38. Have fun, guys!

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Niall
"Come va la testa?"
Durante la sparatoria di ieri notte non ci avevo capito un granché. Ricordavo solamente il rumore forte di un colpo di pistola. C'erano dei pezzi di vetro che piovevano dal cielo. Solo dopo capii che erano state colpite la palla a specchi da discoteca e alcune luci poste ai lati della console. Le grida spaventate avevano superato la musica delle casse. Tutti eravamo accovacciati a terra per evitare di essere feriti. Quando la situazione si calmò i miei occhi balzarono a destra e a sinistra per quantificare i danni. Il mio sguardo fu rapito dall'immagine di Harry con una mano sulla tempia. I suoi capelli erano sporchi di sangue e il liquido rosso stava scivolando anche sulla sua mano sporcandone la pelle. Delle goccioline di sangue scendevano verso il polso e il braccio come la pioggia sui finestrini di una macchina. Rimasi immobile per qualche millesimo di secondo. Poi vidi Max correre verso Harry e portarlo via accompagnato dai richiami di Takashi che implorava il biondo di inseguire i loro nemici. Sapevo che Max aveva un carico di droga importante quel giorno, ma non immaginavo che sarebbe andata a finire così. Di solito, nessuno osava mettersi contro di lui.
"Meglio, non fa molto male" rispose Harry regalandomi un sorriso di circostanza.
Non ce la facevo più a vederlo così. Non stava per niente bene.
"Harry, mi spieghi che cosa stai combinando? Cosa ne stai facendo della tua vita?"
Rimase in silenzio per qualche secondo, poi rispose titubante.
"Non lo so... io mi sto facendo trasportare dalle onde."
Sì, era proprio quello che stava facendo. Le onde lo avevano portato sulla riva di un'isola deserta e a lui non importava dove fosse o come fare per tornare a casa. Era un naufrago. Si era perso in mare.
"Sei sicuro che lo Scandals sia il posto adatto a te? Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Tu rappresentavi quella vita fresca alla quale avevo sempre agognato. Ma adesso sei finito qui dentro anche tu."
Presi una pausa e sull'orlo della disperazione continuai il mio discorso.
"Non era così che doveva andare a finire. Eri tu quello che doveva portarmi via di qui, ed invece sono riuscito a far sprofondare anche te. Provo una rabbia che non puoi neanche immaginare. Se non fosse stato per me, se non mi avessi mai incontrato, a quest'ora non saresti qui."
"Niall" posò le mani sulle mie spalle.
"Guardami" continuò.
Sollevai la testa che ormai era rivolta verso il basso. Avevo paura di fargli leggere il terrore che stava cominciando a fuoriuscire in forma acquosa dai miei occhi.
"Ni', io sono onorato di aver conosciuto una persona come te. Non ho mai avuto un legame d'amicizia così forte e per questo ti ringrazio" disse puntando il suo verde nel mio azzurro.
"Ma vorrei che capissi che tu non c'entri niente con quello che mi sta succedendo. L'unico responsabile qui è Louis. È lui che mi ha tradito. È stato lui a ridurmi così" continuò con la stessa intensità di prima.
"Harry, lo sai che Louis non ti avrebbe mai fatto volontariamente del male. È stato un errore. Tutti commettiamo degli errori. Pensi di riuscirlo a perdonare un giorno?"
"Ne ho passate troppe. Non riuscirò più a fidarmi di lui. Mi ha fatto del male."
"E Max allora?! Non ti ha forse fatto del male anche lui? È stato lui a sparare, hai sperimentato il dolore sulla tua pelle."
Mi dispiaceva incredibilmente per Max. Non volevo dire quelle cose. Sapevo che non aveva fatto apposta a colpire Harry, ma dovevo trovare un modo per portare il mio amico lontano da quel posto. Per lui non era sicuro.
"Anche lui non mi farebbe mai volontariamente del male" rispose riprendendo la mia battuta.
"E questo tu lo sai" disse come a volermi ammonire.
Stavo andando contro Max e a lui questo sembrava dare fastidio. Lo so, mi stavo comportando da pessimo amico con lui, ma lo facevo solo per il bene di Harry.
"Hai ragione, mi dispiace" sospirai profondamente.
"A proposito di Max..." azzardò.
"L'altra sera si è comportato in modo molto strano" proseguì.
"Cioè?" domandai pensando alla peggiore delle ipotesi.
"Dopo il sesso mi ha chiesto di accarezzargli la testa. Non so come spiegartelo, ma è come se stesse cercando quel contatto da sempre... secondo te, che cosa può significare?" domandò confuso.
Oh no. Sapevo bene cosa stesse succedendo nella testa di Max e non era per niente buono. Non poteva confondere e sovrapporre due persone diverse. Sapevo che Harry assomigliava a quella donna e che gliela ricordasse incredibilmente, ma non poteva comportarsi così, ne andava della sua santità mentale e dell'ingenuità di Harry.
"Non ho proprio idea di cosa gli sia preso" mentii.
"Okay, non fa niente. Forse voleva solo un po' di coccole post-sesso" disse indifferente.
"Forse" mentii nuovamente.
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La conversazione con Harry non era servita a un granché. Sembrava deciso ed irremovibile. Ormai aveva preso una posizione e difficilmente l'avrebbe abbandonata. Aveva detto che non avrebbe perdonato Louis e non lo avrebbe fatto. Mentre cercavo in tutti i modi qualcosa che potesse fargli cambiare idea, il mio telefono cominciò a squillare. Lo schermo recitava un numero che non era salvato sulla mia rubrica. Decisi di rispondere lo stesso.
"Pronto?"
"Niall... ehm sono Louis."
"Louis? Come fai ad avere il mio numero?"
"L'ho preso dal telefono di Zayn."
Zayn aveva ancora il mio numero salvato sul suo cellulare? Un sorriso ebete si disegnò sul mio viso.
"Hey, ci sei? Niall? Niall!"
"Uhm sì, eccomi!"
Quando si pronunciava il nome di Zayn perdevo la testa.
"Io... ecco... volevo sapere come sta Har-"
"Senti Louis, fa parlare me! Devi portare Harry via di qui! Non mi interessa sapere come, ma lo devi fare. Costi quel che costi!"
"E come faccio?! Harry non vuole neanche parlarmi! E per di più adesso sta con Max."
"Sveglia! Non stanno insieme!"
"Cosa? Dici sul serio?"
"Non ancora, almeno."
"Ooh..."
"Il loro è un rapporto strano, è solo sesso, ma stanno cominciando ad avvicinarsi e questo non va bene!"
"Cosa?! Loro fanno sesso?!"
"Credevo lo sapessi, o che lo avessi capito..."
Non volevo che lo venisse a sapere così, ma almeno adesso avrebbe avuto uno sprono maggiore per riprendersi ciò che era suo.
"Cazzo! Cazzo! Cazzo! È peggio di quel che pensassi!"
"Louis, Harry è distrutto! Cerca un passatempo per dimenticare il dolore!"
"Perché mi stai aiutando?"
"Perché non sono cieco. Vedevo come Harry stava bene con te. Quindi adesso devi dirmi cosa intendi fare. Hai un piano, non è forse così?"
"Niall, non lo so... non so se lo rivoglio con me. Non so se voglio continuare a lottare per lui, per noi. Mi ha rimpiazzato come se nulla fosse. Mi ha condannato per un errore che non ricordo neanche di aver commesso e che per me non ha avuto alcuna importanza. Lui invece è ben cosciente di quello che fa. Ogni volta che fa sesso con Max e magari grida il suo nome, sa quello che sta facendo, è questo ciò che vuole. Hai idea di cosa significhi tutto questo per me?!"
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Louis riagganciò la chiamata. Era palesemente sconvolto. Non avevo la più pallida idea di cosa fare. Avevo parlato con entrambi senza ottenere risultati. Forse avevo solo peggiorato la situazione. Rassegnato, mi diressi fuori dallo Scandals. Avevo voglia di un bel bagno caldo. Frugai nelle tasche dei miei jeans ma non riuscii a trovare le chiavi di casa. Un'immagine di quella mattina tornò alla mia mente. Le avevo dimenticate sul comodino! Approfittai della situazione per andare a fare una visita a Liam al Mr Payne. Avrei recuperato le chiavi e in più avrei mangiato qualcosa gratis. Meglio di così non poteva andare. Con un sorriso sul volto mi diressi al ristorante. Non ero mai andato a far visita al mio fratellastro sul lavoro. Ne sarebbe stato felice.
"Con permesso!"
Una volta entrato fui costretto a fermarmi. Feci immediatamente alcuni passi indietro e guardai dritto di fronte a me. Zayn e Liam sembravano intimi, fin troppo intimi. Erano l'uno vicino all'altro e si stavano guardando. Tesi le orecchie il più possibile per cercare di capire cosa si stessero dicendo.
"Ti ho sentito ieri, quando sei scappato dalla finestra..." diceva Liam con sguardo altezzoso.
Dalla finestra? Quale finestra?
"E con questo?" rispose Zayn divertito.
"Mi hai lasciato un bacio sulla fronte" asserì il castano chiudendo leggermente gli occhi.
Perché si stava parlando di baci? Non poteva essere... sicuramente avevo capito male.
"Oh ma allora stavi solo facendo finta di dormire" lo accusò ironico il moro.
"Ma no! È solo che l'ho percepito, tutto qui. Però ci sono rimasto un po' male" continuò Liam con la sua recita.
Ora erano decisamente troppo vicini.
"E sentiamo, perché?" domandò Zayn seducente.
"Diciamo che preferisco i baci sulle labbra" rispose l'altro con lo stesso tono.
Oh no. Non poteva averlo detto sul serio.
"Così?" chiese il moro tuffandosi sulle sue labbra.
Fu un bacio veloce ma non per questo fece meno male. Lo sapevo che non avrei mai dovuto affezionarmi a Liam, anzi, non avrei mai dovuto affezionarmi a nessuno. Finivano tutti per spezzarmi il cuore e calpestarlo. Lasciai il locale in fretta. L'ultima cosa che sentii fu la voce di quel traditore del mio fratellastro ordinare giocosamente a Zayn di tornare a lavoro.

UNFAITHFUL LIPSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora