Zayn
Sbuffai passandomi una mano tra i capelli. Tentai di dare un garbo alla mia pettinatura, sistemandola con le dita. Sentivo lo sguardo di Louis bruciare sul mio corpo. Avevo ancora gli occhi rivolti verso il basso, non osavo guardarlo. Nascosi uno sbadiglio dietro la mano e sbuffai ancora. Dovevo prendere una decisione, una decisione che in realtà avevo già preso in precedenza ma che non avevo ancora attuato. Dovevo essere sincero e raccontargli la verità, nient'altro che la pura e semplice verità. Che poi tanto semplice non era visto che io e Max avevamo preso in mano le redini della sua vita tramite inganni e sotterfugi. Finalmente alzai lo sguardo e fissai i miei occhi in quelli di Louis. Mi fissava accigliato, curioso ma anche arrabbiato. Un mix di espressioni che non avevo mai visto sul suo viso. Quello che stavo per dirgli avrebbe cambiato per sempre il nostro rapporto. Forse mi avrebbe odiato, forse mi avrebbe perdonato, nessuno poteva saperlo. Fatto sta che non avrebbe mai più avuto fiducia in me e io avrei fatto di tutto per riconquistare la sua amicizia. Lo avrei fatto davvero, avrei lottato con le unghie e con i denti pur di riottenerla.
Presi una boccata d'aria e inziai.
"Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento" sospirai.
"Ti racconterò tutto dal principio..."
Aggrottò le sopracciglia e lo vidi pronto a controbattere. Lo fermai appena in tempo.
"...Ma non mi devi interrompere."
Annuì con un'espressione preoccupata. Ora avevo la sua completa attenzione.
"È iniziato tutto nella Notte delle Ombre. Mi sono intrufolato alla serata, non volevo essere visto né da te né da Harry. Volevo solo divertirmi un po' senza essere notato. Ma poi ho visto te..."
Sollevai il mio sguardo sul suo, feci una pausa e poi continuai.
"...Eri così bello, elegante, sexy. Il mio cervello è andato in tilt. Ero attratto dal tuo corpo. Lo ammetto, fin da quando eravamo ragazzini, ho sempre pensato che io e te potessimo spassarcela insieme. Ma non c'è stata mai l'occasione giusta. Tu uscivi con le ragazze, ti definivi etero e io mi misi l'anima in pace..."
Sospirai sorridendo debolmente nel ricordo dei vecchi tempi.
"...Quella sera, ho pensato che forse quella occasione, quella che cercavo da tanto tempo, fosse finalmente arrivata. Ne ebbi la conferma quando vidi Max..."
Guardai il suo viso deformarsi in una smorfia di disgusto.
"...Anche lui era presente quella sera. Lui voleva Harry ed io volevo te. Perfetto, non è vero? Così è nata una specie di alleanza tra me e lui. Abbiamo approfittato del momento in cui Harry si è allontanato per andare in bagno e vi abbiamo separati. Io mi sono finto Harry e Max si è finto te."
Louis strinse i pugni convulsamente e non poté impedire ai suoi pensieri di trasformarsi in parole.
"Ciò vuol dire che anche Harry..." tentò di dire a denti stretti ma lo fermai.
"No. Non è andata così. A differenza tua, che pensavi davvero che io fossi Harry, Harry era consapevole del fatto che Max fosse Max..."
Vidi un'espressione persa sul suo viso.
"Mi spiego meglio. Max non finse nemmeno un secondo di essere te. Sapeva di poter avere le attenzioni di Harry essendo semplicemente sé stesso. E così è stato. Harry lo ha portato in una stanza e si è fatto limonare per bene e... non solo. Si stavano spingendo anche oltre se non fosse per lo squillo del suo cellulare. Solo la tua chiamata lo ha fermato."
Lo guardi meglio per valutare il peso che le mie rivelazioni stavano avendo su di lui. Aveva un'espressione letteralmente sconcerta. La bocca era semiaperta e gli occhi erano dilatati. I pugni, ancora stretti in una morsa decisa, inziarono a tremare scossi dalla rabbia. Stava per aprire le bocca ma lo fermai ancora una volta.
"Ma non è tutto qui. Da quel momento in poi sono diventato la spia di Max. Gli dicevo ogni cosa riguardasse voi due. Gli ho raccontato anche dell'hotel e della vostra prima volta. Prima che Harry partisse con te però, Max gli parlò. Gli disse che non voleva più avere nulla a che fare con lui visto che poteva avere tutti i ragazzi di questo momento. Fu una mossa furba. Sapeva che Harry era attratto in un modo strano da lui e per questo ha voluto lasciarlo libero e spedirlo direttamente tra le tue braccia. Sapeva cosa sarebbe successo in quella stanza e, in qualche modo, è accaduto davvero. Harry ti ha donato corpo ed anima, si è legato a te in tutto e per tutto. Una mossa strategica, considerando che aveva un piano in mente, anzi che avevamo un piano."
Serrò la mascella contratta ma non disse nulla. Era curioso di sapere cosa fosse accaduto dopo.
"Tu intanto ti eri allontanato da me dopo la Notte delle Ombre. Ho finto di rinunciare a te solo per esserti di nuovo accanto e per far ingelosire Harry. Anche questo faceva parte del piano. Harry doveva vederci costantemente insieme. Infatti, quando abbiamo organizzato la festa a casa, ho pagato due ragazzi per tenerti lontano da lui il più possibile. Harry doveva sentirsi a disagio ed andare via. E così è stato. Dopodiché ti ho fatto bere e fumare e ti ho portato in camera. Lì ci siamo baciati e toccati ma non è successo nulla di più. Tu sei collassato sul materasso ed io ho messo in atto il penultimo punto del piano. Ho aperto un preservativo e ho messo la carta in bella vista sul comodino. Ho fatto credere ad Harry che avessimo fatto sesso."
Mi fermai incerto.
"Quale è stato l'ultimo punto del piano?" domandò in un sussurro strozzato.
Sospirai rumorosamente, chiusi gli occhi e poi li riaprii.
"Max. Sapeva che Harry avrebbe avuto il cuore spezzato. In qualche modo era in grado di capire cosa Harry avrebbe pensato e cosa avrebbe fatto. Ed infatti Harry è andato allo Scandals, ha aspettato che Max si avvicinasse a lui e poi gli ha chiesto una nottata insieme. Così è nata quella sottospecie di rapporto che ancora adesso hanno."
Lo guardai negli occhi e aggiunsi le ultime parole.
"È così che andata. Ho finito."
Dischiuse e poi strinse di nuovo il pugno. Fissò i suoi occhi nei miei. Erano furiosi, tristi, delusi.
Finalmente, però, mi ero liberato di un peso. Potevo dire di essere pulito, senza più segreti e inganni. Anche se non potevo considerarmi tale dopo aver fatto soffrire le persone a cui volevo più bene.
D'un tratto sentii un fortissimo dolore infiammare il mio zigomo. Caddi all'indietro portandomi una mano alla faccia. Louis mi aveva colpito con quello stesso pugno che a stento era riuscito a trattenere durante il racconto delle mie rivelazioni.
"Tu mi stai dicendo che la mia prima volta con Harry è stata praticamente progettata da Max, che il mio migliore amico mi ha preso per il culo per tutto questo tempo, che Harry mi è stato infedele fin dal principio, che in realtà non l'ho mai tradito e che se non fosse stato per il vostro stupido piano a quest'ora staremmo ancora insieme?!" urlò con la mente annebbiata dall'ira e dal dolore.
Mi portai una mano al naso, che sanguinava leggermente, e mi sollevai.
"Sì, è così. Mi dispiace" ammisi.
"Ti dispiace?!" ringhiò.
"Dopo tutto quello che mi hai fatto hai solo questo da dirmi?!" continuò.
Feci un passo indietro.
"Se vuoi odiarmi, fallo. Se vuoi picchiarmi, fallo. Almeno adesso ho la coscienza pulita" dissi deciso.
"Coscienza pulita? Ma ti ascolti?! Mi hai rivelato la verità solo dopo aver ottenuto ciò che volevi! Il mio corpo! Ma almeno è vero che ti piaccio?!" domandò urlando.
Le vene sul suo collo pulsavano ad ogni parola, il suo viso era arrossato dalle urla e gli occhi erano lucidi, pronti ad esplodere in qualsiasi momento. Potevo capirlo, tutte le sue certezze erano crollate in un attimo, si sentiva preso in giro, manipolato e abbattuto. Non aveva più nessuno di cui fidarsi. Era rimasto solo. Ma io c'ero, ci sarei sempre stato per lui. Peccato che adesso mi detestasse.
"Attualmente ho la testa presa da Liam" ammisi abbassando lo sguardo.
Quella rivelazione mi costò più di ogni altra cosa. Dirlo ad alta voce mi spaventava.
"Ero solo geloso di Harry e del vostro rapporto. Volevo portati via da lui. Per te ho solo provato qualcosa di fisico" continuai titubante.
Non volevo ferirlo ma dovevo essere sincero fino all'ultimo.
"Infatti mi stai dicendo la verità solo dopo che sei riuscito a portami a letto! Dovresti vergognarti!" mi accusò.
La sua fronte si increspò in un cipiglio perplesso.
"Non capisco... perché quella sera in cui ho visto te e Liam sul letto, hai detto che volevi solo divertirti? Hai rovinato il tuo rapporto con lui, in questo modo" osservò.
"Perché Max mi ha fatto capire che non potevo abbandonarti dopo averti fatto soffrire così tanto. O almeno, questo è quello che mi ha detto ma in realtà so che c'era un doppio fine. Semplicemente non voleva che ti lasciassi perdere. Se lo avessi fatto tu avresti avuto un motivo in più per cercare di recuperare il tuo rapporto con Harry" spiegai abbassando lo sguardo.
Aveva ragione, mi dovevo vergognare. Ogni singola mossa e parola degli ultimi mesi era pianificata nei minimi dettagli.
Ci fu un momento di silenzio. L'unico suono che si avvertiva era lo spostamento d'aria dovuto al vento che entrava attraverso gli spifferi. Faceva male ai timpani.
Quel momento si prolungò divenendo, per me, eccessivamente lungo. I minuti scorrevano con lentezza così come gli occhi tristi di Louis scorrevano sulla mia pelle. Riuscii ad intravedere di sottecchi delle piccole gocce d'acqua che si accatastavano agli angoli dei suoi occhi.
Poi finalmente parlò.
"Come hai potuto?" sussurrò flebile.
"Come hai potuto farmi questo? Siamo migliori amici da sempre e mi hai tradito. Mi hai nascosto la verità per mesi..." si interruppe.
Sollevai lo sguardo ed i nostri occhi si incontrarono.
"Con che coraggio mi vedevi ogni giorno, passavi del tempo con me, mi abbracciavi, mi consolavi sapendo che la causa del mio dolore eri tu stesso?" domandò infine.
Sentii il mio cuore frantumarsi in tanti piccoli pezzi. Ero stato un mostro. Non avevo scusanti, non potevo dire nulla. Non avrebbe avuto più senso.
Abbassai ancora una volta lo sguardo.
"Sc-scusa" balbettai per la prima volta insicuro.
"Non mi basta" disse infine Louis abbandonando la stanza.
Harry
Tentai di regolarizzare il respiro. Il mio petto si alzava e abbassava freneticamente. Ci vollero alcuni minuti prima che il mio corpo si raffreddò completamente. Mi misi a sedere e recuperai i miei boxer gettati senza ritegno dall'altra parte della stanza. Li indossai in fretta e poi tornai sul letto. Mi sdraiai su un lato e guardai Max con un cipiglio divertito.
"Indossa le tue mutande" ordinai.
"Perché? Mi sembra che tu stia vedendo qualcosa che hai già visto mille volte" mi rispose strizzando l'occhio.
"Idiota" dissi con un paio di fossette che solcavano le mie guance.
Mi sentivo bene ultimamente.
Mi voltai ed aprii un cassetto a caso del comodino. Ne estrassi un paio di mutande striminzite.
"Ecco, muoviti!" dissi lanciandogliele in faccia.
"Oh, che paura" ironizzò con una mano davanti alla bocca.
"Non voglio vedere quel coso ciondolante almeno per le prossime tre ore!"
"Ma..." disse percorrendo con le dita il mio petto.
Chiusi gli occhi a quel contatto. I polpastrelli raggiunsero il mio collo per poi afferrarmi il mento con delicatezza.
"... a te piace tanto il mio coso ciondolante" terminò prima di stamparmi un bacio sulle labbra.
"Lo ammetto..." ansimai facendo scoccare le nostre lingue.
Posai una mano sul suo petto per allontanarlo da me.
"... ciò non toglie che devi indossare quelle dannate mutande prima che ti prenda a pugni" continuai sorridendo.
"Touchè" disse infine obbedendo.
Una volta tornato accanto a me, posai la mia testa sulla sua spalla e una mano sulla peluria attorno ai capezzoli. Ne tracciai il contorno con le dita, divertendomi a rendere la pelle che toccavo d'oca. Fu in quel momento che avanzai una proposta insolita.
"Max, mi fai le coccole?"
Lo vidi irrigidirsi appena. Non so perché gli feci una domanda del genere. Forse perché con Louis ero abituato a ricevere una buona dose di coccole giornaliere ed adesso mi mancavano.
"Non le ho mai fatte a nessuno" riflettè.
"In realtà non credo di saperle fare ma ci proverò" disse infine posando il suo sguardo sul mio corpo.
"Posso dirti io cosa fare" proposi.
"Ti piace avere il controllo, vero?" mi domandò.
"Solo un po' " ammisi sorridendo.
"Okay, ci sto. Dimmi cosa devo fare e io lo farò" sussurrò al mio orecchio in modo suadente.
Lo feci posizionare sopra di me.
"Baciami il collo, ma non come fai di solito. Baciami lentamente, in modo asciutto ed innocente."
Annuì e portò le sue labbra al mio collo. Inziò a baciarmi in modo languido ma poi ricordò le mie parole e si calmò. Non era esattamente in grado di baciare qualcuno in modo innocente. Con lui ogni movimento aveva un nonsochè di erotico. Tuttavia ce la metteva tutta ed apprezzai lo sforzo.
Afferrai la sua mano e la portai sulla mia coscia.
"Accarezzami" dissi indicandogli il modo in cui volevo essere toccato.
Percorse con il palmo della mano la lunghezza delle mie coscie, poi le anche, i fianchi e le spalle. Il suo movimento era pesante inizialmente, poi si rese conto di stare sbagliando e rese il tocco più leggero.
"Bravo" lo elogiai in un soffio.
Presi le sue mani e le portai ai miei capelli.
"Gioca con i miei ricci" lo esortai.
Così fece. Attorcigliò alcune ciocche attorno alle sue dita, poi massaggiò la mia chioma.
Chiusi gli occhi e mi rilassai, in questo era piuttosto bravo.
"Ora guardami" dissi.
Portò la sua mano alla mia guancia e iniziò ad accarezzarla senza che io gli dicessi nulla.
"Ti guardo" rispose.
"Dimmi qualcosa di dolce, qualsiasi cosa" dissi un po' insicuro stavolta.
Riflettè un po'. Questo non era il suo campo, non era del tutto ferrato in certe cose.
"Sei bellissimo" sussurrò.
Arrossii a quelle parole. Avvolsi le mie gambe al suo bacino, portai le mie mani alla sua nuca e lo spinsi verso di me in un bacio delicato.
"Sono stato promosso?" domandò.
"Ti darei un nove, solo perché so che puoi fare di meglio" lo sfidai.
"Nove è un buon voto" puntualizzò.
"Sì ma non è dieci" lo stuzzicai.
Ridemmo insieme.
"Bene, ora voglio fare un brindisi" disse sporgendosi sul comodino e recuperando due bicchieri di vetro e una bottiglia di whisky.
Mi porse un bicchiere ed io lo afferai con delicatezza. Vidi una strana espressione sul suo viso. Mi incuriosii ed abbassai lo sguardo sul liquido.
All'interno del recipiente di vetro, notai un leggero luccichio. Strabuzzai gli occhi quando capii di cosa si trattasse. Era un anello. Ciò non mi impedì di sorridere.
"Sai che di solito si mette nello champagne, vero?"
"Ma mi hai visto? Non sono di certo un tipo da champagne" ironizzò nervoso.
"Cosa significa?" domandai andando dritto al punto.
"Penso che tu lo sappia" disse in imbarazzo.
Ci fu un lungo momento di scomodo silenzio. Non sapevo cosa pensare. Max, d'altro canto, non mi aiutava nemmeno a comprendere. Se si può, era ancora più confuso ed imbarazzato di me.
"S-signifca che vuoi sposarmi?" azzardai preoccupato.
"S-sposarti? No, no! Mettilo solo se vuoi che tra noi ci sia qualcosa di più del semplice sesso. Perché io lo voglio... e tanto anche" chiarì.
Ci fu un'altra pausa di silenzio.
Mi guardò ansioso di conoscere la mia risposta ma non lo feci, non dissi nulla.
Presi l'anello dal liquido arancio e lo infilai al mio anulare sinistro.
"Voglio vedere fino a che punto mi spingerò con te... quindi sì, voglio essere il tuo ragazzo."
Lo guardai negli occhi e notai un luccichio gioioso nelle sue iridi.
Posò una mano dietro la mia nuca e mi spinse a sé in un bacio passionale. Dischiusi le labbra permettendo l'accesso alla sua lingua. Quando ci separammo tu Max a riprendere il discorso.
"Che sollievo! Pensa che l'ho rubato per te. Spero che ti piaccia" ammise.
"Oh, questo non avresti dovuto dirmelo, sai? Farò finta di non aver sentito!" puntualizzai ridendo.
"Sono fatto così" si giustificò con un sorriso.
"Tipico di te" aggiunsi.
"Bene, ora posso anche farti vedere il mio nuovo tatuaggio" disse contento.
"Mi ero appunto domandato cosa fosse quella benda" indicai la parte interessata.
"Doveva essere una sorpresa. Ecco!"
Strappò via la protezione dal tatuaggio e mi mostrò ciò che si nascondeva sotto.
C'era una 'H' tatuata sul petto, esattamente sopra il cuore.
Osservò la mia espressione sbigottita e mi spiegò il suo significato.
"È l'iniziale del tuo nome."
Portai il mio indice sulla sua pelle macchiata e percorsi il suo contorno con i polpastrelli.
"E se non avessi accettato il tuo anello? Cosa ne avresti fatto di questo?"
"Lo avrei comunque sfoggiato con orgoglio perché... perché ti amo e voglio che tu sappia che per me non è mai stato un gioco. Nulla di tutto questo."
Spalancai gli occhi stordito. Mi amava? Max mi amava? E questo da quando? Probabilmente fin dall'inizio solo che ero stato troppo cieco per rendermene conto. Non mi aveva mai chiesto niente, aveva sopportato il fatto che io pensassi ancora a Louis e che lo usassi solo come diversivo. Ma non mi sentivo pronto, non potevo dirgli anch'io quelle cose. Nonostante fosse passato più di un mese, sentivo che il mio cuore apparteneva ancora a Louis. Non potevo dirgli 'ti amo', lo avevo detto solo a Louis e così doveva essere. Sarebbe dovuto passare molto tempo prima di aprirmi di nuovo a qualcun'altro. In ogni modo non riuscii a rispondere. Fummo interrotti dall'arrivo in stanza di qualcuno. Quel qualcuno era Louis.
Spalancò la porta con forza per poi farla sbattere rumorosamente.
"Tu!" urlò contro Max.
Mi spaventai nel vederlo così, era fuori di testa.
"Come hai osato controllare la mia vita?!"
Max sorrise beffardo ma quel sorriso durò poco. Louis si lanciò direttamente sul ragazzo accanto a me e lo colpì con violenza sul viso. La forza del pugno, costrinse Max a cadere per terra in un tonfo.
"Ci hai trattati tutti come burattini! Bastardo!" ringhiò con la mascella contratta.
Si voltò poi nella mia direzione e fissò i suoi occhi furioso nei miei.
In quel momento ebbi paura.
"E tu! Come hai osato farmi la predica quando nella Notte delle Ombre ti sei dato da fare con Max, eh?"
Avanzò verso di me. Ma come poteva sapere quelle cose? Cosa stava succedendo? Mille domande affollavano la mia mente. Dovevo comunque reagire e difendermi. Non potevo stare zitto e farmi insultare.
"Quello non può essere considerato un tradimento! Quello che hai fatto tu con Zayn lo è!" urlai.
"Ma io non ho fatto nulla con Zayn! Era solo un piano!" gridò esasperato.
"Un piano? Ma che dici?" domandai confuso.
Non sapevo più cosa pensare.
"Chiedilo al tuo amichetto!" disse in modo sarcastico.
Mi voltai di scatto verso Max che intanto si era sollevato da terra. Un rivolo di sangue colava dal suo naso ma non se ne preoccupò.
"Per la cronaca..." disse con un sorriso malefico.
"...io non sono il 'suo amichetto' ma il suo ragazzo" continuò soddisfatto.
Afferò la mia mano e se la portò alle labbra baciando l'anello sul mio anulare.
Sul viso di Louis si disegnò un'espressione delusa e triste.
"Basta. Harry, non voglio più vederti. Ho sperato fino all'ultimo che tra noi potesse tornare tutto come prima, ma mi sbagliavo evidentemente. Sei la cosa più brutta che mi sia capitata in tutta la vita. Non ho mai sofferto come ora. Sono solo adesso. Mi avete tradito tutti" disse con una smorfia di dolore.
I miei piedi si mossero involontariamente verso di lui.
"Louis!" urlai ma poi il mio cervello ebbe la meglio e mi fermai.
Ero stato la cosa più brutta che gli fosse mai capitata. I miei occhi si riempirono di lacrime, ancora una volta.ANGOLO AUTRICI
Heilà, bella gente!
Allora, la verità è finalmente venuta a galla. È stato un parto, ci sono voluti 42 capitoli ma fino alla fine Zayn ce l'ha fatta ahah
Bene, non credevate sul serio che la situazione tra i Larry si sarebbe risolta così facilmente? Eh no, con noi le cose non sono mai così semplici, dovreste conoscerci ormai ahaha
Btw, possiamo assicurarvi che Harry e Louis saranno più presenti nei prossimi capitoli. Diciamo che torneranno ad interagire ma... in un modo particolare.
Altri segreti saranno svelati a breve ed Harry si troverà in una situazione non molto facile.
Fateci sapere cosa ne pensate! Ci stiamo davvero impiegando molto a rispettare le scadenze, a creare suspense alla fine di ogni capitolo e a sfruttare ogni ritaglio di tempo utile per scrivere. Speriamo che il nostro lavoro vi piaccia.
Lasciate un commento e una stellina, per favore.
Siate anche attive su Twitter, usando l'hashtag #unfaithfullips
A tal proposito, ecco a voi la classifica dei tweets riferiti al capitolo precedente :1.
"Ho conosciuto un tipo che si chiama Max ,l'ho guardato male per 3 ore,credo abbia paura di me #unfaithfullips"
- @itsyasmina942.
"Louis, dovevi necessariamente aspettare che ti aprissero il posteriore per farti aprire gli occhi e la mente?! #unfaithfullips"
- @alicyastan3.
"Ditemi come fate a non shippare harry e max....vabbè che harry sarebbe shippabile pure con un palo,a patto che sia maschio
#unfaithfullips"
- @bravelylarry014.
"In tutto sto bordello, gli unici a non scopare con l'altro sono Harry e Louis.
CHE ODIO.
#unfaithfullips"
- @foodismyikigai5.
"Va a finire che Liam si mette con Niall,Louis uccide Zayn,Harry si fidanza con Lottie, Max bye, e vissero felici e contenti #unfaithfullips"
- @AliariannaSiccome qualcuno di voi ce l'ha domandato, continueremo a pubblicare una volta a settimana. Non abbiamo ancora risolto il problema della casa perciò siamo sempre pendolari. Crediamo comunque che, anche se dovessimo trovare a breve un appartamento, non avremmo molto tempo per pubblicare due volte a settimana. Siamo molto indietro con lo studio e a breve ci saranno gli esami. Pregate per noi ahaha
Grazie a tutti per il vostro supporto.
Vi vogliamo bene.
A domenica.
Un bacio.
-le twins xx
STAI LEGGENDO
UNFAITHFUL LIPS
Hayran KurguAmare. Odiare. Tradire. Possono queste parole essere così distanti eppure così legate fra loro? Harry penserà di aver trovato l'amore ma il destino, ancora una volta, lo sorprenderà. Perché si sa, l'amore gioca sporco, si nasconde dietro l'angolo e...