XL

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Chapter forty: "Cloe, it's time to tell you the truth."

[Vi ho lasciato una foto figa perché leggiamo lo spazio autrice, perciò non deludetemi, okay?!]

Louis entrò in casa.
"Cloe."
Sorrise.

Anche io lo salutai.

"Sai, Harry è distrutto."
Guardò per terra.

Mi sedetti sul divano.
"Non è l'unico che soffre, in questo momento."

"Non capisco perché non possiate stare insieme, se vi amate."
Mi poggiò una mano sulla gamba, mentre le sue parole calme rimbombavano nelle mie orecchie.

Non capivo come riuscisse ad essere così calmo.

"Tu non sai cosa ho passato né cosa sto passando."
Mi scostai da lui e tolsi la sua mano dalla mia gamba.

Lui non poteva capire.

Nessuno poteva capire.

"Sì che so cosa vuoi dire."
Si alzò.

Lo guardai con curiosità.
"T-tu...tu sai...davvero?"

"Sì. Harry ti ha rapita."
Era ritornato calmo, e si avvicinava lentamente a me.

Mi faceva angoscia, quasi paura.

Indietreggiai, mentre un deja-vú mi venne in mente, precisamente prima dell'inizio di tutto.

Prima di essere colpita al cuore.

Prima che lui mi colpisse al cuore.

Sorrise.

"E va bene. È tutto giusto."
Si avvicinò ancora.

Avevo paura di lui, ma le mie gambe erano come incollate al terreno.

"C-cosa stai dicendo?"
La mia voce era bassa e intimorita.

Perché, a volte, era così strano?

"Dico la verità Cloe. Harry ti ha rapita e ha fatto bene. È giusto che tu soffra."
Le sue parole avevano una superficialità e una calma così disarmante che mi ritrovai a piangere.

Niente era giusto.

Mi si avvicinò ancora, finché non scontrai contro la superficie di legno freddo di un armadio.

"L-Louis...m-mi fai paura..."
Lo avvisai, confidando nella speranza che, avvertendolo, si sarebbe calmato.

"Lui ha sofferto. Tu adesso devi soffrire."
Fu di nuovo davanti a me.

Sorrise, un sorriso innocente.

In quel momento mi sfiorò la mente il pensiero che Louis fosse pazzo.

Mi accarezzò la guancia.

In questo invece che tutto era impossibile.

"Harry avrà la sua rivincita, Cloe."

Respirai alzandomi di scatto.

La mia fronte era cosparsa da un leggero velo di sudore.

Cosa era successo?

La testa cominciò a pulsare, mentre l'immagine che stavo guardando si schiarì, facendomi vedere la sala di Niall.

Era tutto un sogno, tranne il mal di testa.

Quello era vero, e si sentiva.

Mi alzai e andai in bagno a sciacquarmi la faccia.

Respirai facendo tornare i battiti a velocità normale.

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora