Era passata una settimana ormai da quando io e Max ci eravamo baciati e poi avevamo litigato.
Non ci calcolavamo più, quando eravamo in gruppo eravamo invisibili, io non guardavo lui, lui non guardava me. I ragazzi avevano notato qualcosa di strano ma ormai si erano arresi dato che nessuno dei due voleva spiccicare parola sull'altro.
A me andava bene così credo, la mia vita era tornata alla normalità, e stavo bene così senza complicazioni inutili, avevo chiamato James un paio di volte e ci scrivevamo quasi ogni giorno. Io ero andato a casa sua, e abbiamo fatto ciò che Max aveva interrotto quella e sera e cazzo, mi faceva sentire bene.
Sapevo che le vacanze non sarebbero durate in eterno ed infatti tra meno di una settimane sarei tornato ad allenarmi per ritornare automaticamente in pista. Oggi saremmo dovuti andare su uno yatch, dopo pranzo, beh ormai mi ero abituato all'idea che ci fosse lui, però non sapevo descrivere questa attrazione che avevo verso di lui, magnetica ma rinunciabile.
Mi stavo preparando per andare in yatch, dato che lo avevamo prenotato per tutto il giorno saremmo rimasti fino al tramontar del sole.
Presi una borsa e misi all'interno la crema, costume di ricambio, mutande, maglietta e pantaloni. Poi indossai un costume e le infradito ai piedi, ok ero pronto per questa giornata presi un occhiale da sole e uscii dalla stanza e trovai Kika davanti.
"Pierre non c'è ha la febbre posso venire con te?" Mi chiese Kika. "Ma certo, non devi nemmeno chiedere" Sorrisi e lo stesso fece lei. "Bene andiamo" Dissi prendendola per la vita, lo yatch era a due isolati, ma una bella passeggiata non ci avrebbe fatto male alla fine. "Pensi succederà qualcosa con Max? Vi siete ignorati tutta la settimana" Mi guardò Kika, Ricambiai lo sguardo, "No, credo che lui sia stato abbastanza chiaro su ciò che gli piace" Sorrisi ripensando alle sue parole. "Mh, non importa, Charles sei bello e affascinante sai quante persone ti vorrebbero? quante fan? meriti il meglio" Sorrisi alle sue parole e la abbracciai. "Kika, grazie ti voglio molto bene" "Anche io Charlie" Sorrise. Eravamo arrivato ormai davanti all'imponente mezzo, potevamo vedere sopra Lando, Oscar, Daniel, Yuki e...un pezzo di merda.
"Dai salite!" Urlò Daniel, noi annuimmo alle sue parole, "Vengo ad aprirvi" Gridò a sua volta Lando.
Non appena Lando ci fece entrare nel mezzo, notai che era di una bellezza inaudita, non meglio del mio a monaco ma bello. "Charles, ti dico subito che Max mi sembra molto nervoso oggi, non vorrei vi buttaste a pugni in acqua" Rise a quel pensiero e fece ridere pure me e Kika. "Tranquillo, se ci parleremo sarà solo civilmente come due persone normali" Cercai di tranquillizzarlo. Salimmo sopra dove vi erano tutti, c'era la musica, giochi, cibo e posto per prendere il sole, cosa per cui avrei optato sicuramente.
Max era a stendere il suo asciugamano sul lettino, i miei occhi si incrociarono con i suoi color ghiaccio, un brivido interno invase tutto il mio corpo, ma distolsi subito lo sguardo.
L'unico lettino che rimaneva era quello accanto al suo, che fortuna che hai Charles mi dissi.
"Posso?" Chiesi indicando il lettino su cui stavo per mettere l'asciugamano. "Come puoi constatare è vuoto quindi" Sbuffò rumorosamente adagiandosi sul suo di lettino. Quanto cazzo mi faceva innervosire quel ragazzo, distesi il mio asciugamano e mi sdraiai, volevo dormire cazzo.
"Ragazzi noi andiamo a prendere altro cibo di sotto, arriviamo subito, non vi ammazzate grazie" Disse Daniel. "Charles credo che Pierre voglia vederti un ultima volta quindi non uccidetevi" Affermò Kika.
Sorrisi al sentire la frase. "Tranquilli"
Mentre cercavo la perfetta posizione per iniziare una dormita che sarebbe durata molte ore sentii qualcosa toccarmi il petto, abbassai lo sguardo e la mano di Max toccava le linee per quanto visibili dei miei addominali. Girai piano la testa e vidi che lui aveva lo sguardo fisso su di me, non un altra volta Max ti prego. "Che fai" Chiesi cercando di non mostrare la mia agitazione. "Io ti devo delle scuse" Alzai le sopracciglia e feci una faccia compiaciuta. "Vai" Dissi, "La scorsa settimana, io non volevo dirti quelle cose.." Lo guardai in silenzio aspettando che continuasse il discorso, "E la sera dopo quello che era successo, ero venuto lì a posta, non era uno sbaglio, ma non ho avuto il coraggio di dirtelo. Io sto provando qualcosa che non so spiegarmi e non riesco a fermare, è come se ci fosse un magnete, non ho mai provato ciò, con un uomo...volevo solo fartelo sapere, hai sofferto molto, e non solo qua" Abbassò lo sguardo sulla sua mano che era ancora sul mio petto che andava su e giù per colpa del mio respiro veloce.
"E tu vuoi dire qualcosa?" Rialzò lo sguardo su di me. "Io..." Non sapevo minimamente cosa dire.
"Perfetto" Disse con tono sarcastico, si alzò dal lettino per andarsene, mi alzai di scatto e lo presi per il braccio facendolo girare.
Lo avvicinai al mio volto baciandolo, "Max, non ti posso non dire la verità, anche io sento qualcosa tra noi che non sentivo in pista o al di fuori, ma non posso concretizzare un'idea se tu non sai neanche se ti piacciono gli uomini" Aggiunsi col fiatone, "Lo so e ti prometto che cercherò di capirlo in fretta, però scoprilo assieme a me, perché sei l'unico con cui vorrei provare a scoprirlo in questo momento, l'unico uomo con cui abbia sentito questo e-" Sorrisi, "E pensare che due settimane fa avrei voluto vederti perdere, o qualsiasi cosa di questo genere" Aggiunsi,
"Beh hai molte gare ancora per far avverare il tuo desiderio, adesso però pensa alle vacanze e a questo" Ci indicò con le dita per poi baciarmi. "Vado a lavare le mani" Fece un occhiolino._________
Ok raga, avevo questa bozza e non me ne ero neanche accorta vabbè.
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Champions //Lerstappen//
RomansaStoria frutto di immaginazione, ciò che scrivo è perché non so che tipo di storia scrivere e vedo che ciò piace. Storia di due campioni della f1, Charles Leclerc e Max Verstappen, i due si odiano profondamente, si stuzzicano a vicenda con battutine...