XII

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Chapter twelve: "What a beautiful girlfriend, Harry!"

Potreste leggere tutta la parte in fondo al capitolo perfavore?
Buona lettura...

Mi svegliai mentre la radio stava trasmettendo una canzone dei Queen, It's a hard life. Che coincidenza. Mi piacevano i Queen, anche se preferivo i Beatles. Non aprii gli occhi semplicemente perché volevo godermi la canzone, sapevo che eravamo già partiti perché si sentiva il leggero ronzio del motore e quando c'erano le curve. In quel momento, ascoltando le parole della canzone, immaginai una grande stanza nera, infinita, che però mi separava dal resto del mondo.

Solo a quel punto schiusi gli occhi. "Buongiorno piccola." Forse era la prima mattina che, tutto sommato, non era cominciata male. Avete presente quando pensate così tanto in generale che alcuni fatti anche gravi sembrano minuscoli in confronto alla vita? Beh, mi sentivo così. Avete tanto bisogno d'affetto che pensai che abbracciarlo alla fine non mi avrebbe potuta ferire, nemmeno avesse provato a farlo fisicamente. Ma qualcosa dentro di me mi bloccò, e mi limitai a sussurrare un "Buongiorno."

"Siamo quasi arrivati, manca una mezz'ora." Mi diede una veloce occhiata per poi tornare a guardare sulla strada. Lui sembrava di buon umore. E il tempo passava, cinque, dieci, quindici, venti minuti e solo quando si girò leggermente notai che non avevo smesso di guardarlo. Non avrei mai smesso di lottare con lui, mai. Ne andava della mia vita.

Finalmente sostammo. Harry scese dalla sua auto e fece scendere anche me.

"Hazz ciao!" Un ragazzo dagli occhi scuri e capelli castani lo salutò. "Hey Liam." Gli fece un leggero cenno col viso per poi abbracciarlo. Liam eh?
Mentre Harry se ne andò gli tesi la mano. "Piacere, io sono-"
"Cloe, lo so." Mi sorrise dolcemente. Ricambiai, guardandolo negli occhi. "Eccola la mia ragazza preferita!" Urlò Louis dirigendosi a grandi falcate verso di noi e interrompendo il leggero momento che si era creato tra me e Liam. "Louis." Sorrisi.

"Vieni con me!" Mi diede un bacio per poi prendermi la mano e portarmi di corsa nella villa. Nonostante fossimo in campagna la casa era piuttosto pulita e arredata modernamente. "Ristrutturata, lo zio Sam apparteneva al vecchio stile." Aggiunse il liscio notando il mio sguardo stupefatto.
"Ciao!" Alzai il viso: sopra alle scale c'era un corridoio, dove stavano quattro ragazzi, tra i quali Harry e Liam. Sorrisi. "Ehm, salve."
Erano davvero quattro creature stupende viste dal basso.
"Immagino che voi sappiate già di me, almeno posso sapere i vostri nomi?"

"Che bella ragazza, Harry!" Sentii bisbigliare da un biondo. "Io sono Niall." Disse dopo, regalandomi un sorriso stupendo. "Poi c'è Zayn." Disse indicando un ragazzo scuro dalla pelle olivastra. Sicuramente non era inglese, o almeno non ne aveva origini.
   
[...]

"Come fai a mangiare così tanto?" Commentai, dopo che Niall buttò il cartone della mia pizza che in pratica si era divorato solo lui. "No tesoro, come fai mangiare tu così poco, semmai." In effetti non aveva tutti i torti, ma neppure io. Io avevo mangiato a malapena metà pizza...okay, Niall mi aveva costretta a mangiare metà pizza, avevo mangiato poco, non biasimavo ciò che mi aveva appena detto, ma diamine, lui si era mangiato una pizza e mezza!
Non volevo dirgli che avevo smesso di mangiare perché Harry mi aveva rapita e il mio stomaco si era in pratica chiuso, poiché c'era il rischio che il riccio mi sentisse. "Ah, solo abitudine."
"Vizio, tesoro. Dovresti mangiare molto di più." Mi corresse.

"Ma hai degli altri vestiti per caso?" Niall scrutò il mio abbigliamento scuotendo leggermente la testa. "No, cioè, ho solo il pigiama, una maglia e dei pantaloni per domani. Perché?"
"Non sapevi della festa?" Gesticolò con le mani. "Harry lo sapeva?" Dio, non ero pronta né psicologicamente né fisicamente per una festa. Non con Harry almeno.
"Ehm, ops?" Sorrise. "Ma non preoccuparti, abbiamo dei vestiti di Gemma, per esempio." E chi è questa Gemma?, pensai, ma evitai ancora di dirlo. "Ti staranno perfetti."

Mi portò in una camera al piano di sopra, aprendomi successivamente l'armadio. "Ecco qui, puoi scegliere quello che vuoi, tanto Gemma in questi giorni è a Londra per impegni." Sorrisi poco prima che il biondino mi lasciasse sola nella stanza.
Ne scelsi uno nero, [tipo foto nel media, ma non uguale] sembrava forse il più comodo, era morbido,  aveva delle spalline e non sembrava troppo aderente. Non appena lo indossai però notai che tutte le mie curve erano in bella vista e la gonna era un po' corta. Scelsi comunque un paio di tacchi neri, un po' per provare tutto insieme. No, decisamente questo vestito mi mette troppo nuda, meglio cambia- "Wow..." la voce di Zayn interruppe i miei pensieri. Mi sorrise, osservando ancora una volta tutto il mio corpo. "Sei bellissima, Harry è stato fortunato a trovarti."

Le prime cose che mi vennero in mente furono: 1- Non sapevano del mio rapimento.
2- Zayn era già fidanzato, da quanto mi aveva detto Niall.
Abbozzai ad un sorriso, almeno loro erano dolci, in confronto ad Harry. "Tu pensi davvero?" Mi guardai anche io. "Certo." Se ne andò. Feci una smorfia quando in dubbio mi toccai la guancia alla quale la sera prima Harry aveva tirato uno schiaffo. Me la osservai da più vicino nello specchio della stanza. Era più colorita rispetto all'altra e doleva ancora, se la punzecchiavo. Qualcuno mi mise le mani davanti agli occhi, portandomi lentamente indietro. Poi si fermò, le sue mani passarono dagli occhi alla mia vita, che venne abbracciata. Potevo sentire i riccioli di Harry solleticarmi la spalla destra e parte del collo. Aprii gli occhi, osservando allo specchio il nostro riflesso, il mio e il suo.

"Cosa vedi?" Mi sussurrò all'orecchio, la sua voce era roca e pensai davvero che le gambe potessero cedere da un momento all'altro. "Tu ed io," risposi, "una io distrutta da te che sei troppo orgoglioso di te stesso per abbassarti al mio livello." Sospirai.
"Io vedo noi, così uguali eppure così diversi." Mi lasciò un bacio sulla guancia. "Io non sono troppo orgoglioso per abbassarmi ai tuoi livelli, sei tu troppo debole per raggiungermi, piccola." Questa frase mi scandalizzò leggermente, ma non ci feci molto caso.

[...]

Salii al secondo piano, anche se in pratica non c'era nessuno, poiché la gente preferiva il piano di sotto, io, insomma...mi sentivo a disagio, non avrei dovuto esserci. La musica era carina, davvero, ma era il fatto di essere stata rapita che mi turbava.
Vidi Louis raggiungermi. "Entra nella stanza." Mi ordinò freddo, così feci. Sorrise, come se fosse venuto a conoscenza di qualcosa. "Tu non dovresti essere qui." Pensai si stesse riferendo al fatto che Harry mi avesse rapita. Feci un passo indietro, mentre lui uno in avanti. "Tu sei spaventata, no, sei terrorizzata da chiunque, qui." Feci un altro passo indietro, ma lui ne fece due in avanti, raggiungemdomi quasi. "Sei tanto terrorizzata che non reagiresti a niente." Scontrai contro il muro, mentre lui mi raggiunse definitivamente.

Si avvicinò lentamente al mio viso, per poi premere violentemente la sua bocca sulla mia. Rimasi immobile, ero scioccata, e aveva ragione lui. Senza nemmeno chiedere l'accesso infilò con veemenza la sua lingua nella mia bocca, mentre stringeva i miei fianchi. Louis non era così. Si staccò e mi disse di sedermi sul letto, subito pensai male, ma lo feci comunque.

[...]

"Capito? Harry ci tiene a te, è felice dopo anni! Ha avuto un paio di ragazze ma lo hanno dilaniato, deluso e gli hanno spezzato il cuore. Oh, ma tu sei diversa. Cloe ascoltami," mi prese le mani, "ti prego, apriti con lui, fallo sorridere, fallo sentire felice." Louis mi stava facendo un discorso.
"Okay, ma che c'entrava il bacio?" Scuotei la testa. "Oh dai era un bacio innocuo, non importa. Promettimi che lo farai. Promettimelo." Mi guardò negli occhi. Adesso avevo capito. Lui mi aspettava, lui mi stava aspettando. Io gli piacevo davvero, ero davvero importante per lui, solo non volevo guardare in faccia la realtà. Ero io lo stesso ostacolo che impediva ad Harry di arrivare a me. Tornai a guardare Louis negli occhi. "Lo prometto."

OKAY, UN MINIMO SPAZIO ANCHE A 'ME'.

W.S. : La maggior parte che sono incazzate con Zayn almeno quanto lo è Louis (non crediateche io non abbia avuto istinti omicidi verso il pakistano) penseranno "Ma perché c'è Zayn? Che pezzo di caccola che è stata la scrittrice ad avercelo messo."

Bene, pubblicherò tra poco una piccola spiegazione, perché mi sembra giusto spiegarvelo.

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora