32. One month

1.5K 113 23
                                    

Harry
Era passato poco meno di un mese da quel weekend con Louis. Il fine settimana più bello della mia vita. Mi ero donato completamente a lui e mai nessuna scelta sembrò più giusta. Non avrei mai immaginato di poter essere così felice, nemmeno nei miei sogni più sfrenati. Amavo Louis e lui amava me. Bastava questo a rendere la mia vita assolutamente perfetta. Tuttavia c'era qualcosa, anzi qualcuno, che mi preoccupava. Zayn. Io e lui non eravamo in buoni rapporti da molto tempo ormai, ma presto notai che il mio astio nei suoi confronti non era più legato alla faccenda di Niall o al fatto che mi avesse mentito, ma era dovuto a Louis. Ultimamente tutto riconduceva a lui. Forse ero paranoico, ma ero convinto che quei due si fossero distaccati per un breve periodo. Non ne sapevo il motivo ma il vero guaio era che ora erano tornati più uniti di prima. Mi infastidivano. Erano sempre appiccicati, sempre in cerca l'uno dell'altro. Erano vomitevoli e io mi sentivo invisibile agli occhi di Louis quando nella stessa stanza c'era anche Zayn. Molte volte avevo cercato di distaccarli, di attirare l'attenzione su di me, di intromettermi nei loro discorsi, ma niente. Magari mi stavo facendo solo un sacco di problemi inutili. Loro erano amici d'infanzia, si conoscevano da quando erano bambini, condividevano la loro vita praticamente da sempre ed io non sapevo niente della loro amicizia, del loro modo di comportarsi. Forse quella situazione era senza malizia e del tutto normale per loro. Ciononostante questo non mi impediva di essere geloso. Era questa la gelosia? Uno dei sentimenti più forti ed irrazionali che si possano provare? Quel fuoco che nasce senza motivo e diventa impossibile da gestire nella sua esplosione? Adesso capivo quello che provava Louis quando ero con Max. Non lo avrei più fatto soffrire. Non volevo che provasse ancora quello che io stavo provando in quelle settimane. Solo allora mi accorsi che, la bustina di thè che avevo imbevuto nella mia tazza con il disegno di un arcobaleno, era completamente ridotta a brandelli. Da quanto mi stavo torturando? Spostai lo sguardo al soggiorno che, per angolazione, era ben visibile dalla cucina dove mi trovavo. Ed eccoli lì. Il mio ragazzo e il suo miglior amico comodamente accoccolati sul divano che stavano litigando per impossessarsi del telecomando.
"Dammelo!" gridava Zayn toccando ovunque Louis che aveva nascosto l'oggetto sotto il suo enorme sedere.
"Ti ho detto di no! Guardiamo sempre quello che vuoi tu! Sono stanco, stasera decido io!"
"E io dico che hai dei gusti di merda, quindi..."
Il moro si lanciò praticamente addosso a Louis e cominciò ad agitare confusamente le mani per recuperare l'oggetto tanto agognato. I due intrapresero una strana lotta, fatta di schiaffetti e solletico degna di due ragazzine. Ora spiegatemi come facevo a rimanere buono dopo quella scena? Mi constrinsi a non intromettermi solo perché sapevo che non sarebbe servito a nulla.
"Smettila!"
"Vuoi la guerra eh?!"
"Lasciami, ti prego!"
"Mi arrendo, mi arrendo! Hai vinto tu."
Louis sollevò le braccia in segno di resa. Poi portò la mano al suo fondoschiena per prendere il telecomando. Ma proprio quando Zayn gingillava per la vittoria, Louis gli porse il dito medio.
"Ma allora sei stronzo!"
"Te l'ho fatta, idiota!"
Cominciarono a ridere e ripresero la lotta che finì inevitabilmente con il mio ragazzo sdraiato per terra e Zayn seduto sul divano come un pascià con il telecomando tra le mani.
"Mai mettersi contro di me! Il mitico Zayn Malik" improvvisò una risata malefica a mo' di film horror.
"Sei un bastardo. I morsi non valgono. Mi hai lasciato il segno" si lamentò Louis massaggiandosi il braccio.
"Nell'arte del combattere ogni mezzo è lecito" riprese la risata di prima.
"Che idiota..."
"Dai vieni a sederti affianco a me. Mi sento solo."
E tornarono ad accoccolarsi come se nulla fosse successo, con il braccio di Zayn intorno alla spalla del mio ragazzo e la testa di Louis sul petto del moro.
"Lou"
"Mh" rispose assonnato.
"Dovremmo organizzare una festa. Come i bei vecchi tempi. Amici, estranei, musica e tanto alcool."
"Sarebbe fantastico. Ci sto!"
"Facciamo domani?"
"No, domani no. Ho da fare. Facciamo dopodomani."
"Okay. Mi sono stancato. Questo film è una lagna."
"Coooosa?! Ma allora perché hai fatto tante storie per decidere cosa vedere?!"
"Perché volevo giocare un po' con te."
"Sei più idiota di quanto pensassi."
"A proposito! Vieni in camera a giocare alla playstation con me?"
E no! Adesso basta! Non potevo permetterlo. Finalmente potevo stare un po' da solo con Louis e non avrei mai permesso a quello stronzo di rubarmi anche quel piccolo ritaglio di tempo.
Tossii sonoramente. Louis sembrò accorgersene.
"Ehm no... per stasera passo, Zay. Ma tu vai pure se vuoi."
Per fortuna mi aveva capito al volo. Insomma quei due erano sempre insieme. Ci mancava che si facessero compagnia anche in bagno. Adesso era il mio turno, cazzo.
Quando finalmente Zayn decise di alzare il culo, mi avviai verso Louis.

UNFAITHFUL LIPSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora