6. Nice to meet you, Harreh

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Zayn
Ero solito svegliarmi presto la mattina. Facevo una bella corsetta per le strade di Tottenham, poi dritto a casa a fare la doccia. Dovevo essere perfetto per servire ai tavoli. Lavoravo come cameriere al ristorante Mr Payne. Mi occupavo di servire la colazione e il pranzo. Era una bella fortuna per me. La sera potevo uscire e divertirmi da qualche parte con i miei amici. Dopotutto l'eredità dei miei genitori non sarebbe durata per sempre. Dovevo rimboccarmi le maniche e darmi da fare. Quella mattina però, avevo altro per la testa. Dovevo sistemare la situazione tra Harry e Lou. Non pretendevo di certo che quei due andassero d'amore e d'accordo, ma, siccome erano costretti a vivere sotto lo stesso tetto, era bene che cominciassero a sopportarsi a vicenda.
Dovevo avvisare il ristorante che sarei arrivato più tardi. Geoff Payne, il proprietario, era un tipo apposto. Mi avrebbe concesso un piccolo ritardo. Presi il mio cellulare e lo chiamai.
"Pronto?"
"Emh, sono Zayn Malik, mi passi tuo padre?"
Avevo capito che a rispondere era stato suo figlio, Liam. Il fratellastro di Niall.
"Ah, è lei Malik..." disse lui con sufficienza. "....Veramente mio padre non c'è. Se vuole può dire a me" continuò.
"Okay. Allora puoi dirgli che stamattina arrivo un po' più tardi a lavoro? Ho un impegno urgente."
"Di nuovo? Com'è che è sempre impegnato? Non si approfitti troppo della gentilezza di mio padre."
"Quante storie... Glielo dici o no?" risposi innervosito.
"Va bene, glielo dirò" concluse.
Riuscii appena a sentire le ultime sillabe, che riattaccò.
Louis non era ancora sceso a fare colazione, così decisi di andare nella sua camera. Sarebbe stato strano parlargli dopo il bacio di ieri. Ma dovevo farlo.
Aprii la porta. Era sdraiato sul letto a petto nudo. Stava ascoltando la musica ad occhi chiusi con i suoi auricolari. Il volume era così alto che riuscivo a sentire anche io la canzone.

... When I pull up on a nigga tell that nigga back, back
I'm too good with these words, watch a nigga backtrack
If I die, all I know is I'm a mothafuckin' legend
It's too late for my city, I'm the youngest nigga reppin...

Mi avvicinai e glieli tolsi.
"Hey Lou."
"Che vuoi? Non vedi che sono occupato?"
Si infilò di nuovo gli auricolari. Non voleva parlare. Ma io si.

...Oh my God, oh my God
If I die, I'm a legend
Oh my God, oh my God
If I die, I'm a legend...*

Prontamente glieli sfilai ancora una volta.
"Così come ieri eri occupato a baciarmi davanti ad Harry, senza nessun motivo?" lo aggredii.
"Ah beh, se è per questo, un motivo c'era."
"E quale sarebbe?"
"Semplice. Non voglio quello stronzo qui."
Presi un bel respiro.
"Louis, perché cazzo hai paura di Harry?"
"Pa-paura?!"
"Si, paura! Senti Lou, io non ti abbandonerò mai. Hai capito? Ti voglio troppo bene per farlo."
"Scusami, ma non ho voglia di parlarne."
"Okay, però scendi a fare colazione."
"Va bene. Scendo tra un minuto."
Gli sorrisi e passai alla stanza di fronte alla sua. Quella di Harry. Bussai prima di entrare.
"Avanti" disse con una voce roca da appena sveglio.
Mi accorsi che nel vederlo cambiai improvvisamente espressione. Non ero più arrabbiato. Mi bastava guardare quel viso angelico e quei due smeraldi che erano i suoi occhi per sentirmi meglio.
"Buongiorno. Dormito bene?" dissi scompigliando i suoi ricci.
"Buongiorno a te" rispose evitando la mia domanda.
"Ti va di fare colazione con me... e con Louis?" azzardai.
Il sorriso appena accennato sul suo viso scomparve nell'udire quel nome.
"Dai Harry, ti prego. Voglio soltanto presentartelo come si deve."
Sbuffò e "Okay, dammi il tempo di vestirmi" rispose.
Gli scoccai un bacio sulla guancia e andai in cucina.

Harry
"Per me Harry Styles non esiste."
Quelle erano state le ultime parole che Louis mi aveva rivolto. Fanculo a quel ragazzo. Senza di lui tutto sarebbe stato più facile. Sarebbe stato come vivere in un sogno. Io e Zayn. Da soli. Come dovevo comportarmi adesso? E soprattutto, come si sarebbe comportato lui?
Infilai una maglietta pulita e scesi di sotto.

UNFAITHFUL LIPSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora