Amber
Assaporo l'ultimo boccone, lentamente. Non so più da quanto tempo non mi piaceva il cibo. Ma oggi è stato diverso. I sapori sono esplosi nella mia bocca come fuochi d'artificio inaspettati, festosi, gioiosi. Persino le porzioni erano perfette: nel momento esatto in cui mi sono sentita sazia, avevo finito.
Guardo Syrène terminare il suo pasto. Mangia lentamente, non veloce come me, che divoro per paura di aver la tentazione di non mangiare. Chissà se questa lotta interna finirà mai.
Se non altro oggi mi sono goduta il cibo.
Siamo state in silenzio tutto il pasto. Ma sono sicura che anche la sua testa esplode di domande. La più urgente, per me, è quando ci faranno uscire da queste stanze. Diavolo, mi sta venendo l'ansia, ho bisogno di aria.
"Pensi che ci faranno ancora analisi?", chiedo.
Syrène scuote la testa. "Non credo. Ci hanno già analizzato per sapere cosa darci da mangiare, per capire se avessimo bisogno di cure, per personalizzare le nostre stanze con la giusta temperatura e umidità, per calibrare e scegliere i tessuti dei vestiti e programmare le nostre sfere. Come giustificherebbero altri esami?"
Quindi la pensa come me. Troppo strani questi esami continui. Cosa stanno cercando in noi?
Sto per rispondere quando la mia sfera si attiva.
"Ciao Amber, spero che tu e la tua amica siate soddisfatte del pasto. La Sovrintendente Imani Okhoro chiede di poter venire a trovarvi."
Imani? Dove ho già sentito questo nome?
Guardo Syrène confusa e lei sussurra sottovoce: "Fa parte del Consiglio."
Ora ricordo anche io, sì. "Va bene, Gollum. Dille che l'aspettiamo." Poi, dopo un attimo di esitazione, chiedo: "Dove posso lavare i piatti?"
Gollum risponde tutta felice, o almeno a me così sembra. "I piatti non necessitano di essere lavati nel senso tradizionale, Amber. Ogni stoviglia è composta da materiali nanotecnologici auto-pulenti. Dopo l'uso, basta posizionare i piatti nell'apposito comparto della cucina. Un campo di energia attiva le nanoparticelle, che disgregano e rimuovono ogni residuo di cibo a livello molecolare. Il processo dura circa 30 secondi ed è completamente silenzioso ed ecologico. Le stoviglie emergono perfettamente pulite, sterilizzate e pronte per il prossimo utilizzo. Questo sistema elimina la necessità di acqua, detergenti o intervento manuale, ottimizzando l'efficienza e la sostenibilità della nostra società perfetta."
Cazzo, ma perché gliel'ho chiesto?
Non sopporto il modo in cui parla. Sembra una pubblicità ambulante di quanto perfetta sia questa società del cazzo. Tutta questa perfezione mi soffoca. E dire che avevo cercato di esserlo così tanto da essere quasi morta.
Lyse è morta per questo, cazzo.
Syrène si accorge del mio nervosismo.
"Va bene, Gollum, grazie, puoi spegnerti", dice. Poi si alza e depone i piatti sulla parte del ripiano della cucina addetta al "lavaggio". Torna verso di me e mi fa cenno di alzarmi.
"Amber, è artificiale, ed è programmata per rispondere in quel modo."
Sto per risponderle che tutto, qui, mi pare artificiale: bellissimo, meraviglioso, ma finto. Ma non faccio in tempo perché un suono caratteristico ci avvisa di qualcuno alla porta.
"Avanti."
La porta scorre, rivelando una donna intorno ai 35 anni, dai lineamenti aggraziati, la pelle scura e gli occhi vivaci e... gentili. C'è qualcosa in lei che mi fa istintivamente abbassare le difese. E, per questo, me le fa alzare ancora di più. Guardo Syrène con la coda dell'occhio, ma il suo sguardo è imperscrutabile.
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The Perfect Dystopia
Science FictionLa perfezione è una bugia. E come tutte le bugie, prima o poi deve crollare. Elias lo sa, ma non può farcela da solo. Ecco perché sta cercando loro: Un ex hacker con problemi di dipendenza. Una danzatrice acrobatica dalla vita complicata. Un prete c...