5. Tutto può cambiare

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«Ehy qualcuno mi viene ad aprire la porta?? Ehy c'è qualcuno?!!!» continuo ad urlare da quindici minuti, da dentro lo sgabuzzino.

«Io ti rovino Demon appena esco da qui, è una promessa!» dico ad alta voce a me stessa.

Passano i minuti e nessuno mi viene ad aiutare. "Tutti si sono scordati di me". Mi siedo in un angolo e appoggio la testa sulla parete tirandomi le ginocchia piegate verso il petto.

Quando chiudo gli occhi, sento un rumore proveniente dalla porta. Apro gli occhi e vedo una forte luce che mi da fastidio agli occhi, ormai abituati al buio. Sento il rumore di una serratura aprirsi ed io scatto in piedi.

La porta si apre e vedo un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi azzurri fissarmi. Non mi importa chi sia ma gli corro incontro e lo abbraccio.

«Grazie grazie grazie» gli dico mentre continuo ad abbracciarlo. Dopo un po' lui ricambia e mi accarezza i capelli.

«Ehy tutto bene? Come mai era rinchiusa qui?» «Se te lo dicessi non ci crederesti. Comunque grazie ancora per aver aperto la porta» dico staccandomi da lui.

Quando esco dallo stanzino, lo riconosco. È uno dei due bagnini gemelli. Lui mi sorride «Penso che noi non ci conosciamo ma io sono Marcus» «Piacere io sono Layla Black» dico sorridendo.

«Scusami ma ora devo andare! Grazie ancora per aver aperto la porta. Ciao» dico velocemente ricordandomi che Ashley mi aveva detto di far veloce che mi aspettava. «Ci si vede in giro Layla» mi dice lui facendomi l'occhiolino.

Corro nello spogliatoio e trovo Ashley appoggiata alla parete davanti alla porta. Da come mi guarda, sembra leggermente arrabbiata. Apro bocca per parlare ma lei mi precede «Ma dove diavolo sei stata quarantacinque minuti?» mi urla. "Okay forse è molto arrabbiata".

«Scusami ma mentre mettevo apposto Demon, mi ha rinchiuso nello sgabuzzino della palestra e poi ci ha messo davanti un materasso per non farmi ne vedere ne sentire» mi giustifico, anche se sono mortificata per il ritardo.

«Che cosa ha fatto quel coglione?» domanda lei infuriata. "Ma che bocca di -rose- che ha".

Dopo essersi scusata per la sua reazione esagerata, mi faccio una doccia, mi vesto e poi usciamo insieme da scuola.

«Ti va di venire a Manhattan a fare shopping con me?» mi domanda Ashley una volta calmata. «Non sono un'amante dello shopping ma se mi offri la merenda verrò volentieri» le dico raggiante in viso.

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...in centro...

Giriamo molti, troppi, negozi. Per finire il giro Ashley mi porta dentro Gucci, che è una delle marche che, a quanto pare, preferisce.

Incominciamo a provarci di tutto. Facciamo finta di sfilare con delle scarpe alte chilometri. Ci proviamo costumi striminziti, vestitini, biancherie veramente particolari e molte altre cose.

Era da tanto tempo che non facevo un'uscita del genere.

Sentiamo delle voci provenienti dal piano superiore, dedicato solo al personale, e delle persone scendono.

Un signore sulla quarantina con uno smoking colore caramello si dirige nella nostra direzione velocemente.

Io e Ashley ci scambiamo uno sguardo terrorizzato. Abbiamo fatto qualcosa di male?

Il signore quando si avvicina dice rivolto a me «Scusi signorina posso chiederle un favore enorme?». "Ma chi è questo?".

«Dipende da quale favore» rispondo titubante. «Abbiamo bisogno di una modella per i nuovi scatti di Gucci e lei sarebbe perfetta!!»

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora