strafatta - capitolo 41

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Essendosi fatte le 21:50 usciamo in fretta di casa e in quell'esatto istante mi chiama Cami.

c: oh ma dove siete?
Urla per farsi sentire dato che c'è la musica altissima.
s: stiamo arrivando amore. Ma voi siete già dentro?
c: si! veloci che non vi fanno più entrare dopo!
s: okay okay, a dopo.
Attacco.

d: che succede?
s: dobbiamo sbrigarci che dopo le 22:00 non ci fanno più entrare.
Davide accelera e arriviamo in tempo in tempo, sono le 21:58 e siamo gli ultimi arrivati, quindi entriamo subito.

Gli do la mano in modo tale da non perderci e cominciamo a farci strada in mezzo alla folla per cercare quei due.

Poco dopo li vediamo e come immaginavamo sono già al bancone con qualche bicchiere vuoto davanti.

c: siete arrivati!
s: e tu sei già ubriaca Cami!
c: sono brilla ma sto bene.
Guardo Niccolò che fa spallucce come per dire "io che posso farci" e scoppio a ridere. Anche lui ha già bevuto un pochino ma lo regge molto bene.

Anche io e Davide prendiamo due drink e poi andiamo tutti a ballare.
Stiamo sotto cassa praticamente tutta la serata, poi decidiamo di uscire a fumarci una sigaretta.

Fumiamo tutti tranne Cami che sta troppo male per tenersi in piedi, infatti al momento è sdraiata su una panchina tipo barbona.

Chiacchieriamo tutti quanti del più e del meno fin quando non sento chiamarmi da dietro, la voce mi è familiare ma lì per lì non riesco ad associare un volto alla voce, poi mi giro.

f: Sole, amore mio!
È Fabio.
Corre ad abbracciarmi ma io mi sposto.
Durante questo movimento Davide mi mette una mano sul fianco come per marchiare il territorio.

f: che hai?
s: sei sparito, non sei venuto più a farmi visita, sono mesi che non ci vediamo e fino a ieri stavo di merda. Tu non ci sei mai stato. Vattene, io non voglio vederti.
f: da quando stai con questo non ti riconosco più.
Dice con faccia disgustata mentre "indica" Davide con la testa.
Quest'ultimo già è pronto a partire insieme a Nicco ma li fermo io per evitare casini vari.
Lui già ha indietreggiato per lo spavento.

s: fatti i cazzi tuoi Fa', non rompere i coglioni e va via. Te lo ripeto, non farti rivedere.
f: non ti preoccupare che non risuccede, chi vuole vedervi a voi.
Si gira e se ne va ma come sempre Niccolò deve mettere i puntini sulle i.
n: semo noi che non volemo rivede a te, cojone.
Mi giro verso di lui e scoppio a ridere, Davide fa lo stesso.
È sempre stato gelosissimo del fatto che avessi un secondo migliore amico, ma va be.. dettagli.

Continuiamo la nostra serata in tranquillità ma essendosi fatte le 2:00 io, Nicco e Cami dobbiamo tornare a casa così salutiamo Davide.

d: ciao amore.
Mi avvicina a lui mettendomi una mano sul lato B per poi darmi un bacio a stampo.
Sorrido, poi gli do un altro bacio.

d: ma non puoi stare da me sta notte?
s: non me la sento di lasciare Nicco da solo con Cami così, anche perché se i genitori la vedono in ste condizioni sono cazzi suoi, ha bisogno di una mano.
d: rimanete tutti da me, tanto i vostri genitori si fidano tutti, no?
Mi giro verso Nicco per cercare approvazione.
n: vai va bene, chiamo mi padre e glielo dico anche per te Sò.

Andiamo verso le macchinette e nel frattempo Nicco chiama suo padre che, come volevasi dimostrare, acconsente.

Cami e Nicco in una macchina, io e Davide in un'altra, 10 minuti e siamo a casa.

Scendiamo e aiutiamo Nicco a portare Cami dentro, una volta portata nella camera degli ospiti Davide e Niccolò escono e io la aiuto a prepararsi per metterla a letto.

Le metto il pigiama, le lavo i denti e dopo averla struccata la metto sotto le coperte. Prima di uscire però aspetto che si addormenti così da essere sicura che stia apposto.

5 minuti e già russa, perciò le do un bacio sulla fronte e esco dalla camera.

Vado in cucina dove vedo i due fumare.
s: che fate?
Chiedo sistemando i panni di Cami nel mio zaino.
n: cannetta. Vuoi?
Nicco me la passa e io faccio 2/3 tiri per poi continuare a fare quel che stavo facendo mentre loro parlano di discorsi filosofici tra uomini (le posizioni migliori a letto).

Dopo aver finito con le cose di Cami mi rendo conto di aver dimenticato il pigiama così decido di chiedere una maglia a Davide.
s: amore non ho il pigiama.
n: resta nuda, problem solved.
Dice Niccolò facendo spallucce.
d: coglione.
Gli lancia un cuscino ridendo, poi si gira verso di me.
d: mettiti una maglietta mia, sai dove trovarle.
Annuisco e mi dirigo verso camera sua.

Apro il cassetto e prendo una semplice maglietta nera. Mi spoglio e lascio solo la parte inferiore dell'intimo dato che non sopporto avere il reggiseno di notte, poi metto la maglia e torno dai ragazzi che nel frattempo hanno già girato un'altra canna.

s: non starete mica esagerando?
Dico sistemando le mie cose nello zaino.
n: nah, è il minimo.
s: che coglione ahah.
Dopo aver finito vado verso il divano su cui è seduto il mio ragazzo che sembra imbambolato.
s: oh tutto apposto?
Muovo la mano davanti ai suoi occhi.
s: ti sei imbambolato.
Continua a non parlare.
n: al massimo si è innamorato.
Finalmente si sveglia.
d: mh?
s: niente amore lascia stare. Mi fai sedere?
d: sisi vieni.

Mi fa spazio e mi siedo accanto a lui che mette il braccio intorno alle mie spalle posando la mano sul seno.
d: il reggiseno è un optional?
Chiede infastidito.
s: in questa stanza siamo io, il mio ragazzo e mio fratello. Dov'è il problema?
Sospira e si gira verso Niccolò che se la ride.
d: se la guardi troppo ti stacco gli occhi a morsi.
n: che trasgreee ahahah.
Ridiamo solo io e Niccolò, Davide invece continua a guardarci innervosito.
s: dai amore, scherziamo.
Lo guardo da sotto con gli occhioni, lui non mi resiste e mi da un bacio sorridendo.

Niccolò me la passa ma anche sta volta faccio solo 2/3 tiri. Non mi va di esagerare con sta roba, non voglio diventarne dipendente come lui.

La passo a Davide che invece esagera proprio come Niccolò ma almeno loro la reggono bene e non gli sale mai male.

Parliamo del più e del meno finché non la finiscono e ci rendiamo conto che si sono fatte le 3:40 e che forse è il caso di andare a letto.

s: come dobbiamo dormire?
n: io dormo sul letto matrimoniale e voi dormite insieme in camera di Davide.
s: va bene.
Ci alziamo tutti.
s: notte vita mia.
Gli do un bacio sulla guancia e lui mi abbraccia, poi dà la buonanotte anche a Davide e ci dividiamo.

Mi sdraio sul letto mentre lui si mette il pigiama e io non faccio altro che stiracchiarmi sul letto continuando a fare versi strani.
d: perché ti lamenti?
s: non mi sto lamentando ahahah.

Si sdraia sul letto e io mi metto su di lui a cavalcioni.
d: amore.. che fai?
s: shh, lo so che non ti dispiace.
Gli sussurro all'orecchio mentre mi muovo lenta.

A quel punto spegne la luce e sposta le sue mani sul mio seno.
Inizio a ansimare ad alta voce, neanch'io so da quanto tempo mi stavo trattenendo ed è troppo che non lo facciamo.
d: shh, zitta amore! svegli gli altri!
Ridacchio.
s: zittiscimi.
Sussurro.
d: da strafatta mi piaci di più.
Ride anche lui e finiamo a fare quel che dovevamo fare.

Ci sdraiamo, stanchi e sudati ma decisamente soddisfatti.
Mi alzo e prendo il pigiama.
d: che fai?
s: una doccia, ho caldo.
Dico poggiata sulla porta del bagno.
d: secondo round?
Mi chiede con un sorrisetto malizioso ancora sdraiato sul letto.
s: e me lo chiedi pure?

Andiamo in doccia e lo facciamo di nuovo, ma abbastanza velocemente, poi ci vestiamo e torniamo a letto.

Mi sdraio sul suo petto.
d: Sole.
s: dimmi.
d: ti amo.
Sorrido.
s: anch'io.
Ci diamo un bacio e ci addormentiamo (direi anche finalmente dato che sono le 5:15).

sempre in due; - davide di salvo (mirko trovato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora