«Era tutto buonissimo, non pensavo fossi così bravo» la cena era proseguita in maniera tranquilla e serena, dopo quel piccolo avvicinamento che sarebbe sicuramente sfociato in altro ci eravamo subito ridimensionati senza creare alcun imbarazzo, non pensavo di potermi sentire così a mio agio con lui, mi sembravano lontanissimi i giorni in cui faticavo a creare una connessione, vedendoci adesso sembravamo abituati l'uno all'altro da una vita.«Vivo da solo da anni, mangiare costantemente fuori a San Francisco non è pensabile dato i costi, perciò ho deciso di impegnarmi e imparare a cucinare» mi resi conto di non sapere assolutamente niente di lui e non potevo negare di provare una certa curiosità, ma Adam sembrava la persona meno propensa al mondo a raccontare di sé.
«Riesco a sentire le tue domande da qui» mi prese in giro dando un altro morso alla mela che aveva precedentemente sbucciato.
«Vero, ma a mia discolpa posso dire che tu non ti sbilanci mai, non so niente di te» sembrò pensarci su, era impossibile negarlo. Entrambi sapevamo poco o niente dell'altro.
«Hai a disposizione una sola domanda, giocatela bene» mi sorrise sornione. Come facevo racchiudere tutte le mie curiosità in un'unica domanda?
«Com'è la tua vita a San Francisco?» Era forse la domanda più appropriata, mi permetteva di conoscerlo meglio ma allo stesso tempo era abbastanza vaga, perciò aveva libera scelta di cosa dirmi. Glielo dovevo per il modo in cui mi aveva permesso di esprimermi poco prima, non aveva fatto domande, non mi aveva giudicata e lo avevo apprezzato molto, c'erano troppe cose che dovevo necessariamente tenere per me.
Dall'espressione stupita dedussi che non si aspettava una domanda del genere, probabilmente si era preparato a dover raccontare qualcosa sulla sua famiglia o su relazioni sentimentali, perciò mi parve decisamente sollevato dall'apparente leggerezza di quella domanda.
«Penso mi piaccia la mia vita a San Francisco, amo la mia città, è ricca di occasioni, permette di conoscere sempre persone nuove e non è affatto statica» aveva il sorriso sulle labbra, parlava dei posti che amava frequentare, mi spiegava le strade, il rumore della città. Aveva l'entusiasmo di chi non vedeva l'ora di ritornare a casa.
«L'opposto di Carmel» constatai più a me stessa che non a lui. Sapevo di cosa parlava, San Diego era lo stesso ambiente e io lo avevo vissuto e amato per vent'anni.
«Puoi dirlo forte, qui è tutto statico, non cambia mai nulla. Stessi posti, stessa gente, entrare in una bottega e conoscere tutti, sapere già cosa si vuole comprare. Per me è inconcepibile questa cosa, mi sembra di vivere in una gabbia» dovetti cercare di attutire il colpo, perché per me era esattamente la stessa cosa ma non potevo permettermi di dargli ragione e farmi aprire gli occhi.
Avevo scelto di vivere qui, glielo dovevo.
«Fortuna che tra un paio di mesi tonerai a casa tua» si trattava di finire la stagione turistica e poi Sienna e Noah avrebbero potuto gestire benissimo anche da soli la routine invernale di Carmel che era ancora più statica e monotona di quella estiva.
«Non vedo l'ora di tornare a casa mia. Ho ventisei anni e stare qui mi fa sentire un cinquantenne che decide di cambiare vita e provare la calma e la noia di una quotidianità che inizia e finisce allo stesso modo ogni giorno. Tu devi assolutamente venire a trovarmi, così forse ti staccherai da questo posto» era estremamente difficile lasciare un luogo che ti tiene legata, abbandonare Carmel non mi era mai sembrata un'idea anche solo considerabile.
«Sembra tu abbia una vita molto piena, non credo ci sia posto per me, caro Evans» tentai di alleggerire il tono e buttarla sullo scherzo ma era la realtà. Adam stava con me perché nella breve lista delle persone che tollerava a Carmel io raggiungevo il podio, cosa sicuramente non probabile a San Francisco.
STAI LEGGENDO
Bring me to Life
Teen FictionKaia è una ragazza con un trauma alle spalle, vive a Carmel per punirsi, per ricordarsi ogni giorno che a lei è stata concessa un'altra possibilità. Adam odia Carmel più di qualsiasi altra cosa, un terribile evento gli ricorda ogni giorno quanto la...