"fottiti" - capitolo 46

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Passiamo un intero pomeriggio a prendere il sole, fumare e scherzare tra noi.. giornate piene di vita insomma.

Ora siamo sdraiati sui lettini e stiamo tutti in modalità "abbiocco".
s: sono le 18:00 Dà, ci facciamo una doccia e andiamo a casa?
Dico guardando l'orario sul telefono mentre mi alzo e mi metto davanti al suo lettino.
d: solo se la doccia la facciamo insieme.
Mi risponde aprendo un occhio solo.
s: no coglione.
d: allora mi dispiace ma non sono disponibile.
Dice riposando la testa e tornando a prendere il sole.
s: dai scemo alzati, mia madre si incazza se siamo in ritardo.
Lo prendo per mano e cerco di tirarlo su ma con scarsi risultati.
s: Davide, dai cazzo, alzati!
n: su che poi se ncazza e nme va de sentilla strillà.
Dice Niccolò, sa bene come sono arrabbiata.
d: uff, va bene eccomi.
Sbuffa ma poi si alza.

s: vi occupiamo un attimo il bagno!
Urlo andando verso la casa.
c: vedete che potete fare!
d: non ti assicuro niente!
Dice seguendomi mentre ridacchia.

Corro in bagno per occuparlo per prima dato che, anche se non si direbbe, Davide ci mette sempre una vita.
d: dai, stronza!
Urla bussando ripetutamente alla porta ma io sono già in doccia e quindi non posso aprire.
s: che palle che sei! entra ma non mi devi mettere un dito addosso! siamo già in ritardo.
d: come vuoi tu.
Dice mentre si guarda allo specchio, è entrato tipo in un secondo.

In 10 minuti sono già fuori.
s: mi passi un asciugamano?
d: sei più bella così.
Mi guarda intensamente tutto il corpo.
s: dai sto morendo di freddo!
Esclamo effettivamente infreddolita ma lui sembra non dare segni di vita.
s: mi ti stai facendo con gli occhi.
d: vorrei farlo davvero però..
Continua a fissarmi.

Mi avvicino piano piano a lui per poi dargli un bacio leggero sulle labbra ma ricambia con violenza.
s: ma cosa hai capito?! era un bacio normale! non possiamo adesso.
Mi allontano e poi lo spingo in doccia mentre prendo un asciugamano.
d: sei una stronza! ahah.
Lui comincia a farsi la doccia mentre io continuo ad asciugarmi, poi mi rivesto e sistemo i capelli.

Nel frattempo Davide finisce e dopo qualche istante torniamo da Cami e Nicco.
s: noi andiamo, ci vediamo domani.
Ci salutiamo e andiamo a casa.

*skip time*

Siamo a casa da circa un'ora, la cena è pronta e stiamo aspettando Lilia e il padre di Davide. Nel frattempo io mi sono cambiata, ho messo una gonna e un body e mi sono truccata per sembrare un po' più presentabile.

Suonano alla porta e corro ad aprire.
s: ei ma ciaoo, come state?
pd: tutto bene bella, grazie.
l: sempre benissimo. E tu?
s: tutto apposto! ma guarda questo pancione come cresce! entrate, venite!
Li faccio entrare e dopo esserci salutati tutti ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare.

l: allora? questa vacanzetta solo voi due?
pd: è tipo una luna di miele anticipata?
s: ahah no no. È una casa che abbiamo da quando sono piccola, sarebbe mia in realtà. Ogni anno ci vado con Camilla e Niccolò ma quest'anno ho preferito andare con Davide dato che tanto non servirà a Cris e Leo per il bimbo abbiamo deciso di starci noi un mesetto.
l: capito capito.

a: e invece il vostro di bimbo come sta?
Chiede mamma riferendosi a Lilia.
l: bimba* per l'esattezza, e sta bene.
Sorride.
s: bimba?? e non mi hai detto niente tu??
Chiedo dando uno schiaffetto sul braccio di Davide.
d: mi sono dimenticato, scusa!

La cena procede tranquillamente, ma dopo un po' cominciamo ad annoiarci e Davide decide di ravvivare un po' la situazione.
Mi mette una mano sul ginocchio e pian piano sale facendomi i grattini. Arrivato a mezza coscia comincia ad andare verso l'interno fino ad arrivare LÌ.

Comincia a muovere le dita, ovviamente sopra l'intimo.
Già comincio ad ansimare, ma cerco comunque di trattenermi.. fin quando non sposta l'intimo e infila un dito dentro, tutto.

Sta volta ansimo un po' più rumorosamente e tutti mi guardano.
s: scusatemi... umh.. singhiozzo.
Dico un po' in ansia e un po' in imbarazzo.
Continuano a parlare ma questa cosa non ferma Davide, anzi, lo sprona a continuare.

Ne infila un altro e questo mi provoca l'inizio di un piccolo orgasmo.
Gli schiaccio il piede da sotto il tavolo per fargli levare la mano e effettivamente funziona, ma in questo modo attiro nuovamente l'attenzione di tutti.
s: scusate.. possiamo alzarci?
Chiedo girando la testa verso mia madre e prendendo la mano di Davide.
a: certo, andate. Ci penso io alla tavola.
s: okay mami, grazie.
Le do un bacio sulla guancia e poi tiro via Davide fino in camera mia.

Sbatto la porta e la chiudo a chiave, lui si lancia sul letto ridacchiando.
s: che cazzo ti ridi!
d: dovevi vedere la tua faccia, Sole, stavi impazzendo.
s: fottiti Di Salvo.
Mi metto a cavalcioni su di lui e comincio a muovermi lentamente mentre continuiamo a baciarci, poi scendo di un po' e passo al collo.
d: hai detto bene o la richiesta era "fottimi Di Salvo"?
Continua a ridacchiare e io gli metto una mano sulla bocca per zittirlo, poi ne prendo una sua e la infilo sotto la mia gonna.
d: che ti sta succedendo? non ti quasi riconosco.
s: cazzo Davide stai zitto e continua a fare quel che stavi facendo prima.
Ascolta la mia richiesta e mi accontenta.

L'orgasmo di prima torna ma sta volta più forte e Davide mi bacia per zittirmi, poi si stacca dopo essersi assicurato che avessi finito.
d: shh, non fare rumore altrimenti ci scoprono, principessa mia.
Madonna, (s)vengo.

Piano piano scendo e bacio il suo petto fino ad arrivare alla cintura, che slaccio, per poi abbassare la zip dei jeans e toglierglieli.
Rimane in boxer e tocco con leggerezza l'erezione che gli ho causato.
d: Sole.. fa male.. veloce, ti prego.
Dice un po' affaticato. Io non me lo faccio ripetere due volte e abbasso l'intimo.

s: dov'è?
Mi riferisco al preservativo.
d: tasca destra, dietro.
Dice con fatica.
Prendo la bustina e la apro.
Lo prendo in mano e dopo averlo maneggiato un po' e aver messo il preservativo lo infilo in bocca. Prima la punta, poi a metà e poi tutto. Continuo così fin quando non arriva al suo culmine e viene.

d: non sei venuta prima, vuoi continuare?
Se ne preoccupa sempre, mi fa impazzire.
Annuisco e sorrido, poi mi rimetto su di lui e me lo mette con delicatezza dentro per non farmi male, una volta abituata esce e rientra alternando piano e forte, in questo modo in poco tempo vengo.

d: ti amo.
Mi sossurra sulle labbra prima di baciarmi.
s: anch'io.
Sussurro a mia volta.

Scendo da sopra di lui e mentre lui butta il preservativo io vado in bagno a darmi una rinfrescata, una volta finito ci diamo il cambio e va in bagno lui mentre io, dopo aver riaperto la porta, rimango sul letto a guardare un po' il telefono.

Dopo qualche minuto si siede accanto a me e mi toglie il telefono di mano.
s: che vuoi?
d: vieni qua.
Si sdraia sul mio letto e mi fa posare la testa sul suo petto.

d: lo senti il battito?
s: si, è regolare.
Dico un po' confusa.
d: dimmi che mi ami.
Faccio quanto detto ma sempre un po' confusa.
s: ti amo da morire.
Inizia a battere più velocemente e ogni volta che lo ripeto va più veloce.
d: vedi? batte solo a un nome.
Sussurra e mi bacia, poi mi addormento sul suo petto.

Elia's pov:

Si sono fatte le 22:30 e i nostri ospiti se ne devono andare, perciò devo andare a chiamare i due piccioncini che sono di sopra.

Busso ma nessuno risponde, così apro direttamente la porta. Stanno dormendo e sono troppo belli per svegliarli. Riscendo cercando di non fare troppo rumore.

e: stanno dormendo.. se volete può rimanere a dormire qui, non è un problema per noi. Giusto amore?
Alba mi si avvicina e ovviamente concorda con me.
l: allora va bene, ma domani se necessario cacciatelo che non può prendere la residenza qui.
Scherza Lilia.
a: tranquilla, può rimanere a pranzo e tornare nel pomeriggio così che possa fare la valigia.
pd: per noi va bene. Buonanotte e grazie della cena.
e: grazie a voi.
Ci salutiamo, sistemiamo la cucina e infine andiamo a letto.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora