Zayn
“Malik, un Roast Beef al tavolo 6.”
“Malik, un Roast Beef al tavolo 6! Zayn, ma mi ascolta?!”
Una voce fuoricampo giunse alle mie orecchie. Era come se mi avesse risvegliato da una meditazione profonda. Ero in quello stato da ieri sera. Cosa avevo sbagliato? Nessuno mi aveva mai rifiutato. Ero furioso.
“Ho capito, Liam! Non sono sordo!”
“Si sbrighi. Oggi è più distratto del solito. I clienti stanno cominciando a lamentarsi.”
Lo odiavo quel perfettino del cazzo. E la cosa che odiavo di più era che mi dava del “lei”. Non lo sopportavo. Non era lui il mio capo. Lui era un mio coetaneo e il fatto che si rivolgesse a me con un tono così formale, mi mandava in bestia. Afferrai il piatto contenente quell’intruglio di patate e verdure e lo sbattei sul tavolo di un cliente che stava aspettando il suo pranzo decisamente da troppo.
“Che modi!” si lamentò quello.
Liam mi lanciò uno sguardo di quelli che fulminano all’istante. Ma non me ne fregava un cazzo. Anzi, volevo che quell’uomo sulla cinquantina si strozzasse con quel Roast Beef. Ero troppo nervoso. Continuando a stare lì avrei sicuramente combinato qualche altro casino e mi sarei fatto licenziare. Dovevo andarmene al più presto. Mi diressi verso la cucina e mi sfilai il grembiule. Liam, che seguiva ogni mio minimo spostamento con gli occhi, mi raggiunse.
“Che fa? Dove sta andando?” mi domandò esasperato.
“Via di qui” risposi soltanto.
“Quante volte dovrò ancora dirglielo? Non può fare come le pare e piace" continuò con lo stesso tono di prima.
“Non sto bene. È la cosa giusta per tutti. Fidati” mi difesi.
“Lei non capisce. Non posso farla andare così…” disse.
Lo interruppi subito e “Ti confesso una cosa Liam. Odio quando mi dai del “lei”. Mi verrebbe voglia di prendere a pugni quella faccia di cazzo che ti ritrovi. Te l’ho detto, oggi non è giornata. Adesso me ne vado e tu non potrai fare niente per impedirmelo.”
Notai subito l'espressione indignata che apparve sul suo volto. Presto però questa cambiò, deformata dalla rabbia che pian piano lo stava invadendo. Evidentemente, secondo lui, avevo decisamente superato il limite.
"Ah sì? Lo odi? Allora vediamo se così va meglio. Porta subito il culo nella sala da pranzo, chiedi scusa a quel fottutissimo cliente e ringrazia il cielo che non ti abbia ancora cacciato via dal mio ristorante! Altrimenti, sei libero di andare via ma sei obbligato a non mettere più piede qui dentro! Ci siamo capiti?!" disse urlandomi in faccia.
Rimasi letteralmente a bocca aperta. Non avevo mai visto Liam arrabbiarsi e scomporsi così tanto. Ero sbalordito ma, non di certo, impaurito. Mio malgrado, osservai con piacere che, un Liam incazzato che mostrava le palle, fosse dannatamente sexy. Mi sorpresi nel ritrovarmi a guardare insistentemente il suo bicipite che si gonfiava nel confuso gesticolare. Anche la vena che pulsava sul suo collo, vicino alla voglia che gli macchiava leggermente la pelle, catturò la mia attenzione. Tutto in lui, in quel momento, mi attraeva in un modo strano. Ciò nonostante ero terribilmente irritato da quella ramanzina del cazzo. Ancora una volta si stava comportando da capo.
"Che parole, Liam! Stai crescendo!" gli risposi divertito non prendendo sul serio le sue minacce.
"Non sto scherzando Zayn. Se te ne vai, la… ehm… ti licenzio. Lo giuro" continuò questa volta tradendo la sicurezza che prima aveva dimostrato.
"Senti. Qualcuno qui dovrebbe farti capire che non sei tu il capo. Io rispondo del mio operato soltanto a tuo padre che, si dia il caso, mi adori" mi vantai sfoggiando un sorrisetto falso.
"Oh certo ti adora solo perché non sa cosa hai fatto a mio fratello e quanto lo hai fatto soffrire!" mi rispose in difesa del suo amato paparino.
Questo fu però un passo falso. Mi avventai su di lui, lo afferrai per il collo e lo spinsi contro il muro stringendolo nella mia presa.
"Non mettere in mezzo Niall. Tu non sai cosa c'è stato tra di noi e cosa c'è adesso" urlai mentre le sue guance divenivano sempre più rosse per la mancanza d’aria.
"E cosa c'é tra te e lui adesso?" riuscì a sillabare.
Già cosa c'era tra me e lui? Niente. Avevo però sempre quello strano pensiero che Niall fosse roba mia e che nessuno avrebbe mai dovuto portarmelo via. In fondo lo sapevo che lui non aveva mai smesso di pensare a me. Niall non aveva mai smesso di amarmi.
"Quello che c'é tra me e Niall non sono cazzi tuoi" riuscii a sibilare a denti stretti.
"Però, quello che posso dirti, é che il tuo adorato fratellino non vorrebbe che ti impicciasti negli affari suoi. Smettila di fare il fratello maggiore responsabile e iperprotettivo. Non devi impressionare nessuno, credimi. Fatti una vita invece di stargli sempre dietro" dissi con la mascella contratta.
Stavo per uscire dal ristorante quando "Ah, dimenticavo. Dovresti fare un po' di buon sesso. Sei decisamente troppo nervoso" dissi con un ghigno sulle labbra.
"Tu... non puoi parlarmi così... tutto quello che faccio é per il bene di Niall e della mia famiglia... e poi la mia vita sessuale non ti riguarda..." riuscì a dire sottovoce.
"Forse non hai capito che non mi importa minimamente di quello che dici. Potresti raccontarmi qualsiasi cosa, ma il mio giudizio su di te non cambierebbe comunque. Quindi adesso me ne vado."
"Se te ne vai farò rapporto a mio padre" cercò di intimarmi.
"Bla, bla, bla..." imitai il gesto con la mano senza neanche guardarlo in faccia e uscii dal locale chiudendomi la porta alle spalle.
Tutto quel parlare di Niall mi aveva fatto venire una voglia pazza di vederlo. Lui non era come Harry. Niall non mi avrebbe mai rifiutato. Niall non mi avrebbe mai allontanato. Niall non mi avrebbe mai fatto sentire così male come aveva fatto Harry. La vicenda di ieri mi stava facendo pensare molto. Non ero più sicuro di niente. Ero convinto che Harry provasse qualcosa per me e che io provassi qualcosa per lui. Era stato inevitabile creare un legame così forte dopo tutto quello che avevo fatto per lui. Tuttavia quel bacio che ci eravamo scambiati, per me, non aveva significato proprio niente. Mi dispiaceva ammetterlo, ma era così. Ieri volevo passare la notte con Harry, non perché lo amavo, ma perché volevo solo divertirmi un po'. Non mi importava sapere che, probabilmente, sarebbe stata la sua prima volta. Zayn Malik non era fatto così. La cosa che mi faceva più collera, adesso, era il rifiuto. Mi ero forse arrugginito dopo tutto quel tempo? Non ero più capace di sedurre? Non volevo pensarci. L'unico con cui ero sempre riuscito a fare tutto quello che volevo era Niall. Ed era proprio da lui che stavo andando. Volevo vincere la sfida fatta con me stesso. Ed ero sicuro che ci sarei riuscito.
Fin dal primo giorno che lo avevo conosciuto, era nata in me la convinzione che sarei riuscito a scoparmelo senza troppi problemi. Nemmeno nei primi tempi in cui ci eravamo frequentati, avevo avuto particolari premure nei suoi confronti. Lo avevo sempre visto come un giocattolino con il quale divertirsi finché si rompe o smette di allettarti. Al primo appuntamento finimmo per scopare nella mia macchina. Lui, inizialmente, accettava senza troppi problemi questa mia mania di fare sesso a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi posto. Con il passare del tempo però divenne sempre più riluttante. Arrivai alla conclusione che, fino a quel momento, aveva cercato di assecondare le mie fantasie solo perché sperava che un giorno avrei finalmente cominciato a trattarlo come un vero e proprio fidanzato. Quel giorno però non arrivava mai e lui aveva cominciato a capire che la nostra non era e non sarebbe mai stata una vera relazione. Così, ogni volta che si rifiutava di soddisfare i miei bisogni, ero costretto a prendermelo con la forza. Non ero però completamente senza cuore. Anche se mi era difficile ammetterlo, con il passare dei mesi, cominciai ad affezionarmi a lui e a concedergli piccoli momenti di dolcezza e serate che non avevano il fine di portarmelo a letto. Una volta rimase talmente sorpreso del regalo che gli feci a Natale che addirittura pianse, mi abbracciò e mi baciò a lungo continuando a ripetere quelle parole che io mai ero riuscito a rivolgergli: “ti amo”. Questi momenti però erano rari. Una mattina decisi di essermi stancato di lui e del suo corpo, per questo andai a casa sua e lo lasciai senza troppe cerimonie. In quel momento, non mi importava di quanto stesse soffrendo. I giorni successivi a quello, il pensiero di averlo fatto piangere, magari per notti intere, cominciava a infastidirmi, ma non arrivai mai a pentirmi. Quando mi ritrovai senza il mio giocattolo preferito e senza più nulla di divertente da fare, avvertii il bisogno di conoscere qualcun'altro. Ma, stranamente, non mi sentivo per niente attratto da nessuno. Da un annetto, mentre stavo ancora con Niall, cominciai a messaggiare con Harry, uno sconosciuto incontrato per caso su internet. Quando lasciai Niall la mia vita cambiò completamente. Grazie al ragazzo online, non avvertivo più il bisogno di avere un continuo contatto fisico con qualcuno. Harry mi cambiò. Mi rese migliore e quello che stavo per fare non gli sarebbe davvero piaciuto.
Quando suonai il campanello, ad aprire la porta fu un Niall sorpreso e, in un certo modo, contento.
“Hey, Zayn. Che ci fai qui?” mi domandò tradendo la sua falsa indifferenza con un sorrisetto che gli illuminò gli occhi.
“Sono venuto a farti una visita. È da molto che non ci si vede” gli risposi chiudendomi la porta d’ingresso alle spalle.
“L’ultima volta che ci siamo visti mi hai costretto a farti un pompino” riprese per ammonirmi.
“Ti servivano i soldi, no? Ho solo voluto darti un piccolo aiuto. E poi non venirmi a dire che non ti è piaciuto. Ricordo che era una delle cose che più amavi fare quando stavi con me" mi vantai.
“Mi interessa più sapere se è piaciuto a te. Dipende solo dalla tua risposta, perché se è piaciuto a te, lo stesso vale per me” disse sicuro.
Avevo quasi dimenticato il desiderio morboso che aveva di soddisfarmi. Era il suo chiodo fisso. Sapere ciò che pensavo aveva la priorità su tutto. Voleva essere sempre perfetto per me. Non importava cosa lui provasse. Tutto ciò che pensava o che faceva dipendeva solo da me. Io lo sapevo e per questo ne approfittai.
Mi avvicinai e “Niall, tu sai sempre come farmi godere” gli sussurrai all’orecchio.
Volevo sedurlo e ci stavo riuscendo. Era succube di ogni mio minimo movimento. Seguiva attento tutto ciò che dicevo. Voleva capire per quale motivo mi trovavo lì.
“Sì, lo so. Ricordo benissimo le urla e i gemiti che sono in grado di far fuoriuscire dalla tua bocca” rispose determinato alzando un sopracciglio.
“Sì ma adesso non esagerare” gli risposi pronto a smontare la sua superbia.
Questo lo rese subito più vulnerabile e abbassò lo sguardo. Avanzò però un’ipotesi.
“Sai Zay, posso farti godere quando vuoi, basta solo che tu me lo chieda” disse infine cedendo.
“Lo voglio, adesso. Ti voglio, adesso.”
Gli strappai i pantaloni di dosso con una forza inaudita. In meno di un minuto eravamo già nudi. Era da tempo che non mi beavo del suo corpo dalla pelle bianca e liscia. Le sue dita afferrarono con forza il mio membro. Soffocai un gemito quando le sue mani calde iniziarono a muoversi lentamente strofinando la mia pelle con dedizione. Assaporai quel momento che voleva dire solo una cosa: la quiete prima della tempesta. I suoi movimenti infatti si fecero sempre più veloci ed esperti. Ad un tratto si bloccò. Mi afferrò la base e si infilò in bocca la mia erezione calda e pulsante. Se la spinse con vigore fino in fondo alla gola. La mia punta gli solleticava il palato. Strozzò una risata roca e volgare. La sua lingua cominciò a percorrere la mia lunghezza per poi cominciare a succhiare e a pompare ritmicamente mentre quasi venivo nella sua bocca. Ma volevamo di più. Volevo di più. Si sfilò di bocca il mio sesso e si voltò.
“Sono tuo, Zayn. Fai di me ciò che vuoi.”
“Sono qui solo per questo, amore mio.”
Queste ultime parole, dette con un accento ormai privo di pudore, stonavano con tutta quella situazione. Mi posizionai sopra di lui e cominciai a bagnare con la mia lingua il piccolo buco tra le sue natiche. Senza neanche una vera e propria preparazione, lo penetrai. Entrai in lui incurante del dolore che gli stavo provocando. Le sue urla invadevano il salotto e la cosa mi eccitava ancora di più. Per nulla al mondo mi sarei fermato e sapevo che nemmeno lui lo voleva. Cominciò a tirarmi i capelli e si aggrappò alla mia schiena supplicandomi di andare più veloce. Il rumore delle natiche di Niall che rimbalzavano sulle mie cosce era secco e indecente. Avrei voluto che quel momento di assoluta perfezione non finisse mai. Mi era mancato troppo e non avrei più potuto farne a meno. Harry mi aveva solo fatto il lavaggio del cervello con quei suoi stupidi sentimentalismi. Non dovevo più cambiare per nessuno. Il vero Zayn Malik era quello. Un brivido mi scosse e venni dentro di lui.Niall
Il suo corpo disteso languidamente accanto al mio era un'immagine della quale avrei voluto deliziarmi più spesso. Mi era mancato da morire il profumo della sua pelle ambrata e quel corpo che sembrava essere stato scolpito dagli dei. Il mio Zayn era una visione celestiale. Era perfetto da qualsiasi angolazione e prospettiva. I suoi tratti orientali, i suoi capelli scuri come la pece e i suoi occhi color nocciola erano tutto ciò di cui avevo bisogno. Era da tanto che non mi inebriavo della sua essenza. Quella volta, in macchina, era stato tutto diverso. Quello che avevo fatto era stato solo per racimolare un po’ di soldi e Zayn si era semplicemente approfittato della situazione. Quella mattina Zayn era venuto a casa mia perché aveva bisogno di me. Aveva voglia di me. Ed io sapevo che avrei sempre fatto di tutto per soddisfare le sue voglie, quegli sfizi che ogni tanto gli solleticavano la mente. Non mi importava che, anche questa volta, si stesse approfittando di me. Tutto ciò che volevo era stare con lui e non mi interessava sapere a quale condizione. Durante quel continuo rimuginare un pensiero mi balzò alla mente. Harry. Avevo tradito la sua amicizia. Sapevo che lui era venuto a Tottenham per incontrare Zayn. Era venuto con l'intento di trasformare la loro amicizia in qualcosa di più forte ed intimo. Io chi ero allora? Colui che si sarebbe intromesso al raggiungimento del suo obbiettivo? Colui che avrebbe fatto di tutto per separarli? Non lo sapevo, ma di una cosa ero certo: avrei fatto di tutto per avere Zayn tutto per me, anche se ciò avrebbe significato tradire il mio nuovo amico, l'unico che mi avesse mai fatto sentire una persona vera. A pensarci meglio, c'era un altro ragazzo che, forse anche involontariamente, si stava opponendo al loro amore. Quel ragazzo era Louis. Ed era su di lui che dovevo sperare. Era su di lui che dovevo fare leva.
Ad un tratto Zayn si sollevò dal divano e si mise a sedere incrociando le gambe. Si allungò su di un lato e prese la sua giacca di pelle distesa per terra poco distante da lì. Riuscì ad afferrare dalla tasca l'occorrente per farsi una canna. Prese il fumo, lo posizionò sul palmo della mano e lo bruciò con un accendino per 5 secondi circa. Afferrò i pezzi più grossi e cominciò a sgretolarli tra il pollice e l'indice. Arrotolò un cartoncino fino a creare un piccolo cilindro che mise in fondo alla cartina, all'interno della quale infilò il tabacco precedentemente mischiato con il fumo. Arrotolò il tutto e leccò per chiudere. Nonostante fosse una scena che avevo visto più volte, osservare la lingua umida di Zay bagnare la carta trasparente, mi eccitava sempre. Quando fu tutto pronto, accese la canna e se la portò alla bocca. Dopo il primo tiro la porse nella mia direzione e senza dire una parola la indirizzò verso le mie labbra. Mi avvicinai a lui di qualche centimetro e tirai anch'io. Zayn allungò un braccio e lo fece passare dietro al mio collo. Poggiò una mano sulla mia spalla e io posai la testa sul suo petto ampio. Mi accorsi che, questi momenti di assoluta calma e beatitudine, mi erano mancati molto più di quanto credessi. Tutto era al suo posto. Tutto era dove sarebbe sempre dovuto essere. Io tra le braccia di Zayn era la soluzione a tutti i miei problemi. Era la soluzione a tutto.ANGOLO AUTRICI:
Tadaaan!
Vi aspettavate i Larry eh?
Sorry, ma devono succedere solo un paio di cosette prima del loro prossimo incontro. Non odiateci.
Allora, Liam si è ribellato e... Zayn? Zayn ne è rimasto, stranamente incantato. Che succederà qualcosa tra i nostri Ziam? Voi cosa ne pensate?
Zayn è andato da Niall ma credete che lo ami?
Bene, fateci sapere cosa ne pensate!
Commentate e stellinate.
Ricordiamo l'hashtag per twittare (se volete): #unfaithfullips
A mercoledì!
Un bacio
- le twins xx
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UNFAITHFUL LIPS
FanfictionAmare. Odiare. Tradire. Possono queste parole essere così distanti eppure così legate fra loro? Harry penserà di aver trovato l'amore ma il destino, ancora una volta, lo sorprenderà. Perché si sa, l'amore gioca sporco, si nasconde dietro l'angolo e...