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Ero pronto, avevo una camicia bianca sbottonata ai primi due bottoni, dei pantaloni blu scuro, capelli un po' disordinati per fare quell'effetto più attraente e un kilo di profumo.
Credo che fossi pronto per andare a quella cazzo di festa, avevo preso un taxi perché la mia voglia di camminare era semplicemente sotto lo zero.

Pierre

Quando ci sei avvisaci ruba cuori

Sei sempre il solito, arrivo

Haha, okok ti aspettiamo al tavolo
che abbiamo prenotato, il 20

Perfetto, ci sono quasi

Non vuoi sapere chi c'è
con noi

Pierre, ti prego no.

Aveva lasciato il cazzo di visualizzato, intanto però era arrivato quindi potevo constatare con i miei occhi chi c'era e sapevo che non mi sarebbe piaciuto.
Ed infatti eccolo lì, quei capelli biondi che riuscivo a notare anche da fuori il locale, aveva già in mano un drink che si era scolato tutto in un sorso per poi prenderne un altro. Alzai la mano per farmi notare e mi fecero cenno di avvicinarmi e sedermi con loro.
"Finalmente sei arrivato!" Disse Daniel con uno dei suoi sorrisi a 32 denti.
"Eh già" Mi sedetti a fianco di Lando e Pierre.
"Come va il naso?" Domandò Oscar con una risatina sotto i baffi.
"Abbastanza bene, ancora dolorante" Risposi con un sorriso. "Cazzo Max, quanto era forte la pallonata"
"Il giusto" Rispose bevendo un altro drink.
"Bene ragazzi io e Kika torniamo subito" Disse Pierre alzandosi assieme alla ragazza. "Fate piano, e le protezioni" Disse in tono scherzoso Carlos, facendo ridere tutti quelli del tavolo, tranne, vabbè lo sapete.
Erano le 2:00 di notte, e io dovevo cercare la mia preda, infondo ero venuto anche per quello.
"Io ragazzi mi allontano un po' vado al bar"
"Ma tutti a scopare andate? Che palle ragazzi" Disse Lando guardando gli altri al tavolino.
"Non si può più? siamo venuti anche per questo" Feci un occhiolino prima di andare verso il bar.
"Qua ci sono solo finocchi, dove cazzo siamo finiti" Sentii Max mentre mi giravo.
"Perché hai qualche problema?" Mi rigirai di scatto, odiavo queste persone così chiuse di mente.
"Non lo so, basta che nessuno mi infili la mano nei pantaloni" Mi guardo con sguardo vuoto.
"Aggiornati Max, non siamo degli stupratori di merda" Mi voltai per andare verso il bar, cazzo era la persona più chiusa di mente, boriosa, prepotente che avessi mai conosciuto.
Al bar vi erano molti ragazzi ma uno catturò la mia attenzione, era moro, occhi marroni e un viso con lineamenti dolci, il ragazzo si girò verso la mia figura.
"Ei, io sono James, tu sei Charles Leclerc vero?"
"Vedo che mi conosci" Lo guardai dritto negli occhi.
"Sono un tuo grandissimo fan"
"Mi fa piacere" Mi morsi il labbro per arrivare più al succo della faccenda.
"Vuoi che ti offra un drink?"
"No non ne ho bisogno, andiamo in camera?"
"Oh sei diretto" Disse lui.
"Molto, ti aspetto alle 4:00, numero 16, lo conosci bene" Feci un occhiolino per poi uscire dal locale, con il taxi arrivai in camera erano le 3:30 avevo ancora mezz'ora.

***
"Ok, Max credo che per oggi basti così" Cercò di far allontanare il bicchiere con l'alcool dalla mia bocca.
"No..an-ancora l'ultimo" Cazzo Max la vuoi smettere sei ubriaco marcio, la voce nella mia testa pregava di smettere, il mio fegato probabilmente lo urlava.
"L'ultimo, poi ti accompagnamo in stanza ok?" Chiese Daniel.
"Si si, poi torno in stanza" Afferrai quello che doveva essere l'ultimo bicchierino e lo bevvi come se fosse acqua poi Yuki e Daniel mi fecero alzare dal tavolo.
"Dove stiamo andando?" Chiesi.
"Ti prendiamo un taxi per andare nella tua camera, devi riposare, forse domani capirai" Disse Yuki mentre mi faceva salire nel taxi con l'aiuto di Daniel.
Il taxi partì, il viaggio era cortissimo infatti dopo quasi 2 minuti eravamo arrivati.
"Ecco questa è la tua stanza, almeno da come mi hanno detto"
Scesi, non mi sembrava la mia stanza, poi la mia era composta da un numero, quella sembrava composta da due, o ero io ubriaco così tanto da vedere doppio o era il tassista. Però mi fidai di lui.

***

James era arrivato ormai e iniziammo a sbottonarci le camicie mentre i nostri occhi si incatenavano.
Sentii fuori un rumore, e mi fermai. "Lo hai sentito?"
"No" Disse James prendendomi il viso per poi poggiare le sue labbra sulle mie.
Sorrisi al gesto. Lo feci cadere sul letto mettendomi sopra di lui, finché la porta non si aprii e qualcuno cascò.
"Ma che cazzo" Dissi io alzandomi.
"Ma chi è? hai invitato qualcuno con noi?" Disse ridendo, lo guardai "No nessuno" Sorrisi.
"Senti forse è meglio che tu te ne vada, io non posso farmi scoprire ok? ci rivediamo James"
"E da dove vado?"
"Dalla porta posteriore" Indicai dietro di me, vi era un lungo corridoio che finiva con una porta.
"Ok, ci vediamo Charles" Sorrise, mi baciò per poi andare.
Non so se mi stavo cagando sotto perché non sapevo chi fosse o altro.
"Chi è?" Domandai mentre mi avvicinavo alla porta.
"Max?" Guardai confuso la figura sdraiata sul parquet. "Leclerc che cazzo ci fai in camera mia?"
"No, mi dispiace deluderti Max ma questa è camera mia" Ribattei, "Oh merda" Si alzò per mettersi appoggiato alla porta, e massaggiò le tempie con le dita.
"Quanto cazzo hai bevuto?" Mi accorsi de suo stato pessimo.
"Poco, tanto, non ricordo" Farfugliò mentre gesticolava qualcosa con le mani.
"Ok ho capito, vieni siediti sul divano" Lo invitai. Charles ma che cazzo stai facendo, che ti passa per la testa.
"Aiutami" Disse guardandomi con sguardo spaesato.
"Oh, Max Verstappen che chiede aiuto a Charles Leclerc questa me la segno" Dissi ridendo.
"Fanculo" "Okok, dai ti aiuto" Lo aiutai ad alzarsi per farlo poggiare sul divano, "Questa di chi è" Mi guardò con un sorriso malizioso alzando la maglietta blu di James.
"Non ti deve interessare" La presi per piegarla e riporla sul comodino.
"Ti sei divertito eh" Mi guardò ancora con quello sguardo.
"Non proprio, hai rovinato la mia serata"
"Oh che peccato" Pronunciò la frase con voce ironica.
"Ok, dove sta la tua stanza? ti riaccompagno"
"Non credo di ricordarmelo" Sbuffai rumorosamente, rivolsi lo sguardo a Max che aveva gli occhi chiusi, oggettivamente era un bellissimo ragazzo, per non parlare del suo fisico, il migliore ma era un cazzo di prepotente, e chiuso di mente.
Charles ma che straminchia dici, bellissimo? Forse sei ubriaco senza saperlo.
"Dai Max andiamo a cercare la tua camera"
Nessuna risposta mi venne data dal ragazzo, "Max, andiamo su, alzati da quel cazzo di divano" La mia pazienza era al limite, si era pure addormentato, iniziai a scuoterlo ripetutamente fino a che quegli occhi ghiaccio non si aprirono.
"Oh stai calmo" Mi sposto violentemente con uno spintone. "Si, sono calmissimo, esci da questa cazzo di stanza però" Dissi fermamente, sapevo che era ubriaco ma cazzo, aveva rovinato ogni intento di quella serata, riusciva a rovinare tutto.
"Si stai tranquillo, non avevo voglia di restare in questo posto, magari potrei anche diventare gay"
Aveva fatto terminare la mia pazienza, queste battutine inutili, e acide, proprio da una persona di merda come lui.  "Esci subito, non sei divertente nemmeno un po' Max"  Lui inizio a ridere insistentemente, "Oh calmiamoci Leclerc, ti offende pure ciò che sei?" La voleva mettere così? "Forse se hai così tanto contro i gay, è perché sotto sotto lo sei anche tu Max? Dai puoi dirlo a me" Feci un sorrisetto malizioso. "Oh Leclerc mi dispiace deluderti ma oggi non lo prenderai in culo da nessuno, almeno non da me" Aprii la porta per richiuderla con tutta la forza che aveva in corpo.
Stronzo di merda, Prepotente del cazzo.
Mi buttai sul letto, per dimenticare questa serata di merda.

Si sono io:
Ok, questi sono i primi due capitoli, i termini sono un po' crudi ma non per offendere nessuno, anzi sapete come la storia poi potrebbe terminare. Ragazzi, che dire, spero vi piaccia per adesso.

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