LXI

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Chapter sixty-one: "A really small Christmas tree, huh."

[Ceh ma io lo stupro.]

Sbadigliai, strisciando le mie pantofole contro il pavimento e dirigendomi in cucina.

Con gli occhi semichiusi dal sonno, aprii uno sportello per prendere la scatola delle capsule per il caffè.
Ce n'erano ancora quattro, avrei fatto un salto al supermercato il giorno dopo.

Il mio pigiama, composto da pantaloni grigi di una tuta a caso -che peraltro non mi fasciavano nemmeno le gambe, perché mi stavano un po' grandi-, e una canottiera, non soddisfavano sufficientemente il mio bisogno di calore, per cui mi presi una felpa.

In poche parole, avevo freddo.

Tornai a fare il caffè, quando un mento si poggiò sulla mia spalla e due braccia mi circondarono la vita. "Buongiorno piccola."

Oh giusto, piccolo particolare: dato che il riccio si era distrutto casa, fino al momento in cui non l'avrebbero messa a posto, sarebbe rimasto da me.

"Buongiorno." Sorrisi, mentre l'odore della caffeina si spargeva nell'aria. "Ne vuoi un po'?" Gli chiesi, mentre lui annuì.

Mi lasciò un bacio su una spalla dalla quale la felpa era scesa, lasciandola scoperta, e si andò a sedere a tavola.

Mi sorrise mentre gli passavo la tazza. "Cosa c'è?" Replicai, vedendo la sua espressione.

Lui sorrise ancora di più. "Ho una grande idea."
Mi coprii il volto. "Dimmi."

"Allora, tu oggi ti metti quel completo che ho visto in camera tua-"

"Hai sbirciato nei miei cassetti?" Urlai, fingendomi arrabbiata. Lui rise scuotendo la testa. "Sì."

"Quel completo di orsetti," Continuò.

"Ah quindi la maglia e i pantaloni, pensavo stessi pensando di farmi girare per casa in intimo." Risi.

"Sì così poi non esci più di casa per due mesi." Roteò gli occhi.

"Io invece mi vesto tutto di rosso come babbo natale, se non si fosse capito, e facciamo l'albero." Mi guardò sorridendo.

Io tra poco mi sarei sdraiata sul tavolo dal ridere, ma mi limitai a sbellicarmi sulla sedia. "Sei, sei fantastico Harry!" Asserii, ridendo.

"È o è una buona idea?"

"Non...non l'ho mai fatto!" Ammisi, mi piaceva come idea.

"Allora forza!" Disse lui, bevendo il caffè in un sorso.

"No Harry, quella è la parte finale e non va al centro!" Risi, mentre lui poggiava e prendeva la parte centrale dell'albero.

Non mi sono mai piaciuti quelli veri, perché ogni anno li avrei dovuti cambiare, così ne presi uno diviso in tre parti e finto, molto più pratico.
Bloccò le chiusure del tubo che collegava le tre parti dell'albero e si allontanò, mettendosi al mio fianco.

"Davvero un piccolo albero, uh." Disse guardandolo.

"Pensavo che i giganti vedessero piccole le cose che per me sono grandi." Sorrisi. "Pronto a beccarti degli schiaffi dai rami di questo coso?"

Lui annuì, guardando l'albero con tono di sfida. "E pronto anche ad un tappeto di...quei peli?"

Mi guardò. "Si vede proprio che odi questo albero."

"Già."

Ci avvicinammo e cominciammo ad aprire i rami dell'albero, dividendocelo a metà e facendo una gara a chi avrebbe finito prima. "Ti manca quello!" Risi, indicandogli un ramo basso.

Lui si allontanò, soddisfatto. Peccato che io avessi già finito. Lo guardai. Continuava a ridere!

"No scusa, perché ridi se ho vinto io?"

Lui mi guardò maliziosamente. "Te ne manca uno lassù." Mi girai di scatto.

Bruciamo gli alberi di Natale.

Mi avvicinai, alzandomi in punte per arrivarci. Ma non ci arrivavo, pff, ovvio.

Bruciamo gli alberi di Natale parte 2.

Sentii il corpo di Harry dietro di me, e mi girai, vedendolo tutto intenzionato a tirare giù il mio ramo. Poi mi guardò, una volta fatto, tenendo comunque le braccia su quel ramo, che odio.

"Almeno al mio viso riesci ad arrivarci?" Ironizzò, portando lo sguardo assieme alla testa al soffitto.

Era una mossa sleale, però.

Mi imbronciai cercando di arrivarci, ma neppure saltando ci arrivavo.

Mi correggo: bruciamo i giganti. E gli alberi.

Lui sorrise vedendo i miei svariati tentativi vani, e solo a quel punto abbassò lentamente la testa, fino a far unire le nostre labbra.

Sembravo come un bambino che voleva un gioco, che fa di tutto pur di riceverlo, e quando lo ha sta zitto e buono in disparte a giocarci.

Harry tirò giù le braccia, circondandomi i fianchi. Mentre le nostre lingue danzavano, la sua stretta si fece più forte, e io ne approfittai per saltargli in braccio.

Mi arrampicai, in pratica, su di lui, fino ad arrivare con le spalle al suo collo. Lui mi portò sul divano, dove si sdraiò, continuando a baciarmi.

"Gigante a terra!" Esclamai una volta che le nostra labbra non erano più a contatto.

Lui rise e io appoggiai la testa sul suo petto, ascoltando il battito del suo cuore. Nel frattempo osservavo tutti i suoi tatuaggi sulle braccia. "Ti piacciono?" Mi chiese, passandomi dolcemente la mano tra i capelli.

"Te li bacerei uno ad uno." Sorrisi, chiudendo gli occhi.

"Beh, non te lo sto impedendo." Battei una mano sul suo petto. "Ehi, lo hai detto tu." Rise.

Il campanello suonò. "Aspetti qualcuno?" Chiese Harry.

"No, chi sarà a quest'ora?"
Andai ad aprire.

Mi ritrovai in due secondi una decina di poliziotti in casa, che giravano e urlavano. "Signora sta bene?" Mi chiese uno.

Io mi guardai intorno. "Sì ma...cosa succede?"

Intanto sentii dall'altra parte della stanza un poliziotto che parlava con Harry.

"Signor Styles lei è in arresto per sequestro di persona. È stata sporta denuncia dal signor William Mill. Tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale." Venne portato via.

"Ma cos...cosa fate al mio Harry?!" Lo difesi, con la voce che tremava e gli occhi lucidi.

Non potevano portarmelo via, non una millesima volta.

Un poliziotto si avvicinò a me. "Signorina Ray stia tranquilla, ora è tutto finito."

TAN TAN TAN!

Vi ricordate il pezzo che dicevo fondamentale affinché questa storia non diventi Beautiful 2?
Ecco, è questa.

Will si è mosso.

Ma non era uscito dalla storia?

Per la protagonista sì, ma a livello della storia no. Si è solo nascosto.

Cosa succederà?
Scoprit....okay no così è davvero Beautiful 2.

Spero vi piaccia, commentate mi raccomando!
Alla prossima, baci. ❤

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora