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Chapter twenty: "In time for dinner!"

Ero in un guaio, di proporzioni anomale, per non dire anche assurde. Io ero un guaio di proporzioni anomale.

Louis sarebbe passato a prendermi tra due ore, dicendo che ne avrebbe parlato con Niall. E in quelle due ore io pensavo. E più pensavo più mi accorgevo che era meglio non pensare.

Perché solo io potevo cacciarmi in questi guai. Solo Cloe Ray, una quasi ventenne, riesce a sconvolgersi la vita in questo modo. Sembrava una barzelletta, quella che Harry era sempre il primo dei miei pensieri.

Ed era vero: infatti non tardava nemmeno adesso a fare capolino nella mia mente, chissà se anche lui era nella mia stessa situazione.

Ora che sapevo il suo passato, vedevo Harry con occhi differenti. Sapevo che avesse una corazza, ma ciò che mi aveva detto Louis affermò i miei pensieri. Non vedevo più l'Harry vinto dal dominio sugli altri, assetato di piacere a scopo esclusivamente personale, vedevo un Harry cucciolo, inesperto dell'amore perché la vita gli aveva riservato brutte sorprese, come me, in fondo.

Dov'era ora Harry?

Sarebbe tornato prima della mia partenza?

Si sarebbe arrabbiato?

Queste erano le domande stagnate nel mio cervello fino a quando, dieci minuti prima dell'arrivo di Louis, decisi di scrivergli una lettera, cosa che avrebbe significato tre cose:
A- almeno sapeva dove fossi
B- non si sarebbe arrabbiato
C- avrebbe capito il mio bisogno di avere i miei spazi

Presi una biro e un foglio.

[...]

"In tempo per la cena!" Niall nemmeno si accertò della mia presenza, sapeva che fossi io. Aveva iniziato col piede sbagliato, ma sapevo lo stesse facendo solo per il mio bene. Sorrisi. "Come primo argomento mai parlare di pasti con me." Gli feci notare, dalla sala.

Entrai in cucina e un biondo-occhi azzurri mi abbracciò con una sofisticata attenzione nel non sporcarmi con i vari mestoli. "Te la cavi in cucina?" Guardai le varie pentole nel lavandino, okay, cercai di nascondere il sorriso pensando a Niall che litigava con le pentole, erano malridotte tra macchie di sugo e altro cibo attaccato.

"Mi soddisfano le mie doti culinarie." Si mise una mano fra i capelli, con fare da modello.
Sorrisi. "Questo non significa niente, visto che ti mangeresti in pratica qualsiasi cosa."

Mi guardò in modo a dir poco omicida.

"Stai insinuando che io sia una specie di trogolo senza fondo?" Alzò un sopracciglio.
Questo ragazzo mi faceva impazzire.

"Mmh...forse...frigorifero umano, starebbe meglio."
Lo guardai.

"Un frigorifero umano sexy." Aggiunse lui. "Allora, cosa ti spinge fino alla dimora Horan?"
Portò due piatti colmi di pasta, li guardai un po' male. Non ero più abituata a mangiare tanto.

"Il dubbio." Risposi vaga.

Perché avevo deciso di non dire a tutti che Harry mi aveva rapita?

Da quando ero cambiata così radicalmente?

"Lo ami?"
Colpito e affondato.

"Sì, cioè...non lo so, no...sì."
Dubbio? Ma quale dubbio e dubbio! Ero convintissima di ciò che provavo, no?

"E allora che dubbi hai?"
Niall era un ragazzo così sbrigativo.

"Credo che tu voglia mandarmi via il prima possibile da casa tua."
Cambiai argomento, volevo solo stare lontana da Harry, mentalmente e fisicamente, non stare fisicamente lontana da Harry e parlarne con chiunque.

"Credo che tu abbia una fame da lupi e che voglia mangiare."
Questa volta era il mio turno, dello sguardo omicida.

"Pasta con pancetta e uova! Mmh!"
Niall mi punzecchiò ulteriormente.

Guardai il piatto straripante di pasta, mi veniva da vomitare solo a guardarla. La porzione era generosa e il pensiero di doverla mangiare tutta mi dava il voltastomaco-molto voltastomaco.

"Niall non è umanamente possibile mangiare tutta questa pasta."
Commentai dopo aver preso un paio di forchettate. Certo, era buona, ma era troppa.

"Cohfa?"
Alzai gli occhi. Sbalorditivo.
Era all'ultimo boccone.

"Come. Diavolo. Hai. Fatto?"
Le parole erano scandite dallo stupore.

Piegò le labbra in basso, un'espressione che dava per scontato che mangiarsi un piatto di pasta dalle porzioni stratosferiche fosse una cosa normale crebbe sul suo volto. No, non era normale.
"Avevo fame."

"Potresti battere il record mondiale di quantità di pasta ingerita nel minor tempo."
Lui rise. "Non sto scherzando! Potrei candidarti! Te lo immagini? Niall James Horan al Guiness World Record."

"Mangia, che è meglio."
Io ci stavo pensando veramente, a Niall in televisione mentre veniva premiato.

"Non ho più fame." Sbuffai, guardando il piatto che avevo davanti.

"Ne hai mangiato un quarto...ti rendi conto? Stai diventando anoressica."
Ah-ah-ah, molto divertente.

"Niall, se devo ingrassare almeno devo aggiungere a poco a poco le dosi, non un giorno niente, e il giorno dopo mezzo chilo di pasta!"
Gesticolai, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Ah ah ah ah!" Mise un indice davanti alla mia faccia. "Non ingrassi, ti metti in forma."

Harry. Harry era in forma, con quei suoi muscoli, capelli, occhi perfetti.

"Ehi! Ci sei?" Niall mi schioccò le dita davanti agli occhi, facendomi tornare alla realtà. "Eri svampita! A cosa pensavi? Harry?"

Scuotei la testa per tornare alla realtà. "...Harry."

"Devi smetterla di pensare a lui! Sei qui con me per non ricordatelo! Per pensare a te stessa!" Alzò le braccia.

"Ma...me l'hai nominato tu, Harry."
Gli feci notare.

Rimase come scioccato, o forse ripensava solamente al momento in cui disse il nome di Harry.
"Dettagli."

[...]

"Fanno schifo."

"Sono stupende."

"No!"

"Sì!"

Io e Niall stavamo contestando su quanto fossero belle le feste che organizzava il signor Gatsby nel film The Great Gatsby.
Niall sosteneva che erano belle perché occasioni per conoscere nuova gente, io sostenevo che non erano belle perché non c'è divertimento nel fare feste invitando persone a caso.

"Conosci nuova gente!"
Cosa me ne frega di conoscere?

"Fidati, fanno schifo." Lo congelai.

"Provato sulla pelle?"
Non andare oltre, Niall.

"Mmh...diciamo..." i brutti ricordi delle mie esperienze mi inondarono.

Niall spense la tv e incrociò le gambe, guardandomi. E il tutto in mezzo secondo.

Mi guardai un po' intorno, evitando di incrociare il suo sguardo, ma quando, con la coda dell'occhio, notai che mi fissava ancora, non mi trattenni dall'essere gentile.
"Che c'è?!"

"Raccontami della tua esperienza."

W.S. : Haloa stalker (non sto parlando di qualcuno in particolare, non sto parlando di una ragazza che ha scritto 'All of the Stars', no.)
Nemmeno Cloe ha avuto un bellissimo assaggio, di cosa sia l'amore, quindi nel prossimo capitolo altra pappardella. Siete pronte?

La cosa brutta è che...non me la ricordo skndskoene!

La bella è che è uscito il video di Drag Me Down su YouTube! Correte! (Grazie Vale♡)

His Prey //H.S.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora