la festa - capitolo 25

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Venerdì inutile come sempre, finalmente arriva il fine settimana, ma soprattutto la festa.

Dio, le feste a casa Govender sono le migliori. Hanno una casa enorme e soprattutto quasi sempre libera siccome i genitori di Nicco e Cami lavorano sempre.

Comunque a parte tutto, in questo momento mi sto preparando. Sono venute Ludo e Chiara da me così da sistemarci per bene insieme.

Mettiamo tutt'e tre un vestito brillantinato e argentato, ma sinceramente a me non convince più di tanto.
s: ragazze ma siete sicure? Sto vestito non mi copre neanche i peccati.. non lo so..
Continuo a guardarmi allo specchio con la bocca storta.
c: ma stai scherzando? Ci stai benissimo.
Mi abbraccia da dietro e poi si unisce anche l'altra.
l: lo farai morire di infarto oggi.
Ludo mi prende per mano e mi fa fare una giravolta.
s: diciamo che non è la cosa più giusta da dire questa Ludo.. HAHAHA.
Continuiamo a prepararci e alle 21:30 siamo pronte.

Facciamo al volo qualche foto e video e poi scendiamo. Ringraziando Dio i miei sono a cena da nonni perciò non mi vedranno vestita così.
Prendo lo zaino con dentro le cose per rimanere a dormire da Cami e Nicco e poi usciamo.

Chiamiamo un taxi che dopo 10 minuti arriva e ci porta a destinazione.
Scendiamo e ci dirigiamo subito dagli altri, salutiamo e poi cominciamo a divertirci un po', ma prima corro al tavolo dell'alcool, il mio paradiso.

Sono brilla e con me anche le altre, la cosa che fa degenerare il tutto è quando parte "girls just wanna have some" di Chromatics, la nostra canzone preferita per sempre.

Cominciamo a ballare e la cosa che ci fa sentire ancora meglio sono gli occhi di tutti quanti addosso, ma a me interessano solo i suoi.
Mi fissa, è geloso e si nota benissimo.

l: te l'avevo detto.
Rido e basta, come sempre aveva ragione la mia Ludo.
Balliamo finché non finisce la canzone, poi Davide viene da me e mi prende da un polso trascinandomi via.
Le altre mi fanno un occhiolino e io ricambio ridendo.

Arriviamo in camera di Niccolò e Davide chiude la porta spingendomi sul letto.
Io continuo a ridere e stiracchiarmi sul letto mugugnando qualche stronzata mentre lui mi guarda incazzato.
s: mi dici che vuoi? voglio andare a bere e a divertirmi.
Torno seria per un attimo e mi siedo.
d: vabbè lascia perdere, non era niente di importante, vai.
Mi alzo dal letto e senza guardarlo in faccia usciamo insieme.

l: quindi? che voleva?
s: boh, sti cazzi.
Continuo a fare quello che stavo facendo.

Davide's pov:
n: porco due fratè, manco na sveltina dura così poco.
d: ma che c'entra mica ce volevo scopa, dovevo solo parlacce.
n: si vabbè, nce credi manco tu. Almeno avete parlato?
d: no, voleva usci, magari glielo dico dopo.

Niccolò fa spallucce e io continuo a guardarla mentre si muove in quel modo, davanti a tutti, con quel vestitino che le arriva a malapena a mezza coscia.

Che nervoso, in questo momento vorrei solo strapparglielo di dosso, ha ragione Niccolò.
Mi tocca aspettare sta sera però.

*skip time*

Sole's pov:

Non sono ubriaca fradicia ma sono comunque abbastanza brilla, insomma, capisco ancora quello che mi succede intorno.

Saluto la gente che piano piano comincia ad andare via e ci ritroviamo io, Cami, Davide e Niccolò sul divano fissando lo schifo che c'è per terra.

s: Cami ho sonno, possiamo andare a letto?
n: si sto cazzo, a me chi m'aiuta a puli?
s: fatti aiutare dall'amico tuo.
d: oh ma me dici che c'hai oggi? se te rode rculo fattelo passa perché a me già m'hai rotto rcazzo.
Mi alzo e lo mando a fanculo portandomi in camera Camilla.

c: ma mi dici che sta succedendo?
s: amò non lo so, oggi mi girano le palle e me la sto prendendo con lui per non so quale motivo.
Cami sospira e mi accarezza i capelli.
c: dai, mettiti il pigiama così stai più comoda e ti tranquillizzi un po', va bene? Anzi, vai in bagno e ti fai una doccia al volo, però aspetta che torno, vado a sistemarlo.
Sorrido e la ringrazio.

Camilla's pov:

Decido di andare a parlare con Nicco, dobbiamo far risolvere sti due.
Busso ma non mi apre.
c: Niccolò! Oh, mi apri!?
Finalmente apre.
n: oh ma ti calmi? che vuoi?
Esce una nuvola di fumo dalla stanza e io tossisco soffocata dalla puzza.
c: innanzitutto smettila di fumare in casa, lo sai che mi da fastidio.
n: madonna quanto caghi il cazzo Cami, arriva al punto!
c: fai uscire Davide tra 5 minuti e digli di andare in bagno, c'è Sole ma lei non lo sa.
Lui annuisce e rientra in camera, io faccio lo stesso.

c: vai amore, è pronto.
Sorride ed esce.

Sole's pov:

Dopo aver preso le mie cose esco e vado in bagno.
Inizio a legarmi i capelli e poi a struccarmi. Ormai conosco ogni piccola parte di questa casa ed è praticamente anche mia.

Mi tolgo il vestito e rimango in intimo, poi sento la porta aprirsi e mi copro con un asciugamano trovato lì.

s: che cazzo però bussa Dà!
d: che ti copri a fare? già ti ho vista nuda.
Fa un sorrisetto malizioso che io senza fare apposta ricambio.
d: eccola la Sole che mi piace.
Mi prende dal viso e mi accarezza continuando a sorridere.
d: che c'hai? perché stai incazzata co me?
s: non lo so. Oggi mi rode il culo, scusa.

d: ma scusa, non lo sapevi che dovevo venire in bagno? Credevo te lo avessero detto.
s: che stronzi..
Sussurro.
s: vaffanculo! tanto lo so che state fuori la porta!
Urlo sta volta e sento quei due ridere e poi andare via.
Ridiamo anche noi e poi continuiamo a parlare.

d: vabbè Sole, io non so più come dittelo che ti amo ancora. Che devo fa-
s: baciami.
Lo interrompo io.
d: che?
s: baciami Davide.
Sorride e poi si lancia su di me.
Finalmente risento il suo sapore, sono felice e lo so.

Faccio cadere l'asciugamano con cui mi stavo coprendo e sposto le sue mani sui miei fianchi mentre continua a baciarmi.
Mi prende in braccio mettendo le mani sui glutei e mi posa sul lavandino rimanendo attaccati.

d: mi sei mancata De Santis.
Dice tra un bacio e un altro.
s: anche tu Di Salvo, però adesso fammi tua.
d: ma tu sei già mia.
Ridacchia e mi prende in braccio chiudendo la porta a chiave.

Ci spogliamo e sento le sue mani ovunque, probabilmente tempo fa mi avrebbe dato fastidio, ma sento che lui è la persona giusta con cui farlo.

Entriamo in doccia e apro l'acqua facendola scendere sui nostri corpi.
Comincio a baciargli il collo fino ad arrivare al bacino.
Inizio a metterlo in bocca piano piano essendo che non sono molto esperta, ma sembra non interessargli, a lui piace e non ha nemmeno il bisogno di guidarmi.

Continuo per un po' ma non gli fa l'effetto giusto, così decido di rialzarmi e continuare a baciarlo.
Lui fa quello che ho fatto io fin'ora e con calma scende.
Mi guarda da sotto e mi chiede:
d: posso?
Io senza pensarci due volte annuisco e lui procede cominciando a leccare la mia intimità, ma anche con me non fa abbastanza effetto.

d: credevo durassi di meno.
Dice tra un bacio e un altro.
s: magari sei tu che non sei capace.
Rido.
d: vorrei fartelo vedere quanto sono capace ma non abbiamo preservativi.
Sorride maliziosamente.
s: prendo la pillola, anche se fosse che mi vieni dentro non c'è rischio di un baby Di Salvo.
Così procede con quello che aveva in mente di fare e finalmente veniamo entrambi.

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora