...Sei una ballerina...

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Amber

La tipa dai capelli rossi mi piace. Un po' meno il suo nome, Syrène. A che pensavano i suoi genitori quando le hanno scelto il nome? Non che Amber sia meglio, comunque.

Mi viene in mente che se siamo qui, forse le nostre storie sono più simili di quanto sembri. Forse anche loro sono stati adottati e anche loro lo hanno scoperto con quel cazzo di video. Chissà se anche loro hanno provato sollievo, come me. Mi sarebbe piaciuto dirlo a Lyse. Cavolo, avrebbe riso della cosa e mi avrebbe detto: vedi? Hai una ragione in più per vivere, non fai parte di quella cazzo di famiglia! Poi avrebbe fatto un tiro da quella sua sigaretta e mi avrebbe portata a ballare. Avremmo festeggiato fino a non sentirci più le gambe e saremmo tornate a casa ubriache e felici.

Invece, in onore alla mia promessa, ho festeggiato con una fetta di torta. Alla fragola. Amo il sapore delle fragole. Ho faticato, ma l'ho mangiata tutta.

E non ho vomitato.

Un'altra persona si sta avvicinando a noi. Quando passa sotto il lampione ognuno di noi la guarda a bocca aperta. Penso che sia la donna più bella che io abbia mai visto. Capelli biondi e neri, con le ciocche che si mescolano e tu non capisci più dove inizi il biondo e dove scurisca nel nero. Occhi ambrati, lineamenti delicati, labbra piene... e il fisico più perfetto che un essere umano possa avere. Cavolo. Vorrei essere così.

Nicole. Si sta presentando, e dopo un attimo è di fronte a me. Io sono Amber.... sì... chissà quanti siamo... nemmeno mi rendo di quello che dico, perché un pensiero, uno solo, mi riempie la mente.

Lo dico a voce alta. "Sei una ballerina."

Lei mi guarda, sorridendo. Te pareva che anche i denti non fossero più che perfetti.

"Sì, esatto... come lo sai?"

"Il modo in cui ti muovi. Ho studiato danza classica, da bambina." Soffoco un brivido al ricordo. "Ero la migliore."

Ma perché cazzo l'ho dovuto dire?

Il suo sguardo cambia, mi osserva meglio. "Ne sono certa", mi risponde.

Restiamo tutti in silenzio. Quei silenzi imbarazzati che tutti odiano e che io invece apprezzo, perché lì mi sembra di tornare di nuovo nella bolla. Ovviamente qualcuno parlerà, dirà qualcosa a caso, perché la gente odia il silenzio, non vuole essere invisibile.

"Arriva qualcun altro", dice infatti la biondina amica di Syrène, di cui non ricordo il nome. Forse è quello il vantaggio di avere nomi diversi dagli altri. Si fanno ricordare.

In realtà le persone in arrivo sono due, un maschio e una femmina. Lui è alto e magro, capelli lunghi e barba. Aria da ribelle. Mi piace. Per lei provo una profonda antipatia prima ancora che parli. Odio i suoi capelli perfettamente ricci, la pelle perfettamente abbronzata, lo sguardo sicuro, e soprattutto non ho bisogno che si presenti per sapere chi sia.

Ci mancava l'attrice dalla puzza sotto il naso. 

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