XLIII

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Chapter forty-three: "Since when are you allowed to kiss me whenever you want?"

"Che c'è?"
Replicò.

"Io?! Niente! Ma...non arrivava Giovedì?"

"No! Torna ancora prima! Ah, i buoni capi di oggi!"
Sorrise.

Magari anche Nick, in futuro, sarebbe stato gentile -e non imbarazzante- con me.

Ma adesso, la priorità, era sbrogliare la situazione con questa presunta Gemma.

Sospirai.
"Niall non mi s-"

"Dai, vai a vestirti!"
Si alzò in piedi e si stiracchiò.

Alzai un dito per replicare, ma subito dopo lo tirai giù. Era inutile lottare con Niall.

"Eddai! Sbrigati!"
Niall gridò dal piano di sotto.

"Niall non mi sento bene!"
Gli urlai contro, incontrare la pseudo ragazza di Harry era l'ultima cosa che volevo fare.

Mi avrebbe fatto solamente soffrire.

Raramente mi rendevo conto di quanto avessi sofferto per causa di Harry in questi giorni.

Sembrava quasi che fossimo amici da tempo.

Invece mi aveva rapita.

"Non ti sento! Vieni in macchina!"
Mi rispose Niall chiudendo la porta d'ingresso.

Sbuffai ancora, scendendo le scale e raggiungendo il biondo.

"Cosa? E tu ti vesti così?! Devi farle buona impressione! Non puoi andare con quei pantaloni che, peraltro, sottolineano ancora di più la tua quasi-anoressia, è come se andassi in giro e le tue gambe urlassero Ehi guardateci, siamo magre! Inoltre-"

"Ho capito, vado a mettermi un qualcosa di più femminile."
Lo fermai.

"Sii donna, altrimenti vengo su io!"

Negai con la testa, mentre mi recavo nella mia stanza.
"Assomigli ad uno stilista gay, smettila o seriamente dormirai fuori stanotte!"

"Ma...okay..."
Sorrisi.

Lo avevo fatto stare zitto.
1 a 0 per Cloe.

Mi cambiai, mettendomi peraltro un vestito e delle scarpe scomode, e tornai da Niall.

E conosciamo questa Gemma!

[...]

"Ragazzi!"
Il biondo varcò la soglia dell'abitazione di Harry.

Era da un po' che non entravo in questa casa, ma ne ricordavo perfettamente ogni minimo dettaglio.

Tutti i ragazzi erano seduti sui divani del salotto, parlando tranquillamente tra di loro.
"Ehi!"

Ci salutarono.

"Cloe! Da quanto tempo non ti vedo!"
Mi abbracciò Louis.

Ricordai quella sera in cui, mezza ubriaca, raccontai a Zayn, Liam e Niall di quando Louis, alla festa, mi aveva baciata.

Osservai i volti di questi tre: niente.

Forse non si ricordavano perché avevano il cervello troppo impregnato di alcol per accorgersi che ero una disperata finita in modo alquanto strano in una situazione simile.

Ma forse era meglio così.

"Gemma sta per arrivare-"
Disse Harry venendo in sala a passi svelti. Quando mi vide si bloccò.

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora