XV

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Chapter fifteen: "Don't cover my sign on your body. Never."

Ero sicura che mi avesse torturato la pelle solo per piacere, invece, poiché mi aveva appena chiesto di lasciare su di lui il mio segno, gli importava davvero di me. Forse...non era pronto ancora a dirmi un ti amo dopo tutto ciò che aveva subito nelle relazioni precedenti, tutto qui. Mi girai verso di lui, guardandolo negli occhi. Si sdraiò lentamente, per agevolare la mia posizione, visto che era più alto di me. Lo seguii, stendendomi sopra di lui. Guardai un punto del collo, dove decisi di lavorare. "Sicuro?" Lo guardai. Mi sorrise, dandomi un veloce bacio. "Diamine, sì!" Concluse.
Si poteva notare tutta la sua eccitazione. Mi fermai un attimo. "Altre ti hanno mai fatto questo?" Alludevo al lasciare un segno sul collo.

Scosse la testa. "No." Sospirò.
"E tu hai mai fatto tua una ragazza che non sia io?" Probabilmente sì, pensai. "Sei la prima a cui l'ho voluto fare veramente." Gli sorrisi.
Mi avvicinai al suo collo, volevo essere l'unica a lasciargli un mio segno, e volevo farglielo ricordare. Cominciai a baciargli la mascella, ci passai più volte la lingua, lo sentii deglutire. Cominciai a succhiare con avidità, lo sentii gemere. Portai una mano sui suoi capelli, tirandoli leggermente. Continuai il mio lavoro insistente, fino a che pensai potesse bastare, in fondo era la sua prima volta. Terminato il lavoro soffiai anche io sulla mascella, notando il rossore. Baciai e leccai un'ultima volta il suo collo, non curandomi dei suoi lamenti. E sì, cazzo se lo amavo. E anche tanto. Avrei voluto bisbigliarglielo, magari mentre dormiva, magari mentre si stava per addormentare. O magari dopo una sua frase perversa. Magari mentre avremmo fatto l'amore, magari mentre stavamo per dividerci per sempre.

Volevo dirgli ciò che provavo, ma per paura di non essere ricambiata dimostrai il mio affetto solo tramite le mie azioni, che lui avesse colto i miei segni o meno, in entrambi i casi non faceva passi verso di me. Ma facevo l'indifferente sotto i suoi occhi, lui era sempre rimasto Harry Edward Styles il rapitore, nei miei atteggiamenti. Non mi potevo permettere di accettare questa situazione, insomma dai era ridicolo che io mi fossi innamorata di lui!
E la serata era bella, lui, il cielo, il vento, la natura, quella sera tutto aveva una nota più dolce. Ma nonostante tutto non potevo amarlo.

E se tutto questo non fosse reale? Mi toccai il collo, come per assicurarmi che tutto ciò che era appena successo fosse reale: non appena sentii pizzicarmi il fondo del collo, mi calmai. "Non coprire la mia firma sul tuo corpo. Mai." Mi diede un piccolo bacio sulla mano, prima di spostarla dal collo. Mi accoccolai sulla sua spalla, un po' per vedere la sua reazione, un po' per stargli più vicino. Riuscivo a sentire il suo battito, che accellerò di qualcosa non appena mi cinse la vita e io poggiai la mano sul suo petto. "Sai, con te il mondo non è uguale." Mi strinse ancora. "È tutto più...magico." Si voltò verso di me, come feci anche io. I nostri nasi si sfioravano, i nostri respiri si incontravano, i nostri occhi si guardavano e le nostre bocche si desideravano. "Con te, tutto resiste." Mi sussurrò, poco prima di darmi un bacio. Di nuovo con foga, di nuovo con la lingua. E per quanto io mi potevo godere i suoi baci e il suo tocco, ebbi solo altre conferme negative. Avrei preferito il bacio casto, avrebbe voluto dire che lui sapeva resistere all'attrazione fisica.

Prese una mia gamba e la portò in mezzo alle sue, come se avesse bisogno di un abbraccio completo. "Harry, tu sai cosa sia l'amore?" Lo guardai, in una frazione di secondo mi venne in mente che in questo modo gli avevo mostrato i miei punti deboli. "Cioè, io non credo di saperlo. Ho solo diciannove anni in fondo, non posso sapere tutto della vita, no?" Gli sorrisi. "Io ho una vaga idea di cosa sia. Nei miei anni in cui ho amato mi è capitato di tutto. Credo sia quando sei pronto a sacrificarti per una persona che ami, dargli tutto ciò che hai anche se non hai niente. Renderla felice anche se non compromette te nella sua vita. E poi, quando ti innamori," allacciò le sue dita alle mie, "oh, è bellissimo innamorarsi. Senti le farfalle nello stomaco, hai solo un determinato pensiero, che non ti si toglie dalla testa," sorrise, "a volte mi è capitato di non mangiare perché ero innamorato, a volte di non dormire, a volte di fermarmi e pensare 'E se lei non volesse? E se io ai suoi occhi fossi solo una brutta persona?' Beh, poi si capirà. L'amore è il miglior sogno se ami e sei amato, ma il peggior incubo se ami incondizionatamente e non sei amato davvero." Sembrava aver letto i miei pensieri come un libro aperto.

Forse Louis aveva ragione. Volevo sapere di più sul passato di Harry, ma l'avrei fatto solo quando sarei stata anche io pronta a raccontare il mio. Per quanto ne potesse sapere dai miei documenti non avrebbe mai saputo del mio passato, se non per mano mia.
"Dormiamo...qui?" Chiesi. "Se vuoi dormire insieme a me sì." Pensai alle nostre dita allacciate, ai nostri sguardi persi uno nell'altro. Non dire sì, non dire , non dire sì. "Sì." Gli sorrisi imbarazzata, per la lotta appena avuta con me stessa, come se lui avesse potuto assistere. In quel momento sinceramente avrei preferito stare da sola, a rimuginare sui fatti, magari ne sarebbe uscita una conclusione. Magari mi sarei rassegnata al fatto che io non amavo Harry e non avrei dovuto mai più pensarlo.

Perché insomma, in questa storia era stato lui a ferirmi, a dilaniarmi e a distruggermi. E le persone non stanno con le persone che le feriscono. E io non dovevo stare con Harry. E forse per una volta non avrei mantenuto la promessa di Louis, ma chi se ne frega. Loro non sapevano ciò che lui mi aveva fatto e ciò che provavo. Forse io ero il suo tutto perché lui non aveva niente, e in quanto non aveva niente o sarei stata troppo lontana per essere raggiunta, o semplicemente mi aveva raggiunta, ed ero diventata automaticamente il suo tutto. Probabilmente era più plausibile la seconda possibilità, siccome era riuscito a baciarmi. Però io lo avevo fatto mio, e lui mi aveva fatta sua. "Dici che ci saremo anche noi, un giorno, lassù?" Mi disse, indicando il cielo e causandomi brividi che percorsero tutto il corpo.

W.S. : Ho fatto un aggiornamento in più solo (capitolo oltretutto dolcissimo) per CatsLikeFish e la sua storia, che ho finito di leggere dieci minuti fa e che mi ha fatta altamente commuovere. Questo è per te bella❤

Capitolo dolce? Commentate!

Succederanno un bel po' di casini, tra tutti, quindi tenetevi saldi, stiamo salendo su quella che poi porterà alla discesa in picchiata verticale del Black Hole (o forse Oblivion? Non mi ricordo, comunque sta a Gardaland).

State tranquille, vi avviserò quando sarà il momento di reggersi.

xoxo

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora