17. I'm virgin and I'm sick of it

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Zayn
"Cosa?"
"Io accidentalmente, potrei aver fatto qualcosa che..."
"Oh no, cazzo. Non dirmi che c'entri tu in questo casino. Cosa gli hai detto? Che per caso sono un assassino? O che lo stuprerò nel sonno o che..."
"L'ho baciato"
"Tu... cosa?"
"Tre volte."
Lo guardai fisso negli occhi. Lui abbassò lo sguardo. Sentivo la rabbia ribollirmi nelle vene, il sangue andarmi al cervello, le mani prudere, i denti digrignare.
"Tu hai baciato il mio ragazzo a casa mia?" scandii lentamente ogni sillaba.
Louis si alzò subito dal materasso.
"Non era ancora il tuo ragazzo, Zayn. Ti prego non odiarmi!"
"Mi hai preso per il culo!" gli urlai in faccia.
"E da quanto va avanti questo teatrino?" continuai a gridare.
"Io lo odio. Non lo voglio a casa mia. Non solo geloso e bla bla bla, tutte cazzate!"
Mi sentivo ferito nell'orgoglio. Avevo riposto la mia fiducia in Louis ed invece lui l'aveva calpestata e fatta a brandelli.
"Pensavo mi potessi fidare di te, Louis! E poi, cazzo tu non sei gay!"
"Ma infatti non lo sono! Zayn ti prego!"
"Senti Tomlinson. Non venirmi a raccontare cazzate. Non baci le persone tanto per baciarle, okay? Tanto meno per tre volte!"
"Okay, forse sono solo un po' confuso. Ma è finita anche per me. Non ci sarà più niente tra me e lui. Non voglio perderti. Non voglio perdere noi! Finalmente ci siamo ritrovati. Guardaci! Non parlavamo così da tempo e..."
"Lo sapevo io... l'ho sempre detto..."
"Cosa hai sempre detto?"
"Che sei frocio, Louis!"
"Ti ho detto che sono confuso."
"Ma vaffanculo! Abitiamo insieme da anni, ci conosciamo praticamente da sempre e ammetto di esserti andato dietro per un po' all'inizio ma non mi hai mai dato il tuo culo, solo un fottutissimo bacio che serviva solo a far incazzare Harry!"
"Ah è questo il punto? Non mi sono mai fatto scopare da te? Scusami, Zayn se le crisi sulla mia sessualità sono arrivate troppo tardi!"
"Stai zitto. Non voglio più ascoltarti."
"Un attimo..."
"Che c'è?"
"Hai detto che all'inizio mi andavi dietro" mi disse sorridendo.
Al diavolo Louis e il suo sorriso contagioso. Sentii la rabbia sbollire.
"No, non é vero. Non l'ho detto."
"Oh, invece a me sembra proprio di sì"
Si avvicinò a me e puntò il suo dito verso il mio petto.
"Sì, sì l'hai proprio detto" continuò sorridendo.
"Fanculo Louis, stai cercando di sedurmi?" gli domandai scherzando, afferandogli la mano e bloccando dietro la schiena il braccio.
"Forse sì, forse no, chi lo sa. Se può servire a farmi perdonare da te posso anche darti il mio culo."
"Zitto. Sono ancora arrabbiato con te."
"Zayn, sul serio... perdonami. Non succederà mai più."
"Lo spero per te. La prossima volta ti picchio a sangue" gli dissi prima di tornare nella mia stanza.
Mi sdraiai sul letto e pensai. Se davvero avessi tenuto ad Harry in quel modo, avrei sul serio picchiato Louis a sangue. Mi sentivo tradito certo, da entrambi ma non potevo esserlo in modo drastico. Dopotutto cosa potevo farci io se la natura aveva voluto che Harry non fosse l'uomo adatto a me? Oppure perché prendermela con Louis se stava vivendo questo periodo di scoperta di sé stesso? Dovevo ammettere però che ero un po' geloso. Louis non mi aveva mostrato interesse in questi anni, mentre Harry era arrivato da pochissimo a Tottenham e già aveva un ruolo così importante nella sua vita. Cominciavo a sentirmi un po' come Louis all'inizio: escluso, abbandonato. No, non dovevo pensare a quelle cose. Louis aveva promesso che non sarebbe più successo niente con il riccio. Lo speravo vivamente.

Niall
Ero andato via dallo Scandals prima del solito. Erano circa le due di notte e camminavo per le strade di Londra diretto a casa, o meglio a casa Payne. La mia vera casa restava quella villetta mezza distrutta a Tottenham, quella dove avevo trascorso la mia infanzia. Ripensai alla nottata appena trascorsa. Il comportamento di Max era stato strano. Di solito non era così affabile con gli sconosciuti. Certo, scopava con sconosciuti ma non intratteneva mai una conversazione con loro. Con Harry era stato diverso. Gli aveva addirittura offerto un tiro. Sorrisi nel ricordare la faccia di Harry e la tosse che uscì dalla sua bocca. Era così ingenuo e dolce. Quella sera era stata piena di prime volte per lui: il primo drink, la prima canna, probabilmente la prima erezione in un luogo pubblico. Forse stava cominciando quel processo di trasformazione che non volevo accadesse. Forse davvero lo stavo trascinando nella mia merda. Non ci volli pensare più di tanto, dopotutto non era successo niente di scandaloso o promiscuo. Era stata una semplice serata tra amici. Afferrai il cellulare dalla tasca posteriore dei miei jeans e composi il suo numero.
"Pronto?" la sua voce raggiunse subito l'altro capo del telefono.
"Harry! Dove sei?"
"Sono in metro. Sto tornando a casa."
"Fai attenzione. La metro non è sicura di notte."
"Uuuh stai cercando di intimorirmi? Non mi fa paura più niente ormai! Ora sono un nuovo Harry! Un Harry forte, spavaldo, un Harry che beve e si sballa!"
Risi sonoramente portandomi una mano al petto.
"Harry, non ti sballi con un solo tiro! Finiscila, dai!"
"Okay, forse sto esagerando un po' ma, sono felice. Sì, sono proprio felice. Sto vivendo nuove esperienze, sto facendo nuove conoscenze, sto affrontando situazioni che non avrei mai affrontato restando ad Holmes Chapel. Penso che trasferirmi qui sia stata la scelta migliore che abbia mai fatto."
"Okay, e cosa mi dici di Max? Rientra anche lui nelle nuove conoscenze che sei felice di aver fatto?" lo stuzzicai.
"Ehm, non esattamente. Non capisco cosa vuole da me."
Tossichiai appena. Non era difficile intuire cosa volesse Max da un ragazzo.
"Sai Harry, lui lavora come puttana allo Scandals. Nel senso che per lui non può essere considerato un vero e proprio lavoro visto che scoperebbe con chiunque anche se non lo pagassero. Non andare mai a letto con lui."
"C-cosa? Non ne è ho intenzione! Non c'è bisogno che tu me lo dica."
"Sai, ormai sappiamo entrambi quale effetto ha su di te..."
"Aspetta! Di cosa stai parlando?"
"Cazzo Harry, ammettilo! Stavi per venire seduto su quello sgabello!"
"Non è vero!"
"Sì okay, facciamo finta che non sia vero. Lo dico solo perché ci tengo a te. Lui fa sesso con un ragazzo e poi basta. Solo una volta per ragazzo. Mai due volte di seguito. Per lui significherebbe impegnarsi troppo. Non voglio che ti spezzi il cuore. Tutto qui."
"Spezzi il cuore? Non sono più un ragazzino! Comunque, non preoccuparti. Non mi lascerò mai più sedurre da lui. Tanto meno su un sgabello!"
"Sarà meglio per te, amico! Ora ti lascio. Sono quasi arrivato a casa. Ci sentiamo domani."
"Okay, Niall. Buonotte!"
Sorrisi nel chiudere la chiamata. Era tantissimo tempo che qualcuno non mi dava la "buonanotte". Harry era davvero una persona speciale.
Afferrai le chiavi di casa dalla tasca e le infilai nella toppa. Non appena entrai avertii dei bisbigli nell'aria.
"Cazzo Liam. Io me ne vado!"
"No... sssh fai silenzio. Ti prego!"
Currucciai le sopracciglia e tentai di mettere bene a fuoco le figure che si muovevano nel soggiorno. All'improvviso un ragazzo sbattè contro la mia spalla.
"Tu chi cazzo sei?" gli urlai in faccia.
"Nessuno... me ne sto andando..." mi disse quello.
"Che cazzo significa che non sei nessuno?"
Tentai di bloccarlo per la maglietta ma mi accorsi che era a petto nudo.
Mi voltai verso Liam incredulo e vidi che anche lui non aveva la camicia.
"Che sta succedendo qui?" chiesi al mio fratellastro.
Liam si guardò le punte dei piedi, abbassando lo sguardo.
"Cazzo Liam! Rispondi!"
Intanto avevo afferrato il braccio di quel ragazzo costringendolo a non muoversi.
"Lascialo andare e ti racconterò tutto."
Abbandonai la presa sul suo braccio e se ne andò come un topino in trappola.
"Vieni. Seguimi. Ma fai silenzio" mi disse Liam.
Per una volta gli obbedii e senza fiatare lo seguii nella sua stanza.
Ci sedemmo sul suo letto, sorprendentemente non sfatto.
"Niall, devo dirti una cosa" disse tutt'un tratto.
Accesi l'abat-jour sul suo comodino e lo fissai negli occhi. Era teso come una corda di violino e completamente imbarazzato. Del rosso porpora colorava le sue guance e il suo pomo d'Adamo faceva su e giù impegnato a ingoiare saliva in continuazione. Non lo avevo mai visto così. Non che io e Liam avessimo parlato così tante volte che potessi dare un giudizio.
"Dimmi" lo incitai.
Era strano. Quella situazione era fottutamente strana.
"Io... ehm io... sono..."
"Cristo Santo Liam! Sei inizi a balbettare giuro che ti ammazzo!"
"Sssh avevi promesso che avresti fatto silenzio."
"Okay, okay... tu sei?" continuai bisbigliando.
"Gay"
Le mie pupille si dilatarono per la sorpresa. Spalancai la bocca incredulo. Ero scioccato.
"Ah, e quindi quello chi era? Tipo, il tuo ragazzo?" gli chiesi impacciato.
"No, no, no, assolutamente no! È un amico, era immagino... visto che non vuole più vedermi" mi rispose confuso.
"Eravate a petto nudo. Stavate per fare... ehm sesso?" gli domandai totalmente a disagio.
Era stranissimo parlare con lui di certe cose.
"No... o almeno, lui voleva ma io l'ho fermato. È per questo che non vorrà più vedermi..."
"Liam, ora ti svelerò due segreti. Se inviti un ragazzo a casa tua in piena notte, vuol dire che te lo vuoi scopare. Se vuoi tenere nascosta la tua omosessualità non porti un ragazzo a casa di tuo padre. Okay? E soprattutto, perché non me l'hai detto prima?"
"Pensavo che non mi avresti capito. Che avresti usato questa cosa contro di me. Per ricattarmi o altro..."
"Un attimo... ricattarti? Perché dovrei ricattarti? Dio Santo..."
"B-beh n-non..."
"Non balbettare."
"Non lo so, okay? Tu mi hai sempre odiato. Io e te non abbiamo mai parlato e tutte le volte che cercavo di avere una conversazione con te, o mi ignoravi o eri totalmente fatto per parlare."
"Deve essere stato frustrante per te..."
Quella frase mi uscì quasi spontanea. Sapevo di essere sempre stato indisposto nei suoi confronti e altamente intrattabile, soprattutto quando ero completamente fatto. I fratelli parlano tra loro, si danno consigli, comunicano. Io e lui invece non eravamo mai stati nulla di tutto questo. Ma non era troppo tardi per rimediare, no? Mi ricordava un po' me agli inizi. Tentavo di tenere nascosta la mia omosessualità a mia madre e avevo paura che lo scoprisse.
"Dovrai dirglielo prima o poi. A tuo padre intendo. Non vorrei mai che lo venisse a scoprire come lo ha scoperto mia madre."
"E come lo ha scoperto?"
"Mi ha visto scopare con Zayn"
"Oh... sai ho paura di diventare una delusione per mio padre. Un po' come è successo a te. Non che tu sia una delusione, non volevo dire questo!"
Si corresse subito. Non voleva ferirmi. Non avevo mai notato quanto Liam tenesse a me.
"Dai Liam! Lo sappiamo tutti che sono una merda per mia madre. Non auguro a nessuno di sentirsi come mi sono sentito io... mai."
La mia mente vagò indietro nel tempo. Quello era stato uno dei periodi più brutti della mia vita. Sentirsi odiato e rifiutato era una sensazione orribile.
"Sono contento che tu me l'abbia detto" gli dissi sorridendo.
Lui rimase sorpreso da quella mia inaspettata gentilezza.
"Anch'io sono contento di avertelo detto" mi rispose di rimando, sorridendo anche lui.
"Oh, bene Liam. Scommetto tutto che sei vergine!"
"Cosa?! Che ti salta in mente! Io non sono..."
Si interruppe notando la mia espressione del viso: non gli credevo per niente. Aveva compiuto troppi passi falsi per credere che non fosse vergine. Era totalmente inesperto.
"Oh, al diavolo! Sono vergine. Lo ammetto. E sono anche parecchio stufo di esserlo" confessò ridendo.
"Lo sapevo!" gli dissi, dandogli un leggero pugno sulla spalla.
"Ciò signifca che puoi darmi dei consigli!" esclamò lui.
"Con calma Liam, devo ancora abituarmi all'idea di avere un fratello con cui parlare, ora non posso diventare anche un centro cuori smarriti verginelli alle prime armi!"
Lui rise di gusto a questa mia affermazione.
"Vaffanculo!" disse prima di ridere ancora.

Harry
Qualche minuto dopo aver agganciato la telefonata di Niall arrivai a Tottenham. Il silenzio che mi investì era assordante. Incredibile come non troppo lontano dalla capitale, ci fosse un'atmosfera totalmente diversa da quella che si viveva nel centro. Mi mossi silenzioso tra le villette che costellavano la schiera, passo dopo passo, con attenzione. Mi sentivo un po' brillo, dopotutto non avevo mai bevuto in vita mia prima di quella notte. Camminai sullo stesso marciapiede che avevo percorso quando ero fuggito di lì in lacrime poche ore prima. Era incredible come cambiarono le mie prospettive e il mio modo di vedere le cose dopo aver trascorso una serata con Niall. In quel momento mi sentivo bene. Mi fermai di fronte al numeretto 21 in dorato. Sgattaiolai senza far rumore in casa. Salii lentamente gli scalini che portavano al secondo piano. Mi preoccupai di non svegliare tutti col ticchettio dei miei stivali sul pavimento in legno. Raggiunsi la mia stanza, la porta era già aperta. Fu in quel momento che lo vidi. Vidi Louis. Era seduto sul letto, con un sigaretta stretta tra le labbra e la spalla contro la testiera. Per un attimo un sorriso si accese sul mio volto. Mi stava forse aspettando? Era lì per me? Ma poi vidi lei...


ANGOLO AUTRICI:
Ciao bella gente!
Eccoci qui con un nuovo aggiornamento.
In questo capitolo insignificante sono successe un po' di cose: Louis che si confida con Zayn, Liam che svela la sua omosessualità e Harry che trova Louis con una "lei" nel suo letto.
Bene cosa ne pensate?
Cerchiamo sempre di lasciare un po' di suspense alla fine di ogni capitolo per creare curiosità ed aspettative. Speriamo soltanto che questa storia vi stai piacendo perché questo significherebbe molto per noi.
Perciò lasciate un commento o twittate con l'hashtag #unfaithfullips.
Ringraziamo coloro che già commentano e lasciano un tweet, nonché tutti coloro che leggono questa storia.
A mercoledì.
Un bacio
- le twins xx

UNFAITHFUL LIPSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora