Non avevo mangiato, non riuscivo a mangiare.
Più che altro che cazzo era successo? Non riuscivo a capire perché l'avesse fatto e perché io non l'avessi fermato, che mi piacesse sessualmente? Vabbè Charles a te basta che ha un cazzo in mezzo alle gambe, dovevo andare ad aiutarlo per i preparativi, almeno quello insomma.
Mi vestii in fretta e mi incamminai verso la sua camera che non era poi così lontana, solo 2 stanze in giù. Bussai alla porta, ero nervoso cazzo, "Chi è"
"Qualcuno che non vorresti vedere" Lui aprii la porta, "E allora che ci fai qua" Chiese freddo.
"Venire ad aiutarti per la festa" Lo vedevo molto titubante ma mi fece entrare, non avevo notato che era a petto nudo, sudato, e i capelli scombinati.
"Non guardarmi, lavora Leclerc" In questa vacanza abbiamo parlato di più, ma ora era tornato quello di sempre, distaccato e freddo. "Ok ok" Presi li striscioni e altra roba per la festa.
Si fecero le nove e noi avevamo finito e pure mangiato, ma nessuno dei due aveva aperto bocca.
Per fortuna a spezzare questo momento furono tutti gli altri che entrarono.
"Cazzo ragazzi vi siete impegnati, e non poco" Sorrise Carlos, Pierre annuii e io lo guardai, capii subito che avevo bisogno di lui.
Ci spostammo in un angolo, "Che è successo, sai che puoi dirmi tutto vero?" Lo guardai e mi misi a sedere. "Io cazzo non so che pensare" Mi guardò confuso, "Per cosa?" Sbuffai rumorosamente.
"Io e Max ci siamo quasi baciati" "Mi stai prendendo per il culo?" Feci di no con la testa. "Il punto è che ha iniziato lui ma io non l'ho staccato e poi quando eravamo ormai attaccati, beh, lui si è allontanato dicendo che non è frocio come me"
"Merda amico, quello è un vero pezzo di merda, ma se lo ha fatto vuol dire qualcosa, forse c'è una cosa che lo ferma" Ipotizzò Pierre.
"Non lo so, voglio solo divertirmi stasera" Lui sorrise e mi abbracciò. "Te lo meriti" Ci riunimmo al gruppo. Max era fisso oramai al bancone, scolava qualsiasi cosa si trovasse davanti, io bevvi solo un bicchiere. Lui continuava, uno dietro l'altro, non volevo sapere quanti se ne fosse bevuti per adesso.
Mi sedetti accanto a lui, si girò i nostri occhi si incastrarono fra loro, "Sei bellissimo" Sgranai gli occhi, non poteva averlo detto, ma lo aveva detto lui? o l'alcool? La cosa più probabile era la seconda dato che aveva finito in pratica tutte le riserve che avevamo. "Grazie" Lui sorrise, cazzo era così bello quando sorrideva.
"Charles, mi accompagni di sopra?" Non ero certo di aver sentito bene ma lo feci, salimmo me scale e arrivammo nella sua camera feci per appoggiarlo sul letto ma mi tirò facendo cadere pure me su esso.
"Max che fai" Dissi cercando di alzarmi. "Baciami" Rimasi bloccato, me lo aveva chiesto veramente? Max Verstappen? Il mio rivale? La persona che mi odiava più al mondo? Veniva da lui questa richiesta? Forse non sapevo più chi era Max, o forse non l'ho mai saputo. Mi avvicinai verso le sue labbra perché in qualche modo anche io volevo di più, non riconoscevo nemmeno più me stesso, quello che non lo voleva in vacanza che doveva separarsi da tutti i litigi. Eppure lo desideravo. Lo baciai e ci staccammo per guardarci negli occhi, e entrambi volevamo di più, le nostre labbra si riattaccarono facendo unire questa volta anche le nostre lingue, le sue mani viaggiavano tra i miei capelli e le mie ferme sul collo.
"Max, sei ubriaco, non sai cosa stai facendo" Cercai di fermarlo.
"Sta zitto, lo so eccome" Mi baciò, inizio a sbottonarmi la camicia, bottone per bottone e io tolsi la sua maglia bianca. Non era bello, di più il suo fisico era impeccabile, allungai la mano per toccare i suoi addominali, "Ti piacciono?"Domandò nel mentre mi baciava il collo insistentemente. "Si, ma Max, sei sicuro che sai quello che stai facendo, tu sei ubriaco e-" Mi tappo la bocca e scese fino alla mia intimità, sganciò i pantaloni e i boxer. Mise in bocca il mio membro e iniziò a muovere la testa avanti e indietro, cazzo se era bravo, non potevo credere fosse la prima volta che lo faceva. Lasciai la mia testa andare indietro per il piacere, intanto le mie mani erano tra i suoi capelli per non permettere di fermarsi. "Max sto per-" Ansimai e venni, Max leccò il liquido ingoiandolo, "Adesso sei tu che devi farmi felice" Fece un occhiolino riferendosi al rigonfiamento nei suoi pantaloni. Sorrisi maliziosamente quando mi stavo per abbassare aprirono la porta, Pierre.
"Merda scusate" Disse mettendo la mano davanti agli occhi e chiudendo la porta.
Io feci per sbottonare i pantaloni ma lui mi fermò, "Che cazzo stiamo facendo" Si alzò di scatto.
"Max me lo hai chiesto tu io-" Si mise le mani nei capelli, "Noi non possiamo, siamo piloti di formula 1 come potremmo fare una cosa del genere, rovineremmo la nostra carriera, la nostra vita, io non sono gay o almeno credo" Disse mentre rimetteva i vestiti. Sapevo saprebbe successo, era ubriaco.
"Io non ho fatto niente, solo quello che volevi tu"
"Bene, allora esci, non ti voglio mai più vedere, io non ti voglio e mai lo farò ok? Vai a cercare un altro gay" Indicò la porta, misi i boxer e i pantaloni, ero troppo stanco per agganciare la camicia. Uscii dalla stanza e scesi le scale, le lacrime mi pungevano gli occhi pregando di uscire. Non potevo trattenerle ancora per molto. "Amico dove vai?" Chiese Lando con volto preoccupato, "Via, ho bisogno di stare da solo" "Stai bene?" Mi chiese preoccupato, "Starò bene" Dissi con occhi rossi e lacrimanti. Corsi fuori da quella casa dirigendomi alla mia stanza, mi buttai sul letto. Misi la testa nel cuscino soffocando i singhiozzi che erano troppo rumorosi.
*Mai lo farò*
*Non ti vuole nessuno*
Le parole rimbombavano nella mia testa.***
Ero sul letto, guardavo il soffitto ripensando a ciò che era successo, ero uno stupido, che cazzo gli avevo detto? Io lo volevo. Non so perché ma questa vacanza aveva cambiato qualcosa, un sentimento tra di noi io lo desideravo, avrei voluto che continuasse. E invece lo hai mandato via Max, tirai un pugno al muro, e un altro, e un altro ancora. Le nocche delle dita sanguinavano, ma non sentivo il dolore, non ancora. Mi accucciai a terra piangendo, cazzo Max sai solo piangere, fai schifo. Un altro cazzotto al muro. Dovevo parlargli, dovevo.
Mi alzai uscii dalla stanza fiondandomi di sotto per poi uscire sotto le facce confuse di tutti. Corsi fino a quella porta, la 16 bussai insistentemente. Forse stava già dormendo.
Aprii la porta, aveva gli occhi rossi, e lacrime sulle guance. "Che cosa vuoi adesso?" Dai Max parla, fai uscire i tuoi sentimenti. "Max parla" Le parole non mi uscivano, non riuscivo. "Io non lo so, ho sbagliato a venire qui" Max sono le parole sbagliate, sei un cretino. "Certo, ormai sbagli tutto, vuoi solo farmi soffrire come sempre, come da bambini solo che ora fuori pista sono i sentimenti con cui giochi"
"No, Charles io-"
"Senti non ho più la forza per litigare Max, vattene"
Annuii per ritornare da dove ero venuto_________
Okok, eccomi qua, oggi 4 capitoli mi sentivo molto attiva, e niente, giudizi o qualsiasi cosa ditemelo nei commenti❤️
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Champions //Lerstappen//
RomanceStoria frutto di immaginazione, ciò che scrivo è perché non so che tipo di storia scrivere e vedo che ciò piace. Storia di due campioni della f1, Charles Leclerc e Max Verstappen, i due si odiano profondamente, si stuzzicano a vicenda con battutine...