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Max stava per arrivare e speravo che la serata si sarebbe conclusa bene, e senza imprevisti che non mancavano mai nella mia vita ovviamente.
Suonò il campanello e corsi ad aprire, il suo volto illuminato solo dalla luce del salotto era angelico, i suoi occhi erano nessi in risalto dalla luce, e i capelli biondi che ricadevano dolcemente sul viso erano la ciliegina sulla torta. "Entra pure" Mi spostai al muro per far passare prima lui "Che premura Charles" Disse ridendo. "Cosa vuoi fare?" Chiesi anche se con questa domanda mi sentivo un ragazzino alla prima volta, lui rise un po' "Dimmi tu, questa è la tua villetta" Io mi grattai la nuca indeciso e questo creò un momento di imbarazzo in me, "Andiamo sul letto e ci guardiamo un film?" Dissi sorridendo dolcemente, amavo le cose romantiche, lui annuii e quindi ci recammo su. Ci infilammo sotto le coperte e aprii netflix e misi il primo film sulla pagina.
Dopo venti minuti di film la mia mano aveva preso il visto nel suo addome e la sua il passaporto sulla mia gamba. Il film per me era passato in secondo piano, guardavo ripetutamente Max con la coda dell'occhio per poi riguardare il televisore sperando che non mi avesse notato. "Leclerc ti vedo, non sono cieco per adesso sai?" Ridacchiò di gusto, io sentivo le guance andarmi letteralmente a fuoco, e girai la testa dall'altro lato per non farlo notare. "Non ti girare, sei bellissimo" Disse prendendomi il mento con il medio e l'indice. Mi avvicinai prudentemente a ciò che stavo bramando da 40 minuti, e non sapevo come avevo fatto a resistere. Lo baciai mettendo le mie mani dietro il suo collo e lui tra i miei capelli. Io salii sopra di lui a cavalcioni e mi strusciavo sui suoi pantaloni per aumentare l'eccitazione. Ci togliemmo le magliette e capovolse la situazione, iniziò a baciarmi tutto il corpo, io ansimavo sotto i tocchi esperti e fermi e mi stupivo sempre di più che fossi il primo ragazzo con cui fosse andato, cazzo ed ero stato veramente fortunato. I miei pantaloni erano molto stretti per colpa dell'erezione e il rigonfiamento che si era formato su di essi. "Max ti prego non ce la faccio più" Dissi con la testa all'indietro per il piacere, lui sorrise maliziosamente per poi darmi un bacio e abbassarsi, e tolse i pantaloni. "Sei eccitato per me charlie?" Cazzo quel soprannome mi faceva impazzire, io annuii dato che se avessi parlato probabilmente mi sarebbero usciti 3 gemiti diversi. "E va bene vedrò di fare qualcosa" Infilò la mano nei boxer facendo muovere la sua mano in su e in giù per poi toglierli e continuare il lavoro io intanto, stavo togliendo i pantaloni a lui e nemmeno il suo rigonfiamento era da meno. "Max sto per-" Dissi con voce strozzata dal piacere, "Vieni charlie" E venni sulla sua mano, capovoltai la situazione, "maxie tu non sei meno eccitato di me" Sorrisi maliziosamente per poi strusciare il mio indice sopra il tessuto morbido dei boxer. "Si forse hai ragione, credo che tu possa fare qualcosa" Non me lo feci ripetere due volte e mi abbassai verso la sua intimità, tolsi i boxer e strisciai la mano sulla sua lunghezza, lui ansimò per il tocco, misi in bocca il membro e iniziai a muovermi lentamente poi pian piano aumentando la velocità e il suo piacere, le sue mani tenevano saldi i miei capelli e questo mi faceva capire che gli stava piacendo. "Charles sto per venir-" Dissi non riuscendo a finire la frase, "Vieni maxie" Dissi avvicinandomi al suo orecchio e continuando con la mano. "Non abbiamo finito charlie domani non riuscirai a camminare e ne sarò felice" Fece un occhiolino per poi mettere del lubrificante in due delle sue dita per prepararmi, poi ne aggiunse un altra e era piacevole e eccitante ma io volevo di più, "Maxie di più" Lui allora tolse le dira e mise il lubrificante sul suo membro, "Sei pronto" Mi chiese prima di entrare, io annuii, "Se fa male, dimmelo" Disse nel mentre entrava prepotentemente, feci una smorfia di dolore che poi si trasformo in due secondi in piacere estremo, il suo bacino spingeva contro le mie natiche e i nostri gemiti si mischiavano tra di loro. Dopo poco meno di mezz'ora venimmo entrambi, io ero sopra il suo petto e lui mi accarezzava la schiena dolcemente. "Vado un attimo in bagno" Dissi alzandomi, l vidi sorridere, e me ne andai, non ci misi tanto ma appena tornai il suo viso era cambiato. Sembrava arrabbiato.
"Leclerc spero tu stia scherzando" Io lo guardai confuso, "Non mi guardare così, un certo James ti ha scritto -Per stasera tutto ok? Voglio rivederti mi manchi troppo- Qualcosa da dirmi Leclerc?"
Merda, merda merda lo sapevo che darebbe saltato fuori, ma perché aveva preso il mio telefono, forse perché non avrebbe dovuto trovare niente Charles stupido come sempre.
"Ti posso spiegare" Dissi con voce spezzata dalla paura e l'ansia mi aveva preso alla sprovvista, volevo dirglielo ma non doveva scoprirlo da solo, ma infondo non eravamo nemmeno una coppia no?
"Sto ancora aspettando eh" Disse mentre teneva ancora il telefono in mano e lo stringeva così tanto che le sue nocche avevano un colore bianco.
"Io- è un ragazzo che ho conosciuto in un pub e una sera ci hai interrotti quando eri ubriaco e hai trovato la sua maglia a terra. Poi quando io e te eravamo sul letto della tua camera e mi hai detto che fo schifo e che non volevi farlo perché eri ubriaco e non stavi capendo e io ho approfittato della situazione ho deciso di non avvicinarmi più a te, e sono andato da lui finché oggi..." Dissi abbassando la voxe e lo sguardo, avevo svuotato tutto il sacco ma non so come avrebbe potuto reagire.
Iniziò a ridere, era una risata isterica, "Bene bene, Leclerc ha preso per il culo me e il signor frocio, hai scopato con lui recentemente?" Chiese tornando serio, io mi schiarì la voce "Si due giorni fa probabilmente, e ci vedevamo ogni giorno" Dissi alzando la testa e vedendo quegli occhi di ghiaccio fissarmi taglienti. "Va bene così, sono stato una avventura per mettermi allo scoperto? Va bene Leclerc ci vediamo all'inferno perché per te non finisce qui" Disse alzandosi e indossando i vestiti per poi scendere e dirigersi verso la porta d'entrata.
"Io non volevo, io provo davvero qualcosa per te" Dissi afferrandolo per il braccio prima che potesse solcare la porta, "La stessa cosa la dici al tuo amichetto  quindi, ti conviene schiarire le idee" Disse togliendosi da quel contatto fisico con aggressività e disprezzo, io rimasi lì a guardarlo andare via come le altre volte, forse noi eravamo fatti per litigare, odiarci e questa ne era la dimostrazione. Io tornai sul letto, dal lato in cui era stato Max per godermi la fragranza del suo profumo che era rimasta sul cuscini e sulle lenzuola, poi mi addormentai pensando a quanto ero stato stupido.

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Eccomi ovviamente con un sacco di ritardo, vi sta piacendo?

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