L'arrivo

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Era stanca di aspettare. Le rovine erano un posto pericoloso: altri soldati sarebbero potuti arrivare, soprattutto se non avessero visto tornare i loro compagni. Molly sussultò, aveva sentito qualcosa. Oppure era solo la sua immaginazione che si dibatteva tra i tentacoli dell'ansia.

Diavolo, Elias, me l'hai promesso. Hai promesso che saresti tornato con i Perfetti. Giuro che se ti sei fatto ammazzare, vengo fino all'inferno per fartela pagare!

No, non era immaginazione, l'aveva sentito di nuovo. Come un animale furtivo... ma non c'erano animali lì, non più, da quando erano stati tutti portati nei campi di contenimento. Si mosse lentamente, cercando di fare meno rumore possibile. Maledisse se stessa per non aver pensato di prendere anche le armi dei due soldati morti, invece che rubare solo le fialette di Aetherium. Se fosse morta cosa avrebbe portato al Varco?

Si nascose nello stesso punto di prima, dal momento che era perfettamente inglobato nell'ombra. Come me.

Fu in quel momento che sentì il Timing vibrare leggermente. Alzò gli occhi al cielo. Se c'era una cosa che Elias non avrebbe mai imparato era il tempismo, il che era ironico, dal momento che era lui quello che aveva piegato lo spaziotempo. La luce del Timing si accese proprio nel momento in cui tre soldati Perfetti stavano avvicinandosi.

Merda.

Avrebbe ucciso Elias e chiunque fosse riuscito a portare con sé prima ancora che potessero riprendersi dal viaggio. Chiuse gli occhi, maledicendo se stessa, Elias, Bottom e tutti quelli che avevano ideato il piano. Forse aveva ancora un possibilità: se fosse riuscita a raggiungere uno dei due cadaveri avrebbe potuto usare il chip per contattare la radio al Rifugio e chiedere aiuto. Era rischioso, avrebbe potuto aiutarli a localizzarli. Ma non vedeva altra scelta e doveva muoversi in fretta prima che i soldati fossero in grado di vederla. Il Timing ora vibrava abbastanza da farla tremare. Esitò ancora, pensando a cosa sarebbe successo se l'informatore di cui aveva sentito avesse risposto alla sua richiesta di aiuto. Avrebbe messo in pericolo Elias e.... chissà se era riuscito a portarli con sé.

Merda, pensò di nuovo. Pensa Molly, accidenti, pensa!

Invece non riusciva a pensare e i secondi passavano. Spense la mente e agì d'istinto, mentre attorno a lei si diffondeva il bagliore inconfondibile del Timing. Lo tolse dalla tasca, poggiandolo per terra, al sicuro nell'ombra, mentre lei ne usciva.

Sarebbe morta.

Ne era certa.

Ma almeno avrebbe distratto i soldati e dato tempo a Elias di riprendersi e combattere. Lanciò un urlo, immaginando di essere una guerriera vichinga di mille anni prima, come quelle di cui le parlava sempre suo padre, e si lanciò incontro ai soldati. Schivò i colpi a lei riservati. Essere perfetti rendeva davvero così prevedibili? Scivolò sul terreno, colpendo con tutta la forza del suo piede, spinto dall'intero peso del suo corpo, la caviglia di uno dei tre. L'impatto lo fece cadere al suolo, e lei ne approfittò per togliergli lo Z16 dalla mano e lo puntò contro la sua testa, uccidendolo sul colpo.

Tuttavia la sorpresa non poteva bastare per battersi con tutti e tre, quindi si rialzò in fretta, puntando l'arma e fronteggiando gli altri due.

Ce l'aveva fatta. Comunque fosse finita, lei stava vedendo, dietro ai soldati, Elias comparire con altre sette persone. I due Perfetti erano troppo concentrati a guardare lei e decidere chi dei due dovesse morire, per accorgersene.

Perché era certo che lei sarebbe morta, ma era certo anche che avrebbe avuto il tempo di portare con sé uno di loro.

Quello che non si aspettava era che altri due soldati sarebbero emersi dalla distorsione creata dal Timing, un uomo e una donna.

The Perfect DystopiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora