose.. Leo è stato dimesso dato che non ha più il cancro, Chiara e Niccolò si sono messi insieme e io scommettendoci ho vinto 15€ (grazie Ludo😝), inoltre Cami si sta frequentando con Damiano (si.. si sono scambiate i ragazzi.. HAHAHA) e la vedo molto presa e soprattutto felice, sono fiera di lei.

Ora, invece, io e Davide ci stiamo preparando per l'ultima festa a cui andremo questo mese. In realtà lui è già pronto, io mi sto ancora sistemando i capelli.

Ho deciso di mettere una gonna argentata glitterata con sopra un body bianco a canotta, sotto le air force bianche e qualche collana e braccialetto anche essi argento. Poi mi sono messa un po' di mascara e rossetto nude e adesso sto arricciando i miei capelli con il ferro.

Entra Davide e io quasi mi brucio dallo spavento. So bene che siamo in ritardo.
Mi fissa poggiato sul ciglio della porta.
s: si, lo so, scusa, adesso andiamo, sono pro-
d: oh, ti calmi! ahahah non ho detto nulla.
Faccio un respiro profondo e continuo a fare gli ultimi boccoli ma lui rimane li a fissarmi.

Mi giro verso di lui e poso un attimo il ferro.
s: che c'è? non va bene la gonna?
Chiedo guardandomi addosso un po' impanicata.
d: perché continui ad agitarti? non c'è niente che non va, sto solo guardando quanto è bella mia moglie.
s: tanto non mi sarei cambiata ad ogni modo.
d: tu scherzi troppo con il fuoco De Santis.
s: cose che capitano.
Dico guardandomi allo specchio sistemando i capelli.

Mi si avvicina e mi da un bacio un po' violento.
Mi prende in braccio e mi mette sul lavandino facendomi mettere una mano sul ferro che avevo posato lì poco prima.
s: ahh! cazzo!
Dico guardandomi la mano.
d: cazzo, scusa amore! fammi vedere!
Mi prende la mano e me la controlla, sta volta è lui quello in preda al panico ma a me il dolore è già passato e sto guardando solo quanto è bello.

Alza lo sguardo e mi vede fissarlo.
d: non ti fa male?
s: no, ahah. Prima si ma mi è passato tipo due minuti fa.
d: e mi hai fissato per tutto questo tempo?
s: eh si, stavo guardando come ti sta bene questo rossettino, dove l'hai preso? Kiko? ahah.
Dico prendendolo in giro. Lui si gira per guardarsi allo specchio e scoppia a ridere.
s: que guapaaa ahah.
d: guapa tu princesaaa ahah.
Mi risponde toccandomi la punta del naso con l'indice.

s: dai aspetta che te lo levo.
Scendo dal lavandino e prendo una salviettina. Inizio a passarla lentamente sulle sue labbra e la tentazione di baciarlo è troppo forte ma sarebbe inutile quel che sto facendo quindi evitiamo.
s: ecco fatto, pulito. Andiamo?
d: mhmh.
Sorride e una volta staccato il ferro usciamo dal bagno e poi di casa.

Andiamo a piedi tanto il locale è proprio qui sotto quindi 5 minuti e siamo lì. Ci fanno entrare senza problemi nonostante sia una festa per soli maggiorenni.

d: perché non ci hanno chiesto nulla?
Mi chiede avvicinandosi al mio orecchio per farsi sentire meglio dato che la musica è altissima.
s: conosco il figlio del proprietario.
Urlo io allo stesso modo.
d: perché?
s: è un mio ex.
Urlo nuovamente ridacchiando per poi prenderlo per mano e tirarlo con me verso il tavolo dell'alcool.

C'è Edoardo che sta già preparando altri drink.
e: bambolina! sempre qui ti ritrovo eh!
s: ovvio Edo!
Davide lo guarda male e Edoardo se ne accorge.
e: e lui? un altro dei tuoi cagnolini?
Scherza e io ovviamente colgo l'ironia.
s: no, lui è diverso.
Sorrido guardando Davide ma lui è troppo concentrato a guardare Edo.
e: lo tratterai male come hai trattato me?
s: ommioddio smettila! ahahah. Avevamo 6 anni e all'asilo era pieno di bei bimbetti, credevi che non avrei preferito Filippo a te?
Continuo a scherzare. Eh si, mi sono portata anche lui da Roma. In realtà si è trasferito dopo di me e ci siamo ritrovati per caso in spiaggia.

e: non te la prendere! scherziamo eh, ci conosciamo da sempre è come una sorella, tranquillo.
Dice Edo cercando di tranquillizzare Davide ma la cosa non aiuta molto, anzi, gli da ancora più fastidio perciò cerco di sviare.
s: senti, ce li fai due mojito Edo?
e: certo.
Sorrido e guardo Davide come per dire "smettila" e lui alza gli occhi al cielo. È irritato, non so quanto possa durare sta sera qui dentro.

Dopo pochi minuti ci da i due bicchieri.
e: ecco a voi.
s: grazie!
Mi fa un occhiolino e dopodiché prendo il mio ragazzo e per mano portandolo in pista con entrambi i bicchieri.

Cominciamo a ballare sotto cassa e io dopo credo mezz'ora sono già rincoglionita. Non sono del tutto sicura sia passata mezz'ora, il tempo qui dentro vola, perdi proprio la cognizione, so solo che mi sono fatta ALMENO 6 mojito ma ho perso il conto qualche bicchiere fa. Davide sembra tranquillo però, non mi sembra più infastidito.

d: vado a prendere un altro bicchiere, aspettami qui.
s: anche a me!
d: no, tu per oggi basta Sole!
Sbuffo e continuo a ballare mentre lui si allontana.

Ci mette un po' e nel frattempo un gruppo di ragazzi mi si avvicina accerchiandomi, sono in tre.
x: ei, sei sola?
Li guardo cercando di riconoscere le loro facce, conosco tutti qui, ma niente, non riesco a vederli perciò mi è impossibile capire chi siano.

Sono accecata dalle strobo, la musica è alta, ci sono mille persone che saltano e gridano, loro mi stanno appiccicati, mi gira la testa, mi viene da vomitare, ho paura a stare sola e sento tutte le voci ovattate, ma purtroppo capisco tutto quello che dicono.
y: è completamente ubriaca ahah.
z: è la volta buona che ce la facciamo in tre. Questa non si ricorderà niente domattina, se la lasciamo in spiaggia dopo non se ne accorge nessuno.
x: sogno di farmela da tutto il mese ahah.
y: non c'è neanche il ragazzo, è il momento più adatto.
Il primo comincia a strattonarmi dal braccio destro mentre un altro mi mette le mani sui fianchi spingendomi in avanti per farmi uscire, l'ultimo invece cerca di coprire gli altri due così da non far destare sospetti a nessuno.

Usciamo dal locale nonostante i miei lamenti, sono troppo debole rispetto a loro, non ho modo fi difendermi. Da quel momento tutto quel che sento è l'ansia e la paura che mi mangiano da dentro, il mio incubo sta diventando realtà e la colpa è solo mia..

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora