Non mi mancava.
Charles questa è una tua auto convinzione, perché ti manca e non poco.
Nel giro di questi due giorni mi erano venute almeno tre erezioni giornaliere, lo so patetico, mi sentivo un ragazzino di quindici anni alla prima cotta.
Dopo la sera in cui lui si era dimostrato il solito stronzo, mentre io gli avevo detto che mi piaceva appena sentivo il suo nome mi scattava qualcosa.
Un brivido iniziava a percorrermi la spina dorsale fino a farmi accapponare tutta la pelle.
"Sei con noi?" Mi scompigliò i capelli Carlos
ridendo calorosamente.
Io condivisi il sorriso, "Si certo"
"Bene, allora quindi che ne pensate domani di andare all'acqua park nel paese a fianco?"
Tutti ci guardammo consultandoci con uno sguardo, e sorridemmo riguardando lo Spagnolo.
"Perfetto!" Disse Lewis esprimendo l'idea che tutti approvavamo.
"Pensate che dovremmo dirlo anche a Daniel e Max" All'ultimo nome quasi tutti si girarono verso la mia figura, sobbalzai facendo spallucce.
"Daniel si, Max no- ah" Disse Pierre lamentandosi alla fine per il pugno che Kika gli diede.
"Ragazzi, non mi cambia niente"
"Va bene" Concluse Oscar segnando anche i due nella lista.
Si Charles che ti cambia qualcosa.
Vuoi un'erezione mentre fai gli scivoli? Non penso proprio fenomeno.
"Vabbè ci sentiamo dopo pranzo ragazzi"
Mi alzai dal tavolo andando verso la mia villetta.
Camminavo su una stradina sterrata che mi insabbiava le infradito.
"Charles" Mi girai sentendo il mio nome, era Daniel."Lo so che non vuoi sentirne parlare"
Si avvicinò pian piano.
"Però anche se lo sembra, non è un completo stronzo. La maggior parte dei casi si, ma lo conosco bene"
Daniel era così dolce.
Vedeva il buono in tutti, non si era mai permesso di giudicare nessuno in nessun momento.
Forse aveva visto del buono anche in Max come lo avevo visto io. Era suo amico da anni ormai.
Probabilmente voleva raggiungere la santità o era una scommessa che doveva pagare.
"Si grazie" Mi voltai.
Non volevo sentirlo, ormai era passato.
Non del tutto ma sarebbe dovuto passare pian piano.
Gettai le chiavi sul divano e iniziai a preparare il cibo.
Dopo l'accaduto di quella sera avevo evitato sempre Max anche se solo il suo pensiero aveva suscitato in me delle reazioni indesiderate.
L'unica volta che lo avevo visto era in spiaggia con una ragazza mora, penso che alla fine di queste settimane sarebbe riuscito a farsi tutto il villaggio.
Ma poco mi importava.
Vero?
Ma vaffanculo sei un sottone di merda Charles Leclerc.
Di prima categoria, potresti vincere più premi su questo di quanti non ne hai in formula 1Il pomeriggio era finalmente arrivato con il suo caldo afoso, che toglieva il fiato.
Ti faceva sudare soltanto a parlare, e la mia pelle diventava sempre più coperta di goccioline mentre ero esposto ai raggi solari sul lettino.
Avevo quasi completato il libro che avevo portato, non amavo leggere di solito ma era un'occasione speciale.
La risata di Lando che veniva rincorso da Carlos in acqua mi riempiva le orecchie facendomi sorridere anche a me.
Vidi con la coda dell'occhio Max e Daniel posizionarsi in degli ombrelloni dietro la prima fila, mi alzai per non vedere altro.
Non volevo vederlo, assolutamente.
"Allora per domani tutto programmato eh" Oscar urlò mentre cercava di prendere la palla gettandosi sull'acqua.
"Lo hai detto anche a Daniel e la testa di cazz- Ah Kika" Risi ancora di più di stamattina.
"Pierre contieniti"
Lui alzò le mani in segno di arresa abbracciandola, "Che carini" Mi lasciai scappare dalle labbra.
Pierre la gettò in acqua con una spinta energica per poi venire a schizzare me.
"No no no" Corsi velocemente mentre il Francese cercava di prendermi per i fianchi.
"Un caffè? Ade muchachos" Parlò Carlos, tutti corrugammo la fronte, "Sai che non ti capiamo"
Si toccò la testa come se prima non si fosse accorto di aver parlato nella sua lingua madre.
"Andiamo ragazzi" Un caffè era un'idea niente male.Il sole stava ormai al limite della visibilità, lasciando il cielo senza nuvole e con una sfumatura che avrei potuto ammirare per ore intere.
Come un dipinto su tela, i colori sfumati si mischiavano tra di loro aggiungendo sempre più pigmento.
Eravamo tutti pronti per lasciare la spiaggia dopo una doccia che ci tolse tutto il sale sulla pelle.
"Ragazzi voi andate io ho scordato l'asciugamano" Annuirono e continuarono con un passo lento e moderato.
Corsi sulla spiaggia, dato che l'unico posto che mi veniva in mente era l'ombrellone, infatti in lontananza vedevo un telo rosso con un cavallino rampante al centro.
Lo riposi nella borsa da mare, vidi Max dietro il mio ombrellone che si asciugava dall'acqua salina, benissimo direi.
Se tu non lo guardi lui non ti vede.
Se tu non lo guardi lui non ti vede.
Questa si che è una tecnica da veri coglioni ma non mi girai, non mi voltai, nemmeno uno sguardo. Iniziai a camminare."Charles"
No le tue preghiere sono state inutili, prova a inventarne di nuove per la prossima volta.
Mi toccò voltarmi a malincuore anche se volevo correre via e lasciarlo li solo.
Come lui aveva fatto con me in ogni situazione.
"Che vuoi adesso"
Il tono era scocciato anche se nella mia testa non lo avevo recitato in questo modo. Ero stanco. Che voleva.
Insultarmi? Avrei passato al giorno dopo.
"Sono stato un coglione, fammi spiegare.."
Si avvicinò.Autrice:
Mi aspetto tipo 200 mila insulti diversi, e me li merito tutti consapevole.
Haha no davvero riesco sempre a mettermi di impegno per farmi odiare incredibile.
Se proprio volete potrei far uscire un altro capitolo dopo... vedo❤️❤️
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Champions //Lerstappen//
RomansaStoria frutto di immaginazione, ciò che scrivo è perché non so che tipo di storia scrivere e vedo che ciò piace. Storia di due campioni della f1, Charles Leclerc e Max Verstappen, i due si odiano profondamente, si stuzzicano a vicenda con battutine...