LXVII

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Chapter sixty-seven: "You're mad."

La porta si apre di colpo, l'uomo entra mentre la ragazza legata alla sedia sta lentamente tagliando la corda che le tiene stretti i polsi. Lui tira fuori un coltello, ridendo malamente e dicendo frasi agghiaccianti, per spaventarla ancora di più.
Lei, nonostante sia nel panico, continua a tagliare, lui avvicina la lama al collo della donna.
La fortuna però la assiste e le corde finalmente si spezzano, e comincia la lotta.

Niall si strinse a me.
Louis si copriva gli occhi e, quando si accorgeva che lo stavo guardando, faceva finta di strizzarsi gli occhi e mi sussurrava qualcosa come "Che noia mortale."

Quando la donna si liberò, gli scaricò qualche serie di pugni, prendendo in mano la situazione. Io sorrisi.

Poi però lui riuscì a fermarla, mettendola di nuovo in trappola.

Dietro arriva l'amante, un poliziotto, e comincia anche lui a prenderlo a pugni. Io, presa dal film, urlo.
"Vai Herb (nome del poliziotto), uccidi quel bastardo!"

Vanno avanti senza che nessuno dei due vinca e nessuno dei due sia vinto.
"Ammazzalo, rompigli il collo, colpiscilo con una lama, fai qualcosa!"

Il killer prende un coltello e cerca di colpirlo, ma finiscono uno sopra l'altro (non pensate male) mentre cercano di pugnalarsi a vicenda con quel coltello.
"Ma muori sotto un tir, stronzo."

Sentii improvvisamente Niall sotto di me toccarmi più volte, e tornai nel mondo reale, seduta sul divano di casa mia, con lo sguardo di quattro ragazzi puntato su di me.

Liam e Zayn sembravano piuttosto confusi, Niall sussurrò "Mi fa quasi paura." e Louis aveva la mascella letteralmente spalancata.

"Già," Commentò Zayn, "fa quasi paura."

"Scusate, mi lascio prendere la mano." Sorrisi arrossendo leggermente.

"E la bocca." Aggiunse Lou.

"Attento a come parli, nano."
Sorrisi. "Tra cinque giorni è il tuo compleanno, potrei farti un bel regalino."

Lui mi guardò con un'espressione leggermente sorpresa. "Ehm vi correggo: fa paura."

"È vero Lou, tra cinque giorni è il tuo compleanno!" Esclamò Niall.

"Io so già cosa prenderti!" Asserì ancora il biondo, abbracciandolo.

Io sospirai. "Già, cinque giorni."

Uh giusto, voi non sapete: nello stesso giorno in cui Louis avrebbe compiuto gli anni, ci sarebbe stato il processo per la denuncia fatta contro Harry.

"Dai non prendertela Cloe, andrà tutto bene!" Tentò di rassicurarmi Liam.
Niall mi accarezzò la spalla. "Stai tranquilla, si risolverà nel migliore dei modi."

Sorrisi, alzando lo sguardo. "Certo."

[...]

Ero di nuovo sola, era l'ora di cena e i ragazzi erano stati tutto il giorno con me. Sono divertenti.

Avevo abbandonato l'idea di cucinare e di mangiare, ero in pensiero e il mio stomaco si era chiuso. Il telefono mi vibrò, e io guardai lo schermo: Harry mi aveva scritto.

Da Harry:
Ciao piccola, mi hanno ridato il cellulare dato che non hanno trovato niente di rilevante. Come stai?

A Harry:
Mi manchi.

Da Harry:
Non hai risposto alla mia domanda.

Sorrisi, guardando lo schermo. Oltretutto non sapevo neppure cosa rispondere.
Il telefono vibrò ancora una volta.

Da Harry:
Ho capito, ti chiamo.

Sorrisi di nuovo. Incredibile quanto lui mi facesse stare bene anche solo con quattro parole inviate da un cellulare lontano da me.

Quando apparse il suo numero sullo schermo, e la nostra foto come contatto, mi fermai un attimo a guardarla.

Lui sorrideva, facendo spuntare quei denti bianchi, mentre scattava la foto. Io invece guardavo le sue guance, mentre con un dito gli toccavo le fossette. Lasciando poi stare la mia faccia, che era orribile perché non stavo guardando la fotocamera né sorridevo, la foto in sé era bella.

Mi ricordo ancora cosa accadde dopo. Una seconda foto più...mossa.

Dopo quello scatto, dove io mi accorsi solo dopo il click del telefono di essere stata fotografata, ripresi Harry, dicendogli "Ehi, non farlo più!"
Lui rise, probabilmente per la mia espressione, e mi baciò. Nel contempo però perse l'equilibrio e cadendo per terra (eravamo seduti sul letto, io ero in braccio a lui). Per cui scattò la foto nell'esatto momento in cui eravamo a terra con le labbra unite.
È stato divertente, e quanto abbiamo riso dopo!

"Cloe, piccola, tutto bene?"
Solo con la voce di Harry mi risvegliai dai ricordi. Avevo accettato la chiamata.

"Certo, Harry." Mi lasciai andare sul divano, coccolata dal melodioso suono proveniente dalla sua bocca.

"Vorrei abbracciarti, se fossi lì con te." Rise nel bel mezzo della frase. Sembrava quasi malinconico.
"Mi manchi anche tu." Sussurrai.

Sentii un respiro mentre Harry diceva qualcosa. "Harry aspetta aspetta aspetta. Sei stato tu a sospirare?"

Lui confuso disse "Uhm, ma non sei stata tu?"

Mi si fermò un attimo il cuore. "Harry, qualcuno ci sta spiando."

CAPITOLO COMPLETAMENTE INVENTATO.

Non sapevo cosa metterci alla fine, sorry.

E comunque in questi giorni che ho potuto, ho pensato molto ad un sequel...eee sono arrivata all (pff) conclusione che si può fare, ma sarebbe una storia un po' più umoristica (?)

Cioè, un po' come Sex Tape (non la trama, ma il genere di storia).

Boh, ditemi voi...

(vi ricordo che questo capitolo l'ho scritto all'insaputa di tutti [ho preso il telefono all'insaputa dei miei], perciò shh)

Sì, sarebbe sequestrato :(

Alla prossima (se riesco ad aggiornare presto [piango])

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora