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"Oh lo so bene che sei stato uno stronzo"
Si comunque è certificato Leclerc, te le cerchi, ma era tutta verità era stato un grandissimo stronzo.
Si era superato.
"Si ok, un grandissimo stronzo, ma.."
Aspettavo, aspettavo che andasse avanti con la frase, ma niente. Nessun suono fuoriusciva dalla sua bocca.
Che grande coglione.
Il vento si era alzato alcuni granelli di sabbia mi finivano sugli occhi, sbattei le palpebre ma continuavo a guardare la sua figura.
Non aveva più niente da dire? Che scuse, nel mio sogno era stato più bravo.
"Senti, non ti sforzare neanche"
Alzai i piedi per togliermi da quella situazione, creata da lui ma non avevo neanche capito a quale scopo.
"No cazzo aspett-" Iniziò a correre per mettersi davanti a me.
"Si, sono stato uno stronzo dalla festa di Lando. Non dovevo andare con quelle donne, e nemmeno trattarti in quel modo. Poi due giorni fa ho fatto la cazzata delle cazzate. Andarmene via dopo aver scopato dicendoti che cosa fare dei tuoi sentimenti- io- tu mi piaci."
Sgranai gli occhi, non avevo sentito. La borsa della spiaggia mi cadde a terra.
"Io ti piaccio?"
"Si io non pensavo che nella mia vita mi sarebbe potuto piacere il cazzo, ma Charles, tu- sei stupendo"
Sorrise avvicinandosi per spostarmi una ciocca di capelli ricci dietro l'orecchio.
La raffinatezza non faceva per lui, ma era Max. Sentivo le guance arrossarsi, la spiaggia era deserta anche perché se qualcuno ci avesse visto sarebbe stata la fine.
"Non so che dire"
"Non devi dire niente infatti" Mi baciò, il bacio non era un bacio passionale. Era un bacio dolce, le sue labbra appena sfioravano le mie.
Ci staccammo, riguardai quegli occhi azzurri, e sorrisi ancora.
"Anche tu mi piaci"
"Lo avevo intuito" Guardò in basso ai miei pantaloni e fece un sorrisetto malizioso, no Charles che cazzo.
Non era possibile avevo una fottuta erezione, una fottutissima erezione.
Presi la borsa che prima era caduta sulla sabbia e la misi davanti al lato basso dei pantaloncini.
Iniziammo a camminare per uscire dalla spiaggia, dato che ormai non si vedeva quasi più niente. Il buio della notte aveva avvolto il posto, da lì a poco sarebbero stati accesi sicuramente pure i lampioni.
Se nella vita sarebbe possibile rivivere delle esperienze, avrei rivissuto quella di pochi minuti fa. Non riuscivo più a smettere di sorridere,
"Sei felice" Mi prese la mano, l'oscurità intorno non avrebbe permesso a nessuno di vedere il gesto perciò non dovetti ritrarmi.
La presa era forte ma non faceva male, la sua mano era calda confortevole, "E come farai senza infilarle il cazzo in 30 buchi diversi ogni serata?"
Aprii intanto la serratura facendolo entrare per primo.
Lui rise divertito probabilmente dal ricordo di quella litigata.
"Lo infilerò in uno solo" Fece l'occhiolino, avvicinandosi per farci cadere sul divano. Mi ma baciò questa volta aggiungendo un filo di lingua.
"Ti ho odiato così tanto in queste settimane"
"La tua erezione mi dice il contrario" Gli diedi una botticella sul braccio, non aveva ancora visto me la notte sognare le sue scuse, lui che mi scopava. Meglio così una figura di merda in meno Charles non fa mai male.
"Comunque si, mi sono messo di impegno per farmi detestare"
Le sue dita si muovevano tra i miei capelli fluidamente, il mio viso era tra l'incavatura tra il collo e le clavicole.
Mi era mancato tutto di lui.
Il suo odore, gli occhi, la voce, il tocco, tutto.
"Domani lo sai che andiamo ad un parco?"
"Cerca di non fartelo venire duro anche là dopo uno sguardo"
Oh dimenticavo mi era mancata anche questa sorta di ironia provocatoria.
"Vaffanculo" Aggiunsi il dito medio per sembrare più credibile, lui mi abbassò la mano chiudendola con la sua.

***

Si era appena addormentato, era così bello.
Qualcuno bussò alla porta, Charles non dava segni di volersi svegliare quindi lo tolsi dal mio petto e andai ad aprire.
"Silenzio sta-"
Pierre mi portò fuori dall'abitazione per la maglietta iniziando ad urlare.
"Ma che cazzo di fai qua, testa di cazzo" Tolsi le sue mani dalla mia maglia scuotendola.
"Calmati, abbiamo fatto pace, te lo giuro..." Iniziai la frase sorridendo, per poi guardalo seriamente.
"Allora mi sa che mi toccherà passare più tardi"
"Va bene glielo dirò"
Stavo per ritornare dentro quando il Francese mi ri toccò il braccio.
"Trattamelo bene e rendilo felice, se lo merita"
Annuii e chiusi la porta.
Ero appena sopravvissuto a morte certa.
Lui era ancora sul divano che dormiva tranquillo, non stava facendo assolutamente niente, ma me lo fece alzare.
Ripresi Charles sul petto ma il movimento fu probabilmente troppo azzardato e si svegliò.
"Mhh" Mugolò per poi stropicciarsi gli occhi cercando di capire da che parte del mondo fosse capitato.
"Perché hai un'erezione?"
"Potevo farti la stessa domanda prima"
Risposi seccamente mentre il moro si rotolò per guardarmi negli occhi.

***

"Prima è passato Pierre"
"Oh vedi ti è andata bene neanche un livido"
Lui rise come se avesse capito benissimo la situazione, "Per poco, comunque ha detto che sei importante per lui e di trattarti bene"
Pierre, un punto fisso, un'ancora.
Era l'unica cosa certa della mia vita, Max sarebbe potuto tornare uno stronzo ma Pierre sarebbe rimasto.
"Dormiamo"
Mi alzai dal divano salendo le scale, dopo pochi minuti mi raggiunse anche l'Olandese che mi circondò.
"E va bene"
Era tutto come prima? Non potevo certo saperlo, sarebbe potuta arrivare una pugnalata da un momento all'altro.
Ma mi sarei goduto tutto, come avevo sempre fatto.

Autrice;
Ora diciamo che potete odiarmi un po' di meno per adesso.
❤️❤️....

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