XXVII

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Chapter twenty-seven: "And now look at me, look at me while I fuck your girlfriend!"

Capitolo dedicato a bestdrugever (la foto è per te)

"Sveglia bellezza, fai colazione!"
E chi dormiva con Harry in testa?

Mi alzai di scatto, la testa cominciò a girarmi e così piombai sul letto.
"Sappiamo stare in piedi o..."

Si buttò al mio fianco.
"Sei già pronta per farlo?"

Mi alzai di scatto.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua, per caso?"

O forse non voglio parlare con te.

Scesi in cucina.
"Parla, Cloe."

Aprii il frigo in cerca di una qualsiasi cosa di commestibile.
Presi uno yogurt, fortunatamente non scaduto.

Lo poggiai sul tavolo.
Cercai un cucchiaio.

Ora erano così impassibili i miei giorni.

Tre, tre fottutissimi giorni ero rimasta senza Harry.

Da tre fottutissimi giorni ero con questo maniaco.

Mi prese per il collo e mi sbattè contro un muro. "Ho detto parla!"
Gridò.

Si avvicinò al mio viso, ridendo pazzamente.
"In fondo, ti ho risparmiato per tre giorni. Devi essermene grato, che io non ti abbia ancora toccata."

Lo guardai impassibile.
"Non c'è niente da dire."

Lasciò andare la presa sul mio collo e tornai al tavolo, dopo averlo guardato per molti istanti.

Era il Martedì della terza settimana.

Non ci potevo credere che Harry era riuscito a strapparmi il cuore in due settimane.

E non ci potevo credere che in due settimane William mi aveva fatto visita tre volte, già. Una tragedia.

Iniziai a mangiare il mio yogurt.
Sapeva di fragola, o forse frutti di bosco.

Ma che importanza aveva quando Harry era in serio pericolo?

Naturalmente William mi aveva mentito, quando mi aveva detto che Harry ne sarebbe uscito illeso.

Ma nel caso in cui non stesse mentendo, io non avrei comunque partecipato ai suoi giochi, se spera che io ne ricavi beneficio, beh, se lo può scordare.

"Che hai da guardare?"
Mi riportò al mondo reale.

"Touche."

Mi sorrise.
"Sei sfrontata."

"Me la so cavare."
Uno a zero per me.

"Dimmi un po', tu ed Harry cosa siete?"
Uno a uno.

"Affari nostri."

"Scommetto che non ti ha nemmeno toccata."
Due a uno, cazzo.

"E chi te lo ha detto? Chi ti ha detto che invece io e lui non lo abbiamo già fatto?"
Sembrò essere un po' dubbioso.
Due a due.

Sorrise.
"Stai mentendo. Lo so."

Lo guardai per secondi, forse minuti.
Tre a due.

"Oh fanculo!"
Buttai lo yogurt mezzo pieno nella spazzatura e lanciai il cucchiaio nel lavandino.

Uscii dalla cucina colpendo con la mia spalla destra la sua sinistra, mentre un sorriso vittorioso cresceva sul suo volto.

Tornai in camera e mi stesi sul letto.
"È possibile che tu voglia sempre dormire?"

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora