le altre - capitolo 35

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Apriamo la porta di casa e troviamo Luna sul divano.
l: e tu che ci fai qui?
Chiede confusa riferendosi a Davide.
d: sorpresa!
Risponde Davide scherzando.
Luna si alza e si salutano con un abbraccio, quando si staccano fa lo stesso con me.

l: ma voi non eravate da Nicco e Cami?
s: eh abbiamo detto cazzata.
l: state da te?
Chiede girando la testa verso Davide che annuisce.
Luna non risponde ma ha una faccia poco convinta.

s: vabbè io salgo a prendere delle cose che mi servono. Tu stai con Davide e soprattutto non me lo traumatizzare okay?
Luna annuisce con un sorrisetto malizioso guardandolo ma io cerco di fidarmi e salire lasciandoli soli.

Davide's pov:

C'è un po' di imbarazzo nella stanza e io continuo a fissare le mie air force come se avessi le battute sulle punte delle scarpe.
Finalmente sento che Luna sta aprendo una conversazione e non c'è cosa più divina che possa arrivare alle mie orecchie in questo momento.

l: se me la ingravidi ti uccido.
Come non detto.
d: eh?
Chiedo imbarazzato ma ringraziando Dio non si nota mai quando lo sono, ne per colore di pelle ne per tono di voce.
l: non metterla incinta,: è ancora piccola e poi ho scommesso con i miei 50€ che resto incinta prima io, quindi non rovinarmi i piani.
È seria ma sta scherzando! spero..

d: non c'è rischio, attualmente non abbiamo bambini nei piani, ti avviserò quando ne avremo.
Con la mia tecnica botta e risposta secca e precisa riesco ad addolcirla un po', infatti mi sorride per poi stringermi in un pizzicotto la guancia.
l: sarà meglio per te.

s: che cosa?
Dice Sole scendendo dalle scale con uno zaino pieno di roba.
l: niente.
Risponde Luna prima che possa aprire bocca, devo dire che mi ha salvato. Sono in grado di mantenere la calma mentre parlo con tutti tranne che con Sole, lei mi manda in tilt.

s: vabbè, andiamo a casa?
Dice riferendosi a me.
d: come vuoi tu. Hai preso tutto?
Annuisce.
d: allora andiamo.

Salutiamo Luna e mentre Sole si allontana da noi mi fa l'ultima raccomandazione.
l: attento a quello che fai riccio.
Dice scompigliando i miei capelli mettendoli in disordine.
d: oddio che palle che siete tutt'e due co sto "riccio", Davide non vi piace proprio eh?
Fa no con la testa con un sorrisetto soddisfatto poi ci abbracciamo ridacchiando e seguo Sole che intanto è uscita.

Sole's pov:

s: che vi siete detti?
Chiedo mentre salgo in macchina.
d: abbiamo sparlato di te.
Dice facendomi una smorfia.
s: stronzi.
Sorrido.

Partiamo e cambiamo discorso.
d: che ti sei presa?
s: 2 cambi, 4 paia di intimi (che non si sa mai con te), 1 vestitino se decidiamo di andare a qualche festa, il pigiama, 2 paia di calzini, lo struccante e lo spazzolino.
d: ti devi trasferire a casa mia?
s: you're just a boy, you don't understand..
Dico facendo un po' la scema.
d: mi sarebbe piaciuto però.
s: essere femmina?
Scherzo.
d: no stupida, che ti trasferissi a casa mia.
s: tempo al tempo Davidinho.
Dico dandogli un bacio sulla guancia.

d: comunque sto vestitino lo devo approvare io prima di uscire, ti faccio uscire in pigiama altrimenti.
s: sogna ragazzo sogna.
Dico ridacchiando anche se qui c'è poco da ridere. Sono a tanto così 🤏🏽 da (s)venire. Letteralmente lui che guida solo con la sinistra mentre con l'altra stringe il mio interno coscia E NEL FRATTEMPO mi dice queste cose.. potrei esplodere davvero.

d: ti spezzo le cosce prima a te e poi a chi ti guarda.
Mentre dice questo sale un po' con la mano fino ad arrivare all'inguine e cominciare a stimolarmi un po' con il medio e l'anulare da sopra l'intimo dopo aver spostato il pantaloncino.
s: stai.. stai guidando Davide..
Dico con evidente difficoltà.
d: che c'è principessa? ti sto mettendo in difficoltà?
SI DAVIDE, PORCA PUTTANA.
s: no.. ma.. ma stai guidando.. stai attento alla strada..
LA FALSITÀ.
d: ti posso scopare tranquillamente anche mentre guido, credi che per me sia un problema? vedi che non sei la prima che mi faccio mentre faccio altre cose eh, sono bravo.
Non ce n'era davvero bisogno Davide, non era proprio necessario, voto: -1000/10.
Levo la sua mano con violenza per poi girarmi verso il finestrino per poterlo non guardare e non fargli notare che avevo gli occhi lucidi.

d: ao ma che c'hai?
Dice incazzato.
s: ah io che c'ho? non fai altro che farmi sentire una merda per questo! ma è quello che sono no? io sono una delle tante giusto?
Sta volta mi giro verso di lui per urlargli in faccia ma le lacrime non escono, esce solo la mia rabbia.
d: ma possibile che devi sempre rompere il cazzo? non sei l'unica che ho avuto è normale che ti parli anche delle altre!
Urla anche lui.
s: no Davide non è normale perché se amassi davvero me non parleresti anche delle altre! se hai tanto bisogno di loro allora cerca loro non me! io non sono una bamboletta che ti scopi quando ti annoi okay? non devo essere trattata così perché non me lo merito e me lo avevi detto anche tu! sei uno stronzo!
Sta un po' in silenzio facendo grossi sospiri e io faccio lo stesso.
s: fammi scendere.
Dico calma.
d: non ti faccio scendere in mezzo alla strada.
s: fammi scendere!
Alzo un po' la voce.
d: non qui.
s: Davide ti ho detto fammi scendere cazzo!
Sta volta urlo e lui inchioda al centro della strada, io scendo, prendo lo zaino e sbatto lo sportello.

Parte subito sfrecciando senza neanche girarsi un attimo verso di me. Non ci voglio credere.
Comincio a camminare in fretta per tornare verso casa. Appena arrivo suono a mia sorella che apre subito e tutta la rabbia che avevo accumulato durante il viaggio esce sotto forma di lacrime.
Sono nelle braccia di mia sorella in preda a un attacco di panico e lei è preoccupatissima.
l: Sole che succede? perché sei qui?
s: perché è uno stronzo! io con uno che mi cerca solo per scopare non ci sto!
Continuo a piangere e non riesco a respirare.
l: ora calmati Sole, respira. Naso e bocca, naso e bocca.
Mi fa vedere come fare e io dopo qualche minuto riesco a tranquillizzarmi.

l: ora vai su, ti da una sciacquata al viso e ti metti il pigiama. Poi sistemi le cose che hai messo nello zaino così ti svaghi un po' e torni qui, okay?
Annuisco e tirando su col naso salgo in camera mia.

Davide's pov:

Sono a casa da qualche minuto e non faccio altro che pensare a Sole e a quanto era distrutta mentre mi urlava in faccia. So che non voleva che lo notassi ma è stato inevitabile, la conosco troppo bene e lo vedo sempre quando lo fa.

Mi sono spaccato le mani e sinceramente vorrei spaccarmi anche la testa, magari mi aggiusto e smetto di farle così male.
Mi odio perché è vero, sono un egocentrico di merda e per farmi notare devo dire sempre a tutti di quante ragazze mi ronzano intorno senza capire che però questo non va bene..

Mentre penso a questo mi arriva una chiamata, è Sole.

d: oi amore..
l: amore il cazzo, ti ammazzo Davide te lo giuro.
d: Luna?
l: no, sto cazzo. Si che so Luna Dà! te devi da sveja che sei ncojone.
d: lo so mi dispiace..
l: devi sparire, non ti voglio più vedere. Sole sta una merda ed è tutta colpa tua.

Dopo queste parole Luna attacca e io rimango a fissare il vuoto con il cuore spezzato e gli occhi lucidi. L'ho persa di nuovo ed è solo colpa mia..

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora