Dopo la chiamata di Cristina, le mie giornate sono diventate insopportabili: trascorro il tempo buttato sul divano, a ripensare a quello che mi ha detto riguardo a quel ragazzo che l'ha trattata male e a quanto deve essere stato complicato per lei affrontare tutto da sola.
Non so se è normale, ma mi sento in colpa per quello che è successo. Non ho fatto altro che puntare il dito contro di lei, arrabbiandomi per i suoi momenti in cui non voleva avere a che fare con nessuno.
Ora, col senno di poi, non so più che cosa dovrei pensare a riguardo.
Le ho detto che sono dispiaciuto per quello che le è capitato, ma che avrei avuto bisogno di tempo per riflettere se tornare con lei sia la scelta giusta.Sono convinto che, qualche mese fa, sarei tornato ai suoi piedi senza pensarci nemmeno un secondo. Eppure, nonostante sia passato un tempo relativamente ristretto, io sento di essere cambiato in qualche modo, sento che rispetto a qualche mese fa sono una persona che agisce meno col cuore e più con la testa.
Quando penso al fatto di doverle dare un'altra occasione, mi sembra che sia giusto così, perché questo è il mio destino. Ma poi, riflettendoci meglio, mi chiedo se questa mia decisione dipenda solo dal fatto che non posso avere più opportunità con Alice, visto che ormai è fidanzata, o se è davvero ciò che voglio.
Vorrei gridare, preso dalla disperazione, ma in cucina ci sono mia madre e Lorenzo, che discutono sui nomi che potrebbero dare al bambino o alla bambina che stanno aspettando. Ancora non conosciamo il sesso, ma mia madre è convinta che sia una bambina e per questo è molto contenta.
Con un cuscino soffoco un lamento e spero di non aver attirato la loro attenzione. Perché deve essere tutto così difficile? Perché mi sembra di non fare mai progressi di alcun tipo?
Allontanandomi da Cristina, pensavo di aver fatto cento passi in avanti, ma adesso? Avere diciassette anni e non capire se quello che si prova sia amore o una strana ossessione che non so spiegarmi è frustrante, ma spero di riuscire a superare tutto, prima o poi.
Domani è domenica, per cui oggi posso restare sveglio fino a tardi e credo proprio che sarà quello che succederà, visto che stasera Leonardo ha organizzato una sorta di festa a casa sua, esclusivamente per parlare con una ragazza che gli interessa. Ovviamente ci sarà anche la nuova coppia di cui tutti parlano, ma che non riesco ancora a mandare giù.
Ormai Alice e Christian sono diventati i ragazzi di cui si discute di più nel mio gruppo e ancora non capisco perché: i miei amici non fanno altro che ripetere che sono molto dolci insieme, ma a me sembrano una coppia qualunque. Forse sono condizionato dall'opinione negativa che mi sono fatto di Christian, opinione che è cambiata solo dopo averlo visto con Alice.
Non ho intenzione di trascorrere un altro pomeriggio a torturarmi e a pensare a quanto sia brutta questa situazione, così decido che, anche se non è la migliore delle opzioni, dormirò fino a stasera, quando mi preparerò per la festa.
Ed è quello che faccio: mi sveglio ad ora di cena, ma decido di digiunare, perché non ho fame. Mi preparo alla velocità della luce e poi raggiungo casa di Leo a piedi.Lei è già qui: riesco a vederla oltre la finestra della sala. Sorride in quel modo dolce che solo lei ha e si sposta i capelli dietro all'orecchio.
Resto a guardarla per qualche secondo, consapevole di star sorridendo come uno stupido, ma non riesco a reagire o ad oppormi, è come se i miei muscoli facessero quello che vogliono, senza dar retta agli ordini del cervello che invece vorrebbe solo che la smettessi di comportarmi come un cretino.
Poi si stringe in una felpa che è decisamente troppo grande per essere la sua ed ecco che mi trovo di nuovo catapultato in questa realtà che fatico ad accettare.
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Primo dicembre
ChickLitValerio è insicuro: a causa del suo passato doloroso, ha la costante paura di essere abbandonato e di restare solo. Ogni giorno è costretto a fare i conti con le innumerevoli delusioni che ha ricevuto per tutta la vita, quelle che lo hanno portato a...