Le note di "With or without you" degli U2 stavano accompagnando i movimenti di Elias. Doveva riconoscere che alcune canzoni di quel periodo meritavano qualcosa di più di un'attenzione distratta. Si sedette per qualche istante, chiudendo gli occhi. La sua missione stava procedendo a gonfie vele. Forse un po' troppo, si era aspettato più ostacoli di quanti ne avesse incontrati. Non si faceva illusioni: sapeva che avevano mandato qualcuno a cercarlo, in fondo era un sorvegliato speciale, ed era sparito. Si chiese chi sarebbe stato scelto per mettersi alla sua ricerca. Sorrise amaramente, mentre l'immagine del volto di Emily Woods si formò nella sua mente. Certo. Chi altri? Era ovvio che mandassero il migliore, per fermare il migliore.
Si mise davanti allo specchio. I capelli biondo chiaro, gli occhi azzurri e la corporatura slanciata gli rimandarono il sorriso amaro. Scosse la testa. Sicuramente lei era sulle sue tracce, ma prima, se la conosceva bene, sarebbe andata dal Fondatore. Si chiese quante persone avessero notato il suo aspetto nei giorni passati a fare le consegne. Poco importava: non poteva rischiare.
Chiuse gli occhi, concentrando le sue energie, come gli era stato insegnato fin da piccolo. Il dolore che nasceva e cresceva velocemente era la conferma che anche questa volta il Potere non lo aveva abbandonato. Un urlo sfuggì dal suo petto quando il dolore crebbe al punto da diventare intollerabile. Quello era anche il segnale che la trasformazione era completa. Riprese controllo del suo respiro prima di aprire gli occhi e guardare la propria immagine allo specchio. Un uomo di circa cinquant'anni restituì lo sguardo nel riflesso. Gli occhi castani e i lineamenti duri sembravano il prodotto di una vita altrettanto dura. I capelli, castani anch'essi, erano striati di grigio sulle tempie e qualche ruga appariva al centro della fronte e ai lati degli occhi. Era decisamente più basso di quanto non fosse qualche minuto prima. Si diresse verso l'armadio, togliendosi i vestiti ormai larghi e cercando qualcosa di più adatto da indossare. Dopodiché fece la valigia e la ridusse come suo solito. Dopo essersi accertato che nulla tradisse il suo passaggio nella camera dell'hotel se ne andò senza essere notato da nessuno. Qualche minuto dopo passeggiava per le strade di San Francisco, confondendosi tra i passanti.
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The Perfect Dystopia
Science FictionLa perfezione è una bugia. E come tutte le bugie, prima o poi deve crollare. Elias lo sa, ma non può farcela da solo. Ecco perché sta cercando loro: Un ex hacker con problemi di dipendenza. Una danzatrice acrobatica dalla vita complicata. Un prete c...