10

140 7 0
                                    

Mi spinse sul letto, le mie mani vagavano sul tessuto termico della sua maglietta, le sue sulla mia pelle nuda che aveva riempito ormai di succhiotti che sarebbero stati molto difficili da coprire, "Maxie"Avevo un tono strozzato ma non potevo farci niente, con le dita mi massaggiava la mia intimità rendendola ancora più accentuata di quanto non lo fosse già. "Charlie, il mio nome bravo" Disse tenendomi salda la nuca con le mani che scompigliavano i miei capelli mori, come se non lo fossero già. Tolsi la camicia non curante di dove la stavo gettando, l'unica cosa che vedevo era Max e il suo corpo poi il resto della camera era buia priva di emozione, vuota, l'unica cosa che la riempiva eravamo noi.

"Charlie sei eccitato?" Mi toccò con l'indice l'intimità massaggiandola, mugolai, non sarei riuscito a resistere ancora per molto. "Ti prego Max, scopami"
Uscii la frase più reale e sincera che mi sarei sognato mai di dire, mi tappai la bocca ma lui tolse le mani sorridendo malizioso, "Tranquillo il mio obbiettivo è non farti camminare domani" Fece l'occhiolino mentre con una mossa sfilò i miei boxer e i suoi, senza nemmeno la preparazione si infilò dentro di me con mosse decise e forti. Ogni spinta mi provocava dolore e piacere, e ne volevo di più e di più forti. La sua mano toccava il mio membro muovendosi su e giù velocemente, il suo bacino incontrava i miei glutei e il rumore era ripetuto per tutta la stanza.
"Ti faccio male?" Disse mentre spingeva più forte, "Continua" Dissi, certo il dolore c'era ma era sopportabile dato che il piacere lo superava di gran lunga.
Passammo così i consecutivi 20 minuti e poi stremati ci stendemmo sul letto, io sul suo
petto e lui mi accarezzava dolcemente la schiena. Non volevo altro in quel momento, solo lui, noi... Ma c'era veramente un noi? Si sarebbe stancato di me
infondo, come tutti, Charles goditi il momento Max non lo farebbe mai...vero? Mi toccò il viso facendomi alzare la testa, "A cosa pensi" Mi chiese notando il modo in cui mi ero distaccato e diventato più freddo per colpa dei miei pensieri. "Niente, tranquillo" Perché devi sempre mentire Charles?

Mi accomodai di più su di lui stringendo la presa sul suo petto, tenendolo stretto per far si che non sarebbe potuto scappare.
"Stasera c'è una festa al night vieni anche tu?" Non ero in quel momento con un mood da festa, più da un funerale, "Non so se ho molta voglia" Mi schiarì la voce, lui corrugò la fronte. "Pensaci, sempre se riuscirai a camminare" Rise di gusto, lo guardai male, "Ah ah ah" Aggiunsi con risposta e tono sarcastico, "Davvero simpatico Max"
Lo guardai nelle pupille dei suoi occhi che ormai mi avevano preso, e non riuscivo a non guardarli e pensare che fossero i più belli occhi mai visti.
Lo amavo? L'amore è una parola e un sentimento molto complesso e difficile ma quando lo trovi, è la cosa migliore che ti possa capitare, e te lo senti.
Ma l'amore è anche dolore e distruzione.
Mi prese per la testa e mi baciò sulle labbra, due volte le sue labbra soffici e leggere che stava inumidendo con la lingua.
"Sei bellissimo" Mi lasciai scappare, lui sorrise genuinamente, "Tu di più piccolo" Mi accarezzò la nuca e io sorrisi.
Non potevo chiedere di meglio, ma se lui mi stesse solo usando come tutti? Se volesse solo smascherarmi davanti al mondo? Far vedere che mostro sono? Mi staccai un po' dal suo corpo caldo, e lo guardai scrutandolo, no non lo avrebbe fatto...vero? Max mi vuole bene, che ne sai Charles? Pure Lucifero era un angelo prima, ma lui è mai stato un angelo? No lui è il lupo cattivo delle fiabe, e io il debole.

Sì perché sei debole Charles, Debole.
La persona più Debole che esista.

"Charlie" Mi toccò la spalla dolcemente smuovendomi, lo guardai, "Stai bene? Perché ti sei allontanato?" Mi chiese accarezzandomi la guancia, dovevo dirglielo? Non aprirti con altre persone Charles. Non devi mai farlo. Sai cosa è successo l'ultima volta.

"Io, credo di star bene" Sorrisi, era un sorriso falso, perché hai fatto un sorriso falso a Max? Non lo so.
"Charlie, io ci sono sempre", mi avvicinò al suo petto muscoloso che premeva contro il mio che in confronto al suo era privo, e tra quelle braccia che mi stritolavano mi sentivo al sicuro, senza problemi anche se di problemi ce ne erano molti, troppi.
Ma addormentarmi con il suo respiro, il suo profumo, i suoi occhi, il suo petto, i suoi muscoli, il suo corpo, i suoi capelli, le sue mani che cingevano i miei fianchi.

Ero nel posto giusto.

_____________
Sono le 2:00 di notte ma mi sono impegnata per consegnarvi un altro capitolo che credo proprio di pubblicare domani mattina, forse domani sera ce ne sarà un altro, mai dire mai cuori.

Champions //Lerstappen//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora