«Quindi, ti stavo dicendo che... Vale, buongiorno», mi saluta Leo, appena arrivo all'entrata di scuola. Ricambio velocemente il suo saluto, perché mi soffermo a guardare la persona con cui stava conversando fino a poco fa: è Alice.
Timidamente mi saluta e arrossisce appena. È già la seconda volta che la vedo in queste condizioni e non riesco a fare a meno di trovarla adorabile.
Abbozzo un sorriso, ma lei distoglie subito lo sguardo. Forse si sente in imbarazzo per come è andato il nostro ultimo incontro al bar, o forse semplicemente non le interessa salutarmi.
«Sai dov'è Christian?», chiede Alice, costringendomi a soffocare quel leggero fastidio che mi cresce nel petto.
Vedo un sorriso ingenuo nascere sulle labbra di Leo, probabilmente sorpreso e contento della sua domanda. Questo significa che anche lei è interessata a lui? Sono costretto ad allontanare il pensiero quando accendo il telefono e trovo un messaggio da parte di mia madre.
Chiede di comprarle un sapone per pulire i pavimenti e specifica di scegliere il più economico sul commercio. Chiudo gli occhi, sospiro e trattengo un grido di disperazione: non me lo posso permettere, non ho un soldo.
Sono così frustrato all'idea di non essere in grado nemmeno di comprarle uno stupido sapone. Vorrei poterle regalare tutto ciò che desidera, portarla in vacanza nei posti paradisiaci che possiamo vedere solo dallo schermo di un telefono.
Un giorno voglio poterle dare la vita che merita, per ringraziarla di tutto ciò che ha fatto per me, tutti i suoi sacrifici e i suoi tentativi di mascherare al meglio quanto stesse soffrendo.
Quando li riapro, mi rendo conto che Leo mi sta guardando, preoccupato.
«È tutto ok?».
«Eh? Sì, tutto ok. Cri mi ha lasciato. Anzi, l'ho lasciata io», mi affretto a spiegare. Non mi va di parlare della mia situazione, così gli racconto del mio altro problema.Mi rendo conto di aver di nuovo attirato l'attenzione di Alice, ma per poco, visto che poi scorge Christian e va da lui.
«Ancora? Questa volta che è successo?», sospira e si prepara ad ascoltare l'ennesimo racconto su di lei.
«Niente di che, ha solo detto che mi tradisce con un altro ragazzo, a quanto pare io le sto troppo appiccicato e non può tollerare questa mancanza di spazio, come se non ce ne fosse già abbastanza tra noi», riassumo brevemente, evitando accuratamente di parlare della crisi che ha seguito il litigio.Il mio migliore amico sgrana gli occhi: per lui non è una novità sentir parlare di queste liti che ci sono tra noi, anzi, molto spesso ho chiesto il suo aiuto per capire come avrei dovuto comportarmi in determinate circostanze, l'ho reso partecipe dei momenti più difficili che abbiamo vissuto.
Ma questa volta è diverso: non era mai successo che Cristina dicesse una cosa del genere ma, vista la situazione, incomincio a pensare che vada avanti già da un po' di tempo e che me lo ha sempre tenuto nascosto.
«Cazzo, Vale. Che stronza». Già, una vera
stronza. Allora perché mi sento in difetto? Perché sento di avere qualcosa che non va, come se il problema fossi io? Mi chiedo se anche mia madre si sia sentita così quando ha scoperto il tradimento di mio padre, mi farebbe molto male sapere che lei possa aver provate le stesse cose.«E tu come stai?». Malissimo, ovviamente. Se ieri mi sono reso conto di poter andare avanti anche senza di lei, oggi non ne sono più così certo. In fondo, cosa posso fare senza Cristina nella mia vita? Quelli che dicono che non bisogna affidare la propria felicità a una persona forse hanno ragione, ma si sono mai sentiti crollare il mondo addosso in questo modo? Hanno mai sperimentato il dolore di una perdita, di un tradimento? Come si fa ad andare avanti quando la persona che ami non ha più bisogno di te?
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Primo dicembre
ChickLitValerio è insicuro: a causa del suo passato doloroso, ha la costante paura di essere abbandonato e di restare solo. Ogni giorno è costretto a fare i conti con le innumerevoli delusioni che ha ricevuto per tutta la vita, quelle che lo hanno portato a...