39. I want to be more

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Max
Era sera. A breve lo Scandals avrebbe aperto le porte. Avevo lasciato Harry in camera dopo una sana scopata. Mi avrebbe raggiunto più tardi. Quel ragazzo mi dava molto da pensare. Scossi la testa cercando di cacciare via i problemi e mi diressi al bancone. La mia attenzione fu catturata da un Niall palesemente giù di morale e nervoso. Stava mettendo frettolosamente in ordine i bicchieri e le bottiglie di alcolici. Sembrava non riuscisse a stare fermo e che volesse impegnare la mente in ogni modo. Mi preoccupai. Non lo vedevo così agitato da molto... beh, in realtà da quando Zayn lo aveva lasciato, quindi intuii che lui doveva c'entrare qualcosa in questa storia. Il fatto che ultimamente io e Niall ci fossimo allontanati, non significava che non mi importasse di lui. Infondo eravamo amici e chiunque avesse osato farlo soffrire, avrebbe dovuto vedersela con me.
"Hey, Ni'. Che succede?" chiesi avvicinandomi lentamente a lui.
Non ero insensibile. Mi sentivo terribilmente male a vederlo così.
Sembrò che questa semplice domanda bastò a farlo crollare. Fissò i suoi occhi acquosi nei miei per poi tornare a guardare in basso. Mi si strinse il cuore.
"Succede che avevi ragione tu! A Zayn non glien'è mai fregato un cazzo di me!" gridò stringendo gli occhi e facendo uscire quelle lacrime che sembrava stesse lottando per trattenere.
"Per non parlare di quel traditore di Liam! Non avrei mai dovuto fidarmi di lui, cazzo!" continuò con ancor più ira.
"Liam? Cosa c'entra Liam adesso?" dissi mantenendo la calma, uno dei due doveva pur restare lucido.
"Poche ore fa ho visto Zayn e Liam che si baciava-no..." sembrò che quelle parole gli morissero in gola.
"Erano intimi, Max... avresti dovuto vedere come Zayn guardava mio fratello. A me non ha mai guardato così..." confessò in un sussurro.
Senza pensarci due volte mi catapultai su di lui e lo abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo. Le sue braccia si ancorarono al mio corpo di rimando. Posai una mano sulla sua testa e carezzai lentamente i capelli biondi stringendolo forte a me, mentre lui singhiozzava contro il mio collo.
"Si risolverà tutto, vedrai. Liam la pagherà."
"N-on avrei mai do-vuto fidarmi d-di lui."
"No, non avresti dovuto. Ora sai chi sono i tuoi veri amici."
Gli lasciai una bacio sulla testa e mi allontanai. Dovevo parlare con Zayn. Quel coglione stava rovinando tutto. Non potevo permettere che Zayn allentasse la presa su Louis, altrimenti quest'ultimo si sarebbe sentito ancor più incentivato a riconquistare Harry. Questa situazione sfavoriva anche me. Quel Liam non era previsto in alcun modo nel mio piano e doveva tornare da dove era venuto, soprattutto se faceva soffrire così tanto il mio Niall.
Presi il cellulare e composi il numero di Zayn. Appena aprì la chiamata, non gli lasciai neanche il tempo di rispondere, che lo aggredii.
"Mi spieghi cosa cazzo stai combinando con il fratellastro di Niall?!"
"Non siamo più in affari. Posso fare quello che voglio" rispose con calma e naturalezza.
"Forse hai ragione, ma a Louis non ci pensi?! Prima hai rovinato la vita del tuo migliore amico, poi gli hai fatto credere che lo ammassi nonostante volessi solo il suo culo e adesso che fai? Lo abbandoni così? Senza consolarlo? Lo sostituisci come se nulla fosse?! Lo stai tradendo, Malik!" sapevo che questo discorso sarebbe servito a mettergli la pulce nell'orecchio e a farlo sentire ancora più in colpa di quanto già non lo fosse.
"L'ho tradito nel momento stesso in cui ho deciso di mettermi in affari con te" rispose secco.
"Non mi starai dando la colpa" insinuai.
"L'alleanza è stata una tua idea" disse digrignando i denti.
"Sarà pur stata una mia idea, ma l'abbiamo attuata insieme. Ti stai per caso tirando indietro, Malik?" domandai con tono minaccioso.
"Non sarà mica che Zayn Malik si sia innamorato di quello sfigato di Liam Payne? Sei caduto così in basso?" continuai con arroganza.
"Non parlare come se lo conoscessi. Tu- tu non sai niente di lui" cominciò a vacillare.
"Oh, è proprio come credevo. Zayn Malik si è preso una cottarella" lo canzonai.
"Non prendermi per il culo e piuttosto dimmi come fai a sapere di me e Liam" disse duramente.
Se mi avesse parlato così di persona, probabilmente lo avrei preso a pugni, ma decisi ugualmente di rispondere, giusto per metterlo ancor di più in panico.
"Niall vi ha visti mentre vi baciavate al ristorante" dissi con il tono più viscido che riuscissi a fare.
"Niall lo sa?! Fanculo" gridò prima di chiudere la chiamata.
Ero sicuro che il mio discorso sarebbe servito a qualcosa. Ormai conoscevo quella testa di cazzo di Zayn e sapevo come trattarlo. A tratti ci somigliavamo ma io ero molto più furbo di lui. Ciò nonostante avevo paura che tutto quello che ero riuscito ad ottenere da Harry potesse finire da un giorno all'altro. E non intendo solo il sesso. Ormai mi ero abituato a vederlo in giro in discoteca. Se se ne fosse andato, quel posto sarebbe sembrato incredibilmente grande e vuoto. Vidi Harry vicino al bancone e decisi di raggiungerlo.
"Hey ottava meraviglia del mondo" lo salutai con un sorriso smagliante.
"Stai parlando con me?" domandò accigliato afferrando una ciocca di capelli e cominciando a rigirarsela attorno a un dito.
Sembrava di buon umore.
"Vedi qualche altra meraviglia qui?" chiesi allargando le braccia platealmente.
Sorrise abbassando lo sguardo. Forse non era abituato a quel mio comportamento. Mi avvicinai per poi baciarlo lentamente e approfondire appena il bacio.
"Farò finta di non aver sentito!" esordì offeso Takashi, che era praticamente seduto affianco ad Harry e che si era sentito escluso dalle 'meraviglie'.
"Vai via coglione" dissi scherzosamente dopo essermi staccato dalle labbra di Harry.
"È una mia impressione o quel tipo è decisamente fuori di testa?" mi domandò il riccio.
"Lo è, ma almeno è simpatico" ironizzai.
Abbozzò un sorriso.
"Ti va qualcosa da bere?" proposi.
"In realtà no" rispose posandomi una mano sul petto.
"E allora cosa ti va di fare?" domandai seducente avvicinando le mie labbra al suo orecchio.
Glielo morsi impercettibilmente per poi leccarne il lobo. Harry tirò la testa all'indietro e poi mi allontanò debolmente mugugnando appena.
"Ti ricordi quella volta in cui mi portasti fuori a fumare con Niall?" mi chiese.
"Ti va di fumare di nuovo?" proposi abbassandomi sul suo collo e inalandone il profumo.
"Non vedo l'ora" rispose posando una mano sulla mia nuca e spingendomi verso il suo collo incoraggiandomi a baciarglielo.
Gli lasciai un bacio e poi leccai la parte interessata, gustando il sapore di cui prima mi ero soltanto inebriato. Lo afferrai per un braccio e lo portai in camera. Quello era il posto più rilassante per poter fumare, soprattutto in previsione di quello che sarebbe accaduto dopo.
Una volta arrivati, mi chiusi la porta alle spalle e mi sedetti sul letto invitando Harry a raggiungermi. Aprii il cassetto del comodino e presi una canna già pronta.
"Non la prepari adesso?" domandò con un tono un po' deluso.
"No, ne ho alcune già pronte. Le ho rollate l'altro giorno perché mi annoiavo" feci spallucce.
"Oh..." disse soltanto.
"Qualcosa non va?" chiesi perplesso.
"È che vorrei la preparassi davanti ai miei occhi. Mi eccita quando lecchi la cartina. Dimostri che con la tua lingua puoi fare molte cose" disse seducente, sottolineando quel 'molte' e ammiccando alla fine.
"Se me lo chiedi così, non posso rifiutarmi" mi sporsi di nuovo verso il comodino per recuperare tutto il necessario: cartina, filtro, tabacco, hashish e accendino.
Presi il fumo in una mano e con l'altra cominciai a squagliarlo con il fuoco dell'accendino. Diedi un'occhiata ad Harry che mi stava fissando attentamente, sembrava volesse imparare. Una volta ammorbidito, ne staccai un pezzo e lo mischiai per bene con il tabacco. Spostai il tutto sulla cartina e l'arrotolai. Quando raggiunse la forma che volevo, la portai alle labbra, alzai lo sguardo e cominciai a leccarla fissando i miei occhi su Harry. Accentuai i movimenti con la lingua. Esagerai appositamente, solo per bearmi dell'espressione del riccio che era intento a mordersi il labbro inferiore. Quando mi ritenni soddisfatto, allontanai la canna dalle mie labbra e ci infilai il filtro. Finalmente era pronta.
"Piaciuto lo spettacolo?"
"Molto" rispose solamente con la voce impastata e la gola secca.
Sorrisi e accesi la canna facendo il primo tiro. Aspirai profondamente chiudendo gli occhi e godendomi quella sensazione per poi rilasciare il fumo verso l'alto. Dopodiché gliela porsi.
"Tocca a te. Questa volta non ti fermerò. Puoi fare tutti i tiri che vuoi."
Se la portò alle labbra e fece anch'egli il primo tiro. Se la cavò meglio dell'altra volta. Almeno non tossiva come se qualcosa gli fosse andata di traverso. Restammo lì per un po', beandoci del silenzio e di quella sensazione rilassante finché la canna non si esaurì totalmente.
"Allora adesso me lo dici?" esordii.
"Che... che cosa?" chiese spaesato e non solo dalla domanda.
"Perché hai voluto fumare?"
"Oh... beh perché quando l'ho fatto l'altra volta mi sentivo bene, forte, più sicuro di me. Ricordo che quando tornai a casa e vidi Louis sul mio letto con una troia, gli risposi a tono e lo stuzzicai. Mi sentivo soddisfatto per avergli parlato così sfacciatamente. Volevo semplicemente sentirmi di nuovo così perché ho bisogno di liberare la testa da molti pensieri" rispose con fermezza.
"A chi pensi?" domandai nonostante sapessi già la risposta.
"A Louis" disse immediatamente.
"Lo pensi ancora?" il mio tono era quasi... triste.
"Costantemente. In ogni momento della giornata, tranne quando facciamo sesso."
Cos'era quella sensazione di bruciore? Era come se mi facesse male il petto, il cuore. Per una volta, solo per una volta, non volevo essere quella macchina da sesso che tutti conoscevano. Harry mi stava trattando esattamente come tutti quei clienti, che venivano da me solo per scacciare per un po' i problemi della vita. Harry mi stava trattando come una puttana. Volevo essere di più per lui. Volevo farlo stare bene e quasi avevo sperato che ciò potesse realmente accadere. Mi sporsi verso di lui e posai una mano sulla sua guancia. La sua pelle era liscia e profumata. Fissai i miei occhi in quei prati inglesi. Erano freddi. Erano persi. Chissà se un giorno quegli stessi occhi mi avrebbero visto in modo diverso, sotto un'altra luce. Mi avvicinai quel poco che bastava per far unire le nostre labbra. Gli leccai avidamente il labbro inferiore e poi chiesi tacitamente accesso alla sua bocca. Approfondii quel bacio che, in quel momento, mi era quasi indispensabile. Dopo un po' abbandonai quelle gustose labbra dal sapor di cioccolato, ma restai vicino a lui. Sfiorai il suo mento con due dita mentre continuavo a mangiarlo con gli occhi.
"Spero che un giorno riuscirò a non farti pensare a lui anche in altri momenti" confessai in un sussurro, come se provassi vergogna della mia fragilità.
"Perché ti importa così tanto?" domandò senza distogliere lo sguardo dal piercing sul mio labbro inferiore.
"Perché ti ho cercato a lungo e finalmente ti ho trovato" risposi come se quella affermazione fosse la cosa più naturale del mondo.
"Cosa intendi per 'cercato a lungo'? A volte ti comporti in modo strano. Non ti capisco" disse perplesso.
"Non c'è bisogno che tu capisca adesso" sorrisi sbuffando appena.
"E allora distraimi da tutti questi 'perché'."
In un attimo mi ritrovai Harry addosso che mi baciava con foga. Ne avevo proprio bisogno in quel momento. Si accanì sul mio labbro inferiore, succhiando disperatamente la parte in cui regnava il piercing. Ne era ossessionato. In seguito spostò la sua attenzione sulla mascella, alla quale dedicò dei deliziosi morsi. Io, intanto, ansimavo in preda all'estasi. Nessuno mi aveva mai baciato così. Dopodiché scese sul mio collo e posò entrambi le mani sul petto già nudo. Contemporaneamente prese a strusciarsi violentemente sul mio corpo, ed io, di rimando, assecondavo i suoi movimenti con alcune spinte del bacino. Era come se stessimo simulando l'atto sessuale. Mi lasciò inerme per alcuni secondi, durante i quali si spogliò dei suoi vestiti, per poi riprendere la stessa azione di prima. Un colpo di reni più forte mi fece gemere profondamente. Rischiavo di venire per quel semplice attrito. Mi tolse le mutande mentre io gli sfilai i boxer. Si abbassò lentamente sul mio corpo, senza staccare la lingua dalla pelle. Inarcai la schiena per i brividi che mi provocò. Afferrò saldamente il mio membro e cominciò a leccare la mia erezione dal basso verso l'alto, bendosi dei gemiti che uscivano incontrollati dalla mia bocca. Posò le mani sulle mie coscie succhiando appena la punta mentre io spingevo il bacino verso la sua bocca. Poi tornò a leccare la mia lunghezza. Sembrava volesse farmi impazzire. Stava rendendo tutto lento ed incredibilmente estenuante.
"Ha-rry... prendilo in boc-ca... aah... succhiamelo..."
Sembrava stesse aspettando solo la mia supplica che lo prese interamente in bocca cominciando a pompare con più forza e decisione. Portò una mano ai miei testicoli e iniziò a giocherellarci con le dita. La sua gola era profonda, il suo palato caldo, la sua lingua umida. Non passò molto tempo prima che venissi rovesciandomi completamente nella sua bocca. Si sollevò dal mio inguine leccando il liquido seminale che ancora giaceva sulle sue labbra. Lo afferrai con forza dalla nuca e lo tirai verso di me trasportandolo in un bacio lungo e bagnato.
"Non hai idea di quanto mi piaccia succhiartelo" disse con lussuria.
"Cristo... Cosa hai detto?" dissi ancora stravolto dall'orgasmo.
"Ho detto che succhiarti il cazzo è la cosa più appagante che abbia mai fatto" ribadì con lo stesso tono.
Chi era quello? Che fine aveva fatto il vecchio Harry? Dovevo ammettere che questo mi piaceva ancora di più.
"Cazzo" esclamai prima di baciarlo di nuovo e scendere sul suo collo.
Lui mugugnò per quella sensazione che ormai avevo capito quanto gli piacesse. Intanto infilai un dito nella sua apertura. Harry strizzò gli occhi per il dolore inaspettato. Dopo un po', portò una mano sul suo stesso ano e ci infilò il suo indice affiancandolo al mio che era già dentro di lui. Cominciammo a tirare uno da un parte e uno dall'altra. Poi insinuai un altro dito e iniziai a muovermi velocemente. Dopodiché uscii e Harry fece lo stesso. Lo afferrai per i fianchi e lo spinsi verso l'alto. Lo feci quasi sedere sulla mia faccia e inserii la lingua nel suo buco lubrificandolo con la saliva. Intanto portai una mano sul suo membro e iniziai a massaggiarlo con lentezza. Harry ansimava ormai totalmente in preda all'eccitazione. Dopo alcuni minuti lo feci scendere verso il basso e da quella posizione lo penetrai con un colpo secco. In quello stesso momento anche Harry cominciò a muovere il bacino mentre io lo tenevo saldamente dai fianchi. Mi cavalcò con maestria facendo su e giù dalla mia erezione. Stava praticamente saltando sul mio corpo. Mi beai di quella visuale. Non mi trattenni più. Sgusciai violentemente fuori dal suo sedere e lo spinsi sul materasso ribaltando le posizioni. Lo feci mettere a pancia in giù per poi ordinargli di inginocchiarsi. Non appena assunse la posizione corretta tornai a spingere dentro di lui. Mi spinsi fino in fondo con forza posando entrambe le mani sul suo fondoschiena. Toccai il suo punto e quasi non rischiò di urlare contraendo tutti i muscoli.
"Oh... Dio... Max sì... Lì... Aaah..."
"Ancora!"
"Più forte!"
Continuai a sbattere contro il suo fascio di nervi, portai una mano sul suo membro. Glielo sfiorai appena, ma questo bastò a farlo venire copiosamente sul materasso mentre io mi riversavo dentro di lui.

Louis
Quella sera decisi di andare allo Scandals. Mi ritrovai all'entrata della discoteca quando mi fermai di getto. Cosa ci facevo lì? Perché volevo farmi del male da solo? Ci pensai un po' fino a quando la risposta non venne da sé. Dovevo vedere Harry. Nel bene o nel male, ma dovevo vederlo. Mi bastava solo quello. Era una mia necessità. Privare i miei occhi della sua vista per troppo tempo, era come privare una pianta della luce del sole. Entrai in discoteca. Notai che era già piena di gente. Guardai in giro cercando Harry, ma non riuscivo a trovarlo. Dove diavolo si era cacciato? Se non era lì, era sicuramente rinchiuso in qualche stanza a scopare con Max. Mi schifai del mio stesso pensiero. Niall mi aveva detto che scopavano. Non ci volevo credere ma era così. Cercai qualcuno a cui chiedere informazioni. Notai quel giapponese che stava sempre insieme a Max vicino alla console e mi avvicinai.
"Hey, tu! Sai dove sono Harry e Max?" gridai per farmi sentire.
"Oh non ti conviene. Si stanno dando da fare in camera. Quei due scopano anche in lavanderia. Quel ragazzo si fa sbattere ovunque."
"Attento a come parli!"
Lo spinsi contro il muro. Se non fosse stato a petto nudo, lo avrei preso per la maglietta.
Harry faceva sesso ovunque e senza nessun pudore? No, non poteva essere vero. Harry era dolce e puro non un maiale come tutti i ragazzi di quella discoteca. Lui faceva l'amore in camera da letto, su un letto spazioso e avvolto da coperte bianche, non si faceva sbattere in qualsiasi angolo.
"E perché? Harry non è più tuo. Ormai è roba di Max. Fattene una ragione."
"Ti spacco la faccia, coglione!"
Spinsi un gomito sotto il suo collo e feci pressione.
"Okay amico. Me ne vado, ma accetta la realtà. Non puoi reggere il paragone con Max."
"Mi fai pena, cretino!"
Lo lasciai andare. Quel tipo era già messo male, non valeva la pena prendersela con lui.
Mi recai nella parte della discoteca dove c'erano le stanze e cercai di capire quale fosse quella di Max. Mi beccai anche un paio di occhiate fameliche e parole non proprio caste sul mio sedere. Mi bloccai di scatto quando mi parve di sentire la voce di Harry. Doveva essere lui. Notai la maniglia della porta abbassarsi e mi nascosi spiaccicandomi contro il muro. Erano loro. Max e Harry erano sull'uscio. Mi sporsi appena per cercare di vedere qualcosa. Non lo avessi mai fatto. I miei occhi furono spettatori di un bacio con tanto di lingua. Sembrava che volessero succhiarsi l'anima a vicenda.
"È la prima volta che mi capita di implorare per farmelo succhiare" disse languidamente il biondo.
"La tua raffinatezza mi lusinga. Vai a lavorare" rispose Harry schiaffeggiandoli scherzosamente il braccio.
"Ti aspetto più tardi per un'altra cavalcata" continuò il riccio facendo l'occhiolino.
No, no e no. Adesso basta. Aspettai che Max si allontanasse per irrompere ferocemente in camera.

ANGOLO AUTRICI:
Heilà bella gente!
*vanno a nascondersi per le porcate che hanno scritto*
Ehm... scusate il sesso violento Marry? Hax? Ma come avete potuto vedere Louis entra in azione eheh
Dovrete aspettare domenica prossima per sapere cosa accadrà. Lou non sembra proprio felice di questa situazione, chissà cosa accadrà ;)
Bene, lasciate un commento e una stellina, please. Insomma fateci sapere cosa ne pensate e se la storia vi sta appassionando.
Ecco a voi la classifica dei tweets riferiti al capitolo precedente :

1.
"Harry, amore caro, avere le gambe aperte 24h su 24 non è un dovere, sai? All the love xx #unfaithfullips"
- @cinzia_0101

2.
"Max che chiama Harry principessa, si quella sul pisello però #unfaithfullips"
- @Ovceanarry

3.
"Louis che "Loro fanno sesso?!"...certo che no! Harry è stato con Max notti intere solo per giocare a Risiko #unfaithfullips"
- @wohalouis

4.
"Se Harry prova ancora una volta a farsi fottere da Max, lo castro io con le miei mani e poi dono il tutto a Louis
#unfaithfullips"
- @Aliarianna

5.
"comunque sto consigliando la ff ad un casino di gente, e non so se dire "larry e ziam" perché tutti lo danno a tutti #unfaithfullips"
- @xxdearcaraxx

As always, ringraziamo tutti coloro che seguono questa storia. Vi vogliamo bene. Speriamo di non deludervi mai e di essere sempre all'altezza delle aspettative.
A domenica.
Un bacio,
- le twins xx

UNFAITHFUL LIPSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora