Reggia Blu brucia. Evianne guarda i calcinacci e le mattonelle smaltate crollare a cascata dai frontespizi degli edifici. Alcune palle grigie esplodono contro i muri e li bucano quasi fossero di cartapesta. Sopra i merletti e i profili delle case regna l'incendio, una bestia di fiamme e scintille che alza pennacchi di fumo fino a mezzo cielo. Non ha bisogno di spiegazioni per capire cosa stia succedendo: i ribelli di Jaja hanno attaccato Spinarupe con la collaborazione degli Erranti e di chissà quanti altri disperati che si oppongono alla casata. Mentre il Nido bruciava e Nandi piangeva, Chenzira ha giurato vendetta e adesso ha mantenuto la promessa. Le dimore degli Spilli crollano in cumuli di cenere. Evianne tossisce quando il vento porta pigmenti grigi e fumo nella sua direzione.
«Esci» le ordina la guardia con il garofano nel taschino. Ha la pelle d'ebano, ma non è uno Spillo. È un traditore, un infiltrato come lei.
«Non posso.» Lei non appartiene ai ribelli, non è per questo che ha regalato a Chenzira i segreti della casata. Aveva capito che ci sarebbe stato uno scontro, ma ha sempre sperato coinvolgesse solo re Tavare e Jaja, in un duello di antichi eroi per ottenere il trono. Che sciocca! Shadee. Saperlo lì, ad assistere impotente alla distruzione della sua casa, genera uno squarcio nel petto.
Evianne corre tra le rovine in fiamme. Deve trovare Chenzira e bloccare quella follia, perché non c'è nessun principio di libertà in quell'attacco, è un omicidio di massa, a sangue freddo. Recupera Serpentella dalla tracolla e la usa per colpire un ribelle che cerca di falciarla con una sciabola rubata. Non mira a nessun punto vitale, solo al legamento del ginocchio per impedirgli di inseguirla.
Nonostante l'affanno si sforza di ragionare: Shadee potrebbe essere ancora con suo padre, e poi c'è Snorre in prigione. Se le fiamme arriveranno lì... Un'esplosione fa tremare il suolo, la torretta della campana si incendia in un bocciolo di lingue vermiglie. Dopo un momento di incertezza segue un rintocco, come se qualcuno avesse fatto in tempo a scuotere la corda solo una volta, per dare l'allarme e chiamare dai campi periferici le truppe ausiliarie.
Le fiamme avanzano, sono una bocca di drago che punta i quartieri delle donne. Kemala, Maissa. Deve aiutarle, ma come? Scalinate infinite, per metà recise dalle esplosioni, si arrampicano fino alla torretta centrale. Non arriverà mai in tempo. Evianne sente i minuti scivolare in lei come se non fosse altro che una clessidra di carne e ossa. Troppi gradini, il fuoco divampa in fretta, a meno che...
«Accetto le ali! Accetto le ali!»
Una sensazione elettrica scorre a raso pelle, ogni parte di lei diventa improvvisamente viva, come composta dalla luce di un cielo stellato. È una vertigine di potere che rimbomba nelle orecchie ed esplode in una pioggia di rugiada. Le sembra di respirare come non ha mai fatto, di stringere l'intero mondo e la sua essenza. Si inginocchia a terra, mentre le ali sventolano sulla schiena. Non le vede, ma le conosce, sono un'estensione naturale del suo corpo e non potrebbe ignorarne la forma solo perché sono lontane dagli occhi. Sono trasparenti, leggere come le libellule che plasmava con la rugiada.
«Alla torretta centrale. Alla campana.»
Le ali la alzano in un volo rapidissimo, l'aria e il fumo schiaffati in faccia, il calore delle fiamme sempre più intenso. Quando riatterra sui piedi, non vogliono tornare nel guscio, ma continuano a sbilanciarla sbattendo imbizzarrite. Evianne arranca sul pavimento trapuntato di scintille, tra nugoli di fumo che si appiccicano ai polmoni. Con la coda dell'occhio vede un braccio di rovi rompere le vetrate dei quartieri femminili.
Kemala e Maissa stanno aiutando alcune donne a scappare. Per un attimo pensa di raggiungerle, ma poi la campana attira la sua attenzione. È gigantesca e il batocchio si muove ancora un poco, una lingua di metallo che conserva le ultime oscillazioni. Qualcuno ha tirato la corda per chiamare i soccorsi, un corpicino che giace a terra esanime.
![](https://img.wattpad.com/cover/359165532-288-k753506.jpg)
STAI LEGGENDO
Una storia di ali e spilli
FantastikLe Bolle di Rovi e Rugiada sono nemiche per un motivo che con il tempo si è scordato. Omicidi, furti e agguati hanno generato una spirale di odio che non è mai sfociata in una guerra aperta, sebbene il terrore di uno scontro sia alle porte. Nella Bo...