Claire
So riconoscere quando qualcuno mente o recita. Lo faccio da una vita. E anche se vorrei, con tutto il cuore, poter pensare che questo Elias sia un pazzo o un bugiardo, purtroppo non è così.
I casi sono due: dice la verità o è convinto di dirla. Valuto velocemente le due opzioni. La prima mi terrorizza talmente tanto che la scarto immediatamente. La seconda... quali motivazioni potrebbero spingere qualcuno a credere di venire dal futuro? E soprattutto perché dovrebbe aver contattato ognuno di noi? Con che criterio?
Non sono l'unica confusa, ma prima che possa osservare gli altri o dire qualsiasi cosa, Elias continua a parlare.
"So che pensate che sia impossibile, ma è importante che mi ascoltiate. Il futuro di..."
"Elias Walker! In nome della Perfetta Istituzione dei Nuovi Stati ti dichiaro in arresto!"
La voce di donna è perentoria, cristallina. Mi giro verso di lei, e vedo un gruppo di persone entrare cautamente nel teatro. Cinque uomini e una donna. Indossano quelle che sembrano divise. Forse sono dei corpi speciali? Ma... "perfetta istituzione dei nuovi stati"...
La bionda mi prende per il braccio: "Che armi sono quelle?"
Elias alza lentamente le mani. Istintivamente tutti noi ci allontaniamo da lui, raggruppandoci verso la parete posteriore del palco.
"Fermi! Chi siete?", chiede la donna, rivolgendosi a noi.
"Chi siete voi, casomai. Non avete l'aria di far parte della polizia!", risponde il ragazzo alto... Sylvain? Hai fegato ragazzo.
La donna sorride, fredda. "Può darsi", risponde, "ma le domande le fa chi ha le armi in mano..."
"Emily", interviene Elias, "non sai quello che stai facendo. Non fate un altro passo."
Lei rallenta il passo. Ormai i suoi soldati sono a metà della scalinata. Elias fa un gesto con la mano, e improvvisamente si scatena l'inferno. I sedili della fila centrale esplodono, il sangue defluisce dal mio corpo, lasciandomi paralizzata, qualcuno mi trascina via, sento urla nelle mie orecchie...
"Claire! Cazzo, reagisci o ti lascio qui!"
La bionda mi sta guardando, preoccupata. "Ok, ok...", rispondo. Scuoto la testa e in qualche modo forzo me stessa a muovermi.
"Questo è un teatro!", esclamo all'improvviso. Dietro di noi il caos si sta calmando.
"Ma dai?", chiede Sylvain, sarcastico.
Lo fulmino con lo sguardo. "Dietro il palco c'è sempre un'uscita!"
Elias ci raggiunge, trafelato. "Dobbiamo andare. Mi dispiace, non doveva andare così!"
"Andare dove?", chiedo. Sento a malapena le proteste degli altri. "Cosa cazzo sta succedendo?"
Lui mi guarda, gli occhi tormentati. Dio sembra di essere in un film riuscito male!
"Mi dispiace", ripete. "Non erano questi i miei piani!"
Estrae qualcosa dalla tasca, mentre uno degli uomini ci sta raggiungendo. Solo ora mi accorgo che Elias ha un'arma nell'altra mano. La punta contro l'uomo e lo uccide.
Accade tutto così velocemente che non ho il tempo di realizzare. Elias prende una specie di dispositivo bianco, ovale, e preme un pulsante.
"Dammi il Timing!", sento qualcuno urlare. Poi, più nulla.
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The Perfect Dystopia
Science FictionLa perfezione è una bugia. E come tutte le bugie, prima o poi deve crollare. Elias lo sa, ma non può farcela da solo. Ecco perché sta cercando loro: Un ex hacker con problemi di dipendenza. Una danzatrice acrobatica dalla vita complicata. Un prete c...