21. You don't call me bitch!

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Harry
Dormivo beatamente quando un rumore mi destò dal sonno. Mi alzai di soprassalto. Ero spaventato. Dovevano essere le due di notte o giù di lì. Sentii passi pesanti salire le scale. Cercai di risvegliare presto tutti i miei sensi. La vista era ancora un po' appannata, per questo cercai le mie pantofole a tentoni. Strizzai gli occhi e in seguito li stropicciai. D'un tratto sentii qualcuno urlare il mio nome per casa. Era la voce di Zayn.
"Harry!!"
Non riuscivo a capire. Che motivo c'era di gridare in quel modo? Pensai al peggio, doveva essere successo qualcosa di brutto: forse a Louis, forse si era fatto male. Pensai a tutto ciò in alcuni secondi e d'un tratto vidi la mia porta spalancarsi e sbattere rumorosamente.
Zayn era lì, ricoperto di sangue. C'erano macchie rosse sul suo viso e sui suoi vestiti.
"Oh mio Dio!" urlai spaventato.
In un attimo gli fui vicino. Cercai di toccarlo, di assicurarmi della sua situazione ma non me lo permise. Scansò bruscamente la mia mano dal suo petto. Lo guardai accigliato. Cosa gli avevo fatto?
"Harry, da quanto? Da quanto va avanti questa storia?!" mi domandò inferocito.
"Ma co-cosa dici? Quale storia?" gli domandai di rimando.
Ero intimorito. Perché si stava comportando in quel modo?
In quel preciso istante vidi Louis fare ingresso nella mia camera. Strisciava i piedi per terra assonato e aveva una mano alla bocca per coprire uno sbadiglio.
"Che succede?" chiese a tutti.
Poi si voltò verso Zayn e lo vide meglio.
"Cazzo Zayn! Cosa hai fatto?" disse spalancando gli occhi.
"Smettetela di chiedermi cosa è successo! Non mi fa nemmeno male! Qui c'è un argomento più importante da affrontare" affermò orgoglioso, voltandosi nella mia direzione.
Louis seguì il suo sguardo e mi fissò anche lui con un'espressione confusa.
"Cavolo, volete dirmi cosa ho fatto?" chiesi infine esasperato.
"Evidentemente, non si rende conto della gravità della situazione..." disse Zayn rivolgendosi a Louis.
Anche Lou non seguiva il suo discorso.
"Amico, non capisco... davvero, calmati" tentò di dirgli.
"Calmarmi cosa?! Harry frequenta Niall e Max e io dovrei stare calmo?"
Lo guardi scioccato. Che problema c'era se li frequentavo? Erano due ragazzi normalissimi.
"E qual è il problema?" chiesi confuso.
"Qual è il problema?! Harry tu non devi vederli mai più! Ci siamo capiti?" mi rispose Zayn.
"Cos-cosa ma perché? Loro sono miei amici! Non conosco molte persone qui... loro mi sono semplicemente stati vicino. E poi avevi detto anche tu che ti faceva piacere  il fatto che mi stessi ambientando e che avessi trovato nuovi amici!"
"Ma non loro! Non sono persone giuste per te!"
"Persone giuste per me? Ma che cazzo dici, Zayn!"
Mi voltai verso Louis per cercare il suo assenso.
"Lou?" soffiai.
"Harry, dimmi una cosa... Max ti ha toccato?" mi domandò serio Louis.
"Ma che..." riuscii a dire.
Cosa intendeva dire? Certo, Max non era stato esattamente un gentleman però non mi aveva mai fatto del male. Ricordai quel paio di volte in cui le sue mani si erano spinte fino al cavallo dei miei pantaloni. Ricordai l'erezione che ne era nata e l'imbarazzo che provai in quel momento. Quindi sì, Max mi aveva toccato. Abbassai la testa sotto lo sguardo indagatore di Louis.
"Cazzo, Harry! Ti sto chiedendo se Max ti ha messo le mani addosso!" urlò.
"B-beh... sì... ma non è stato niente di che! Non fraintendermi!" tentai di scusarmi ma in fondo cosa avevo da chiedere scusa? Io e lui non stavamo insieme.
"Fanculo, Harry! Mi stai dicendo che mentre io cercavo di capire cosa stesse accadendo nel mio cervello per causa tua, tu andavi a fare la troia in giro?!"
Si avvicinò pericolosamente. L'ultima cosa che volevo era arrabbiarmi con lui, soprattutto dopo tutto quel tempo che avevamo trascorso insieme confidandoci. Avrei voluto lanciarmi al suo collo, baciarlo mille volte chiedendogli scusa ma... cazzo, mi aveva chiamato troia!
"Troia?! Che cazzo dici Lou! Tu non mi chiami in quel modo, hai capito bene? Stai esagerando, non è successo nulla tra me e lui!" urlai con le lacrime agli occhi.
Perché dovevo sempre piangere come una ragazzina. Fottuti sentimenti.
"Promettimi che non vedrai mai più né Niall né Max" disse lui con la mascella contratta.
"Cosa... no! Non te lo prometto affatto!"
"Te lo proibisco Harry! Sono persone pericolose!"
"Fanculo, non sei mia madre! Via! Andate via dalla mia stanza!" urlai in preda ai singhiozzi.
Spinsi entrambi con forza fuori dalla mia camera. Sbattei la porta con un tonfo che echeggiò in tutta la casa.
Chi erano loro per dirmi cosa è giusto e cosa non lo è? Sembravo un bambino capriccioso ma davvero non riuscivo a capire le loro inutili preoccupazioni. Odiavo avere delle proibizioni. Ne avevo avute fin troppe ad Holmes Chapel. Avevo promesso a me stesso di cambiare e lo avrei fatto. E si sa che non desideriamo niente di più di quello che non ci è consentito.

UNFAITHFUL LIPSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora