XVIII

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Chapter eighteen: "Louis I need you."

Scaricatevi 'Let Her Go' dei Passenger, vi servirà più avanti ;)

Silenzi. Troppi silenzi da sopportare. Avevo troppi pensieri nella testa, troppi problemi sulle spalle per parlargli. Era Venerdì, ed io e Harry non ci rivolgevamo più la parola. E questa cosa mi distruggeva. Mi distruggeva il fatto che io stessi pian piano rialzando il muro intorno a me, che presto sarebbe tornato tutto come agli inizi, solo con più dolore.

Volevo tornare a casa. Volevo stare con Harry. Volevo non averlo mai conosciuto. Volevo conoscere tutto su di lui. Volevo poterlo odiare, e invece lo amavo. Ero davvero combattuta. Era una guerra tra me stessa che non avrei mai vinto. Se questi giorni mi avevano insegnato qualcosa, era quanto fosse doloroso stare accanto ad una persona che non capisce i tuoi silenzi.

Avrei voluto farmi scivolare tutto addosso, ma quel tutto sembrava petrolio e rimaneva attaccato alla mia pelle in modo insistente. Forse ero io che credevo ogni cosa petrolio, forse ero io il problema. Ma se ero io il problema allora avrei dovuto portarmi sulle spalle per tutta la vita.

"Hai fame?" La sua voce atona non lasciò trasparire emozioni, come se stesse parlando con un pezzo di carne senza sentimenti. Scossi leggermente la testa, ero sovrappensiero e non riuscivo a mangiare con Harry in testa. "A volte mi è capitato di non mangiare." Furono le parole che mi vennero in mente riguardo al fatto di cosa fosse l'amore.

Mi guardò per qualche istante, per poi sbuffare e uscire dall'auto. Sì, stavamo tornando a casa sua. Avevo bisogno di dormire, altrimenti tutto mi avrebbe schiacciato. Così chiusi gli occhi, e Morfeo mi prese e mi portò con sé, lontano da tutti. Perfino lontano da lui.

[...]

Louis entrò in casa Venerdì pomeriggio, e Harry non c'era. "C'è qualcuno in casa?" Urlò, mentre io gli andai incontro. "Louis ho bisogno di te."
"Harry?" Si guardò un po' intorno, per poi tornare ai miei occhi. "Non lo so." Alzai le spalle. "È solo uscito. Non parliamo più." Louis mi squadrò da capo a piedi, per poi parlare. "Dimmi tutto."

Ci sedemmo e io iniziai a raccontare. "Vedi, pochi giorni fa, Mercoledì mattina, verso le due, mi sono svegliata e ho trovato un biglietto di Harry. Così ho seguito le informazioni e sono andata alla collinetta dall'abete. Era tutto così perfetto, così...dannatamente giusto, ma poi, l'ho perso. Ho sentito che parlando al telefono con una ragazza ha detto 'ti amo', e io l'ho respinto. È tutto sbagliato Louis, forse dovrei sparire dalla sua vit-"

"No."
Mi fissò con sguardo impassibile.
"Lui ti ama. Lo so, non ho mai visto Harry così felice con una ragazza."

"Ma se invece fossi...io?"
Gli riferì i miei dubbi.
"Se lo ami, cambia per lui, devi essere trasparente con lui."
Ma lui è un vetro nero per me.

Chiusi gli occhi. Sentii lo scrosciare dell'acqua fuori. Harry si bagnerà se non torna.
"Louis, i miei pensieri sono sempre rivolti verso di lui, ma non riesco a stargli vicino sapendo che ha detto ad un'altra ragazza che la ama!"

Lui sembrò pensare. Una scusa, un motivo valido, una causa? Non mi importava ciò che avrebbe detto, tutto quello che c'era da dire lo aveva detto Harry per telefono, e non a me.
"Forse è solo in una situazione un po'...come dire...complicata?"
Ci hai provato, Tomlinson.

"Complicata? Bastava dirmelo se non era innamorato di me!"
Ritenta Louis, sarai più fortunato.
Incrociai le braccia, aspettando una sua risposta.

"Magari è insicuro, vuoi che io gli parli?"
Fissai la porta.
"No, lui non sa il perché io mi sia arrabbiata così di colpo."

"Vuoi venire a stare un po' da me mentre ci pensi?" Mi guarda negli occhi.
Già meglio.

"Forse...mi aiuterebbe a pensare."
Gli sorrisi.
Pensavo che non vedere più Harry per un po' di tempo sarebbe equivalso a non pensarlo più, e a non amarlo più.

E in fondo non sembrava una cattiva idea, no?

"Allora aspettiamo che arrivi Harry, così poi lo informiamo e, se lui acconsente, verrai a stare un po' da Niall."
Ma cos...?
"Avevi detto che sarei venuta a stare da te!" Gesticolai con le mani.

"Cambio di programma, io non ho letti per gli ospiti. Niall sì."
Sospirai, alla fine anche Niall mi andava bene, anche se probabilmente mi avrebbe torturata per farmi mangiare di più.

Pensai a Harry. A lui tutto questo sarebbe andato bene?
Probabilmente no, ma Louis gli avrebbe fatto cambiare opinione.

"Non lo so Louis, non mi ha mai detto un 'ti amo'." Sospirai.
La mia affermazione detta così di punto in bianco lo prese leggermente impreparato. Si girò verso di me.

"Cloe, Harry ha avuto solo prove negative in amore! Ci credo che non è sicuro! Nemmeno io lo sarei, magari è solo insicuro che tu sia come tutte le altre!"
Okay, adesso calmati.

"Ma capirà che tu sei diversa, ha paura di cadere e farsi male, come è successo con altre ragazze, che vedendolo si sono spostate, facendogli prendere una bella botta. Invece tu lo prenderai al volo, facendolo sorridere perché avrà vinto l'amore e la paura stessa faccia a faccia, ad un palmo dal naso. Cloe, lo sento, tu lo ami."
No, smettila!

In quel momento farmi male e resistere sarebbe stato più facile che distruggersi lentamente e coscientemente. Avrei voluto gridare al mondo la mia storia, sarei rinata e anche io avrei vinto le mie paure, proprio come Harry. Harry era il mio veleno, ciò che mi faceva stare male, ma era anche la mia cura, ciò che mi faceva resistere. E io continuavo ad avere bisogno di lui, per rimanere malata ma per curarmi. Lui aveva bisogno di me come io di lui.

Ma non sapevo niente su Harry, neppure lui stesso sapeva niente della realtà tra me ed Harry vista dai miei occhi, tantomeno Louis.
Però Louis sapeva di Harry. Louis si fidava di me. Tutto quadrava alla perfezione e in mio vantaggio. Era arrivato il momento.
Il mio momento, e dovevo cogliere l'occasione al volo.

Respirai lentamente, lasciando al silenzio i suoi istanti, deglutii piano. Ero pronta per questo?

Oh, ci potevo scommettere.

"Dimmi sul passato di Harry."

W.S. : Questo capitolo è importante perché grazie a questo si introdurrà la storia sul passato di Harry.

LA FOTO DEL CAPITOLO SONO PAROLE SCRITTE DA ME SUL RAZZISMO CHE È PRESENTE ANCORA OGGI NELLA MUSICA (tipo che dicono che gli One Direction sono sfigati e gay, solo per insultarli) MI PIACEREBBE MOLTO SE COMMENTASTE ANCHE VOI CON QUALCOSA DI VOSTRO.♡

Stellinate por favor?
Ci tengo a vostri pareri, quindi commentate!
(Grazie per le 3k di visualizzazioni!)

xoxo

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora