4. Adam

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ciao gentili lettori (cit.)
sto cercando di pubblicare più spesso per darvi un'idea perché capisco che inizialmente con pochi capitoli la storia prende meno, spero comunque che stia suscitando un po' di interesse (non ve ne pentirete) mi farebbe piacere sapere una vostra opinione con un commento o anche solo una stellina, è molto importante per chi scrive.
grazie

potete anche trovarmi su tiktok dove pubblico spoiler
two__dimples


Dopo aver partecipato allo show messo a punto da Kaia ci salutammo, dovevo andare a fare delle commissioni su richiesta di Sienna. Avevamo un compleanno e dovevo anche sbrigarmi se non volevo subirmi l'ennesima paternale.

Andare a piedi si era rivelata una pessima idea, nonostante mi piacesse passeggiare per le stradine prive di caos, così diverse da San Francisco, mi resi conto che la sosta non programmata aveva rallentato la tabella di marcia e adesso mi trovavo a camminare con passo estremamente veloce per arrivare in tempo.

«Signor Evans che sollievo vederla, credevo l'avessero mangiata i pesci» ed ecco la frecciatina di Sienna che sapevo avrei ricevuto. Rivolsi un'occhiata a Noah che mi fece cenno di lasciar perdere e dovevano ringraziare il mio apparente buon umore.

«Ho trovato tutto quello che mi avevi chiesto, ditemi come posso aiutarvi» mi guardai intorno notando che tutti i tavoli erano stati raggruppati in modo da poter allestire il buffet, le sedie messe lungo la parete davano l'idea di una sala d'ascolto ma non mi sarei messo in mezzo, un'altra sfuriata di Sienna non l'avrei retta.

«Ci sarebbe da addobbare la sala, tu che sei alto potresti attaccare i festoni» annuii mettendomi subito all'opera.

«Ho preparato anche le ciambelle che piacciono a Kaia così se dovesse passare sarà contenta» a parlare fu quello che immaginai fosse Jordan, un ragazzo giovane, il viso abbronzato ricoperto da lentiggini chiare e un sorriso cortese.

«Accidenti mi sono scordata di chiamare Kaia, chissà come sta» continuavo a non capire tutta questa premura di Sienna nei confronti della ragazzina. Vero che dava l'impressione di essere un cerbiatto indifeso però non viveva in mezzo ai lupi, non vedevo la necessità di starle così dietro.

«Tranquilla sta bene, ero con lei prima di tornare qui» non l'avessi mai detto.

«Eri con lei? Come l'hai vista? Stava bene?» Probabilmente aveva pure smesso di respirare nel pormi tutte quelle domande.

«Ispettore vuole mettermi la lampada in faccia per proseguire l'interrogatorio?» Le risatine di Jordan e Noah non fecero altro che irritare la già irritata donna bionda e incinta, la quale con una eloquente schiarita di voce fece zittire i due ragazzi. Decisi di assecondarla per il bene comune.

«Sì ero con lei, l'ho incontrata per caso e abbiamo chiacchierato, mi è sembrato stesse bene, le ho detto del compleanno e penso passerà» cercai di essere esaustivo pur dando una versione non del tutto veritiera.

«Meno male, anche se Kaia non dirà mai di stare male, è molto brava a tenersi tutto per sé» non ero sicuro che volesse davvero esprimersi ad alta voce.

«Credo sia giusto rispettare chi voglia tenere gli stati d'animo per sé» non amavo particolarmente condividere i miei pensieri e i miei umori con gli altri a prescindere che fossero amici storici, parenti o conoscenti e di conseguenza non premevo nemmeno affinché gli altri lo facessero con me.

«Io vorrei solo vederla felice per davvero» rimasi spiazzato dalla naturalezza con cui Sienna fece uscire quelle parole. Era un desiderio importante rivolto ad una persona che conosceva da quanto?

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