Syrène
Non ho voglia di aprire gli occhi. Non so da quanto tempo sono sveglia, mentre nella stanza gli altoparlanti diffondono musica al pianoforte. Ieri sera ho fatto vedere il video a Julie. Anche lei non ha saputo spiegarsi tutte quelle foto, e ancora meno il certificato di adozione. Quanto alle ultime parole del video, sono impresse a fuoco nella mia mente. Poche frasi che rimbombano tra i miei pensieri come se un cannone stesse sparando contro la mia casa, contro le mie certezze.
Julie alla fine è crollata: mi ha raccontato di Elias, di come si sono conosciuti e frequentati e del giorno in cui le ha chiesto di consegnarmi la chiavetta, promettendole che non c'era nulla di sconvolgente. Non mi meraviglia che gli abbia creduto, Julie è in debito di amore. Io e lei non facciamo altro che salvarci a vicenda. Mi ha chiesto scusa per essersi fidata: nei suoi occhi ho visto la delusione. Ha cercato di contattarlo, ma il numero che lei aveva è risultato inesistente. Certo che noi due abbiamo una fortuna con gli uomini! Si è addormentata piangendo. È ancora qui vicino a me.
"Anche tu sei sveglia?" le chiedo in un sussurro.
Non risponde, ma sento che si gira verso di me. Apro gli occhi e la osservo. Ha gli occhi gonfi e arrossati.
"Mi dispiace", le dico. Tutto questo sa di dejà-vu.
"A te dispiace? Io vorrei non averti mai dato quella dannata chiavetta! Come stai?"
"Ho un sacco di domande. Chi ha fatto quelle foto e perché? Chi è questo Elias e cosa vuole da me? È vero che sono stata adottata? E quelle frasi alla fine, chi c'è dietro a tutto? Nemmeno mio marito conosceva queste cose di me. Alcune non le sapevi nemmeno tu..."
"Hai valutato l'ipotesi di andare alla polizia?"
"Per dire cosa? Non credo che fare un video montando vecchie foto sia un reato. Non ci sono minacce, non c'è nulla che possa crearmi problemi. Non sappiamo da dove arrivano, non sappiamo rintracciare chi ti ha dato la chiavetta, non sappiamo niente di niente!"
Sono frustrata e curiosa al tempo stesso. Sono pur sempre una scrittrice, dopotutto. Credo che gli scrittori abbiano una dose di curiosità maggiorata nel loro corredo genetico. Non posso fare a meno di pensare alle cose che ho letto alla fine del video.
Il tuo corpo guarisce più in fretta del normale. I tuoi sensi sono più sviluppati, quasi come se vivessi senza pelle. La tua memoria è eccezionale e infallibile. Sei naturalmente dotata dal punto di vista atletico. Hai un QI superiore a 150.
È solo l'inizio. Ci sono altri come te.
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The Perfect Dystopia
Science FictionLa perfezione è una bugia. E come tutte le bugie, prima o poi deve crollare. Elias lo sa, ma non può farcela da solo. Ecco perché sta cercando loro: Un ex hacker con problemi di dipendenza. Una danzatrice acrobatica dalla vita complicata. Un prete c...