Potevo riaccomodarmi sul lettino pensando a quello che era successo, ma scelsi di seguirlo. Entrai nel bagno e lo chiusi a chiave, ma che cazzo stavo facendo? Non c'era tempo per i rimpianti ormai ciò che era fatto era fatto. Lo vidi appoggiato sul lavandino, presi un minuto per ammirare il suo corpo, i suoi addominali, e i muscoli. Cazzo era letteralmente perfetto, scolpito sulla pietra.
"Perché stai lì fermo?" Disse sorridendo maliziosamente, mi avvicinai a lui i suoi occhi color ghiaccio si incastonarono con i miei verdi, mi prese il mento facendomi guardare in alto e si avvicinò per baciarmi. Mi prese dai fianchi appoggiandomi sopra il lavandino continuando con foga a baciarmi le labbra e il collo. "Max potrebbero sentirci" Si staccò, "Allora cerca di fare più silenzio possibile" Si riavvicinò, merda se mi eccitava la cosa.
Mi lasciò qualche succhiotto sul collo, e poi continuò lasciando baci sul tutto l'addome finché non arrivò sul tessuto del mio costume. "Eccitato?" Sorrise guardando la mia erezione, annuii dato che se avessi aperto bocca sarebbero solo usciti gemiti. "Eh va bene" Slacciò rudemente il costume tirando giù e togliendo tutto, inizio a fare movimenti fluidi con la mano, e poi con la bocca. "Max io non credo di riuscire a fare silenzio" Dissi cercando di non fare rumore per via del piacere. Mi uscì un gemito che Max coprì mettendo la sua mano sulla mia bocca, la stessa mano che usò per prepararmi. Inserì due dita che faceva muovere all'interno, in su e in giù.
"Pronto?" Mi domandò impaziente, "Si" Dissi annuendo, indossò il preservativo e inserì il suo membro all'interno. Il rumore della stanza era composto dai nostri gemiti e dal suo bacino che incontrava i miei glutei. "Max..." Dissi tra un gemito e l'altro. "Charlie shh, ci possono sentire" Charlie...Sorrisi. Qualcuno bussò alla porta del bagno, ci fermammo immediatamente, "C'è qualcuno?" Chiese una voce familiare, doveva essere Piastri. Poi sentimmo i suoi passi e capimmo che se ne era andato. Max usci, "Ci interrompono sempre eh" Sorrise maliziosamente. "Già.." Risposi io dispiaciuto. "Stai tranquillo, stasera posso venire da te, a meno che tu non voglia insomma" Disse mentre tirava su il suo costume, "No certo, vieni pure" Feci lo stesso io con i miei, "Perfetto" Fece un occhiolino per poi uscire dal bagno.
Tirai un sospiro...cosa era appena successo? Non riuscivo a realizzar ma non riuscivo neanche a smettere di sorridere. Mi decisi a uscire dal bagno per ritornare sopra, Kika mi venne in contro preoccupata, "Che è successo" Io sorrisi, "Stai tranquilla niente, abbiamo solo parlato da persone civili" Lei tirò un sospiro di sollievo. Se proprio parlato Charles dissi tra me e me. Tornai sul mio lettino e anche Max fece lo stesso. Ero molto teso, e la cosa non era buona dato che la mia tensione poteva essere percepita da chiunque, e non doveva succedere, più si vedeva peggio era. Non riuscivo neanche a guardare Max in modo disinvolto. Come faceva a essere così tranquillo? Intanto gli altri bevevano ancora. "Al piano di sotto. Ora" Disse Max in modo autoritario e parecchio scocciato. Aspettai 10 minuti per non far notare troppo la cosa, anche se li altri era tanto se riuscivano a ricordarsi il loro nome. "Cazzo Leclerc, vuoi che ci scoprano? Prova a far vedere di meno tutto sembri sconvolto. Forse non volevi?" Domandò alla fine pensando di esser arrivato a una conclusione. "No, non volevo darti questa impressione anzi, io volevo farlo era da più tempo che sentivo qualcosa di strano, cercherò di far notare meno" Lui sorrise e fece un sospiro di sollievo. "Per fortuna, comunque ho paura di scoprire se questa attrazione che sentiamo svanirà tra una settimana con la fine della pausa estiva io-" Lo bloccai, "Tranquillo, godiamoci il presente ok? Poi quando avrai le idee chiare ne riparliamo" Lui mi sorrise e mi diede un bacio a stampo staccandosi quasi subito. Il sole stava tramontando ed era il momento di tornare a casa, anche se la serata non era finita, mi aspettava una notte lunga o almeno speravo così. Sentii il telefono vibrarmi nella tasca dei pantaloni.James
Ei allora come va? Facciamo stasera da te?
Guardai quel messaggio pietrificato. A chi dei due dovevo dire di no? Merda merda merda.
"Che hai?" Mi chiese sporgendosi per vedere lo schermo. Io mi ritrassi subito, lui alzò un sopracciglio insospettito. "Che cazzo nascondi Leclerc?" Mi pietrificai ancora di più. "Niente niente" Era sospettoso ma decise di lasciar fare dato che gli altri stavano arrivando.
"Ok, Charles noi dobbiamo andare" Mi richiamò Kika. "Hai ragione ciao ragazzi" Salutai in modo generale tutti.
"Allora non puoi dirmi che non è successo qualcosa" Mi guardò con fare malizioso, io sbuffai, "Ok, si probabilmente, e stasera verrà da me, ma ho un problema anche con James dato che vuole venire pure lui" Lei mi guardò confusa, "Sei in un bel guaio vabbè riferirò a Pierre in caso se non sta troppo male ti scriverà un messaggio" Io annuii sorridendo, Kika era arrivata a casa.
Mentre mi dirigevo verso la mia ricontrollai il cellulare, e la chat con James.
"Merda" Borbottai tra me e me, che cazzo dovevo fare? Dire a Max di James? No andava tutto bene non potevo, ma dovevo.
Arrivai a casa e mi distesi sul divano pensando a quella sera.______
Ammetto di non essere stata molto presente però non potevo farne a meno.
Scusate entro domani pubblicherò giuro.
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Champions //Lerstappen//
RomanceStoria frutto di immaginazione, ciò che scrivo è perché non so che tipo di storia scrivere e vedo che ciò piace. Storia di due campioni della f1, Charles Leclerc e Max Verstappen, i due si odiano profondamente, si stuzzicano a vicenda con battutine...